"Io, ministro italiano, servo di nessuno".
Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in Trentino, poco fa, per
partecipare a dei comizi elettorali, aggiungendo che contro l'Europa che
vorrebbe commissariare l'Italia "dobbiamo resistere" altrimenti potrebbero
"arrivarci in casa. Bisogna tener duro come hanno fatto i nostri genitori
e i nostri nonni", ha concluso.
L'attacco, sferrato la mattina da quasi trecento bombardieri pesanti quadrimotori
Boeing B-17 Flying Fortress e
Consolidated B-24 Liberator e nel pomeriggio da altri duecento bombardieri medi, incontrò solo una debole resistenza; la città di Roma subì pesanti danni materiali e le perdite umane furono numerose. Il bombardamento di Roma fece grande scalpore ed ebbe importanti conseguenze militari e soprattutto politiche, favorendo l'ulteriore indebolimento del
regime fascista e accelerando verosimilmente la caduta di
Benito Mussolini che aveva appreso dell'attacco mentre si trovava a
Feltre per l'
incontro con
Adolf Hitler.
Dopo un triennio di ipotesi intorno all'inserimento della capitale italiana nel novero degli obiettivi aerei alleati
[3],
San Lorenzo fu il quartiere più colpito dal primo bombardamento degli
Alleati mai effettuato su
Roma, insieme al
Tiburtino, al
Prenestino, al
Casilino, al
Labicano, al
Tuscolano e al
Nomentano.
Le 4.000 bombe (circa 1.060 tonnellate) sganciate sulla città provocarono circa 3.000 morti e 11.000 feriti, di cui 1.500 morti e 4.000 feriti nel solo quartiere di San Lorenzo
[4].
Al termine del bombardamento
papa Pio XII si recò a visitare le zone colpite, benedicendo le vittime sul Piazzale del
Verano.
Benché tra i soccorritori morti (morirono ventiquattro vigili del fuoco) vi fosse anche il comandante dei carabinieri generale
Azolino Hazon, fedelissimo monarchico che era accorso sul posto, la
limousine di
Vittorio Emanuele III fu fatta oggetto di sassate e di grida ostili che gli consigliarono un rapido dietro-front mentre un coro di donne gli gridava: "non vogliamo le vostre elemosine, vogliamo la pace, fate la pace
BOMBA O NON BOMBA NOIIIII ARRIVEREMO A ROOOOMAAAA A ROOOMAAA, MALGRADO VOOOOI!.
CORSI E RICORSI???????
KEEP TO CALM FINO A 13000 RESISTETE che i 49milioni di euro della truffa sui rimborsi, stanno lievitando come un panettone natalizio, ormai saranno 100 milioni quei certificates short a leva e in tempi dove Draghi ha le mani legate e il portafogli vuoto, nessuno potrà opporsi, lo dicevo io, anche Pellè e Zazza faranno goal su rigore se non ci sarà il portiere.