BUND BOND BAND defla-infla-hyper-zozzone, il G20 con la slogatura geopolitica-VM69 (1 Viewer)

gastronomo

Forumer storico
Banche Usa, su un blog dati preoccupanti dello stress test e i titoli crollano in Borsa

di Andrea Franceschi












Giornata di passione per le banche sulle principali Borse del Vecchio Continente e degli Stati Uniti. In Europa l'indice di settore ha lasciato sul terreno il 5,49%. E le vendite hanno colpito pesantemente i titoli dei principali istituti di credito negli Stati Uniti: Citigroup ha perso il 19%, JpMorgan il 10,73% Wells Fargo il 16%. Stupisce poi la performance di Bank of America, in ribasso del 24%, nonostante i conti migliori del previsto. Come mai? In parte si tratta di un fisiologico arretramento degli indici dopo settimane di rialzi. In parte, come conferma Alessandro Frigerio, analista finanziario di Rmj sgr, oltre che diverse analisi di borsa, c'è di mezzo un rumor mercato alimentato da un post del blog Turner Radio Network. I titolari del sito - che Ilsole24ore.com ha interpellato direttamente - affermano di essere in possesso dei risultati degli stress test a cui il Tesoro americano ha sottoposto le 19 maggiori banche americane. Risultati (che il blog sostiene provengano da fonte ufficiale) pesantemente negativi. Le indicazioni e i numeri contenuti, se confermati, non possono che preoccupare. E la reazione dei listini, che nelle ultime settimane avevano recuperato terreno (Piazza Affari è reduce da sei settimane positive come non accadeva dal 2005) in parte lo dimostra. In caso contrario si tratterebbe di un gigantesco caso di turbativa di mercato ad opera di un personaggio - il blogger Hal Turner - alquanto controverso.

16 big del credito Usa «tecnicamente insolventi»
Secondo il documento di cui è entrato in possesso il blogger, 16 delle 19 maggiori banche americane che hanno ricevuto aiuto da parte del Tesoro sarebbero già «tecnicamente insolventi». E non sarebbero neppure in grado di reggere a una contrazione improvvisa del cash flow o un ulteriore deterioramento delle insolvenze dei creditori. Il problema è che se anche uno solo di questi 16 istituti di credito fallisse, lo stesso fondo di garanzia (Fdic) rischierebbe di collassare. Un dato ancora più preoccupante riguarda poi le cinque maggiori banche che, secondo il documento, sono sottocapitalizzate in maniera estremamente grave. E «c'è il serio dubbio» che siano in grado di poter proseguire il loro business.

Pesanti esposizioni in derivati
Cinque grosse banche americane avrebbero poi un esposizione in derivati preoccupante. Quella di Bank of America ad esempio, risulterebbe pari al 179% del suo «capitale di rischio». Peggio andrebbe a Citibank (278%), JpMorgan Chase (382%), Hsbc (550%). Ma soprattutto a Goldman Sachs, che tra i big del credito Usa è quella che meglio ha retto l'impatto con la crisi finanziaria. La banca per cui ha lavorato l'ex ministro del Tesoro Henry Paulson avrebbe investito in derivati una cifra pari a 10 volte il proprio capitale di rischio.

Il Tesoro smentisce: «Non siamo ancora in possesso dei risultati»
Il Tesoro Usa ha smentito seccamente le informazioni rimbalzate sul web. «Non siamo ancora in possesso dei risultati» ha fatto sapere Andrew Williams. «Neanche noi abbiamo i risultati». Ma lo stesso Turner Radio Natwork contesta la smentita. E per farlo cita un lancio dell'agenzia Bloomberg del 10 di aprile che riferisce che la Fed avrebbe «chiesto ai vertici di Goldman Sachs, Citigroup ed altri big del credito di mantenere il più stretto riserbo sui risultati dello stress test». Come dire: i numeri ci sono, Washington non menta. E il sito riporta anche di una chiamata arrivata da parte di un funzionario della Sec (la Consob americana) che come diversi media in tutto il mondo ha chiesto al blogger Hal Turner una copia del documento, con la velata minaccia di una citazione.

Chi c'è dietro Turner Radio Network?
Che credibilità dare ai contenuti di questo blog? Questa è la domanda che molti investitori si sono fatti. Per capire se le informazioni di cui il suo autore è venuto in possesso sono vere bisognerà aspettare il 4 maggio, giorno in cui i risultati ufficiali dello stress test verranno pubblicati. Se i dati saranno confermati, il suo autore non avrà nulla da temere. Altrimenti non è escluso che la Sec apra un'indagine su Hal Turner, autore del post. Ecco appunto, chi è costui? A leggere la biografia che ne fa Wikipedia, ne emerge il ritratto di un personaggio alquanto controverso. Antisemita, negazionista e promotore della supremazia dei bianchi, Hal Turner, è stato conduttore radiofonico e attivista politico di estrema destra. Nel 2000 ha tentato (senza successo) di candidarsi per le elezioni del Congresso con il Partito Repubblicano. Hal Turner in passato è stato anche accusato di essere un informatore dell'Fbi.

Cos'è lo stress test?
Lo «stress test» è stato istituito dal Piano Geithner sul credito. Riguarda le 19 più importanti banche americane. Ha l'obiettivo di determinare la loro potenziale tenuta in caso di un peggioramento della crisi e punta ad esprimere raccomandazioni alle banche che hanno avuto aiuti dallo Stato in materia di rafforzamento della posizione di capitale, di miglioramento dei principali indicatori finanziari e per incrementare i ritorni sui crediti già erogati in particolare al settore edilizio a seconda di scenari più o meno pessimisti.
 

gastronomo

Forumer storico
Questa storia mi lascia un po perplesso; mi trova d'accordo il fatto che per ora non siano resi pubblici i risultati dello stress test. E' plausibile infatti ipotizzare, sebbene con un'azione tardiva, che alcune banche debbano ancora intervenire sui propri asset/liability book (forse lo stanno gia facendo in questi giorni). Piu in generale lo stress test deve servire non solo come fotografia di come stanno le cose oggi, ma dovrebbe, a mio avviso, rappresentare il punto di partenza per la definizione di nuovi paletti/criteri/etc che consentano, in futuro, di evitare quanto accaduto negli ultimi mesi. Mi spiego meglio: una delle lezioni piu importanti che tutti ci siamo portati a casa da questa crisi è che i "vecchi" paradigmi debbano essere superati in quanto figli di un meccanismo non più sostenibile. Qual è il senso di affermare che gli investimenti debbano avere ritorni medi del 20% a fronte di una resa sistemica, ad esempio, del 2% ? Come si può pensare che gli utili debbano crescere ogni trimestre del 10% all'infinito? Come si può, soprattutto, pensare che in nome di questa redditività - che tutti in qualunque modo devono voler realizzare - sia legittimo mettere a rischio la ricchezza dei Paesi? Se fallisse Deutsche Bank, anche in considerazione della sua leva, che ne sarebbe della Germania?
Spero di non essere troppo sincopato nella mia esposizione, ma quel che intendo è che: ben vengano gli stress test, ma non fermiamoci lì, che le banche tornino a fare le banche, al servizio delle imprese e delle famiglie, che gli hedge fund facciano il loro lavoro (ma con regole piu stringenti), che i mercati siano quel che devono essere e non delle bische in cui, se un giorno un giocatore "cornerizza" un tavolo da gioco (sto pensando, ad esempio, a bear stearns e i cds, a ltcm e l'esposizione in margini sul sistema etc), si deve correre ai ripari perche l'economia dei mercati rischia di fallire. Mercati concepiti secondo le vecchie regole non servono, ma espongono l'economia reale ad un downside non accettabile nè necessario. Ipse dixit :-o
 

f4f

翠鸟科
Questa storia mi lascia un po perplesso; mi trova d'accordo il fatto che per ora non siano resi pubblici i risultati dello stress test. E' plausibile infatti ipotizzare, sebbene con un'azione tardiva, che alcune banche debbano ancora intervenire sui propri asset/liability book (forse lo stanno gia facendo in questi giorni). Piu in generale lo stress test deve servire non solo come fotografia di come stanno le cose oggi, ma dovrebbe, a mio avviso, rappresentare il punto di partenza per la definizione di nuovi paletti/criteri/etc che consentano, in futuro, di evitare quanto accaduto negli ultimi mesi. Mi spiego meglio: una delle lezioni piu importanti che tutti ci siamo portati a casa da questa crisi è che i "vecchi" paradigmi debbano essere superati in quanto figli di un meccanismo non più sostenibile. Qual è il senso di affermare che gli investimenti debbano avere ritorni medi del 20% a fronte di una resa sistemica, ad esempio, del 2% ? Come si può pensare che gli utili debbano crescere ogni trimestre del 10% all'infinito? Come si può, soprattutto, pensare che in nome di questa redditività - che tutti in qualunque modo devono voler realizzare - sia legittimo mettere a rischio la ricchezza dei Paesi? Se fallisse Deutsche Bank, anche in considerazione della sua leva, che ne sarebbe della Germania?
Spero di non essere troppo sincopato nella mia esposizione, ma quel che intendo è che: ben vengano gli stress test, ma non fermiamoci lì, che le banche tornino a fare le banche, al servizio delle imprese e delle famiglie, che gli hedge fund facciano il loro lavoro (ma con regole piu stringenti), che i mercati siano quel che devono essere e non delle bische in cui, se un giorno un giocatore "cornerizza" un tavolo da gioco (sto pensando, ad esempio, a bear stearns e i cds, a ltcm e l'esposizione in margini sul sistema etc), si deve correre ai ripari perche l'economia dei mercati rischia di fallire. Mercati concepiti secondo le vecchie regole non servono, ma espongono l'economia reale ad un downside non accettabile nè necessario. Ipse dixit :-o


:up:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Questa storia mi lascia un po perplesso; mi trova d'accordo il fatto che per ora non siano resi pubblici i risultati dello stress test. E' plausibile infatti ipotizzare, sebbene con un'azione tardiva, che alcune banche debbano ancora intervenire sui propri asset/liability book (forse lo stanno gia facendo in questi giorni). Piu in generale lo stress test deve servire non solo come fotografia di come stanno le cose oggi, ma dovrebbe, a mio avviso, rappresentare il punto di partenza per la definizione di nuovi paletti/criteri/etc che consentano, in futuro, di evitare quanto accaduto negli ultimi mesi. Mi spiego meglio: una delle lezioni piu importanti che tutti ci siamo portati a casa da questa crisi è che i "vecchi" paradigmi debbano essere superati in quanto figli di un meccanismo non più sostenibile. Qual è il senso di affermare che gli investimenti debbano avere ritorni medi del 20% a fronte di una resa sistemica, ad esempio, del 2% ? Come si può pensare che gli utili debbano crescere ogni trimestre del 10% all'infinito? Come si può, soprattutto, pensare che in nome di questa redditività - che tutti in qualunque modo devono voler realizzare - sia legittimo mettere a rischio la ricchezza dei Paesi? Se fallisse Deutsche Bank, anche in considerazione della sua leva, che ne sarebbe della Germania?
Spero di non essere troppo sincopato nella mia esposizione, ma quel che intendo è che: ben vengano gli stress test, ma non fermiamoci lì, che le banche tornino a fare le banche, al servizio delle imprese e delle famiglie, che gli hedge fund facciano il loro lavoro (ma con regole piu stringenti), che i mercati siano quel che devono essere e non delle bische in cui, se un giorno un giocatore "cornerizza" un tavolo da gioco (sto pensando, ad esempio, a bear stearns e i cds, a ltcm e l'esposizione in margini sul sistema etc), si deve correre ai ripari perche l'economia dei mercati rischia di fallire. Mercati concepiti secondo le vecchie regole non servono, ma espongono l'economia reale ad un downside non accettabile nè necessario. Ipse dixit :-o

Sei in forma. :):D
Guarda il mercato che conta sta aspettando i risultati dello stress test però secondo me vorrebbe vedere un risultato non univoco ma puntuale.
Per dirla tutta se banche come Citigroup e Bofa per salvarsi hanno dovuto avere la garanzia statale non possono evidentemente superare lo stress test, sarebbe un segnale di confusione mediatica senza senso mentre per gli altri casi il mercato si attende un giudizio caso per caso e magari il messaggio che non sono poi tutte le istituzioni finanziarie americane messe male ma solo alcune.
Questo renderebbe più credibile lo stress test, l'azione precedente del governo e meno oneroso l'intervento anche se non sono sicuro che basterà.
Le mosse effettuate da GS e altri in queste settimane sono appunto per riuscire a superare lo stress test, è evidente.

In sintesi se lo stress test lo superano tutte il mercato non crede allo stress test ed i sospetti sulle banche aumenteranno, se lo superano alcune (diciamo il 60% il 20% con qualche riserva e il 20% no) il mercato sente più credibile il risultato (poi andrà verificato ma la reazione inziale sarà quella) e quindi dovrebbe reagire positivamente, se non lo supera nessuno il mercato scenderà perchè si spaventerà davvero dopo il pessimismo recente.
 

gastronomo

Forumer storico
NEW YORK, 21 aprile (Reuters) - Di seguito le principali
trimestrali di società componenti l'S&P 500 .SPX attese oggi:
Q1 Advanced Micro Devices AMD Q1 AK Steel Hldng Corp AKS Q1 Altera Corporation (ALTR.O: Quotazione) Q1 Ameriprise Financial, Inc. AMP Q1 Bank of New York Mellon Corp BK Q1 Broadcom (BRCM.O: Quotazione) Q1 C.H. Robinson Worldwide Inc (CHRW.O: Quotazione) Q1 Capital One Financial Corp. COF Q1 Caterpillar Inc. CAT Q1 Comerica Incorporated CMA Q1 DuPont DD Q1 Gilead Sciences (GILD.O: Quotazione) Q1 Hudson City Bancorp (HCBK.O: Quotazione) Q1 Huntington Bancshares (HBAN.O: Quotazione) Q1 KeyCorp KEY Q1 Lexmark Intl., Inc. LXK Q1 Lockheed Martin LMT Q1 M&T Bank Corporation MTB Q1 Merck & Co., Inc. MRK Q1 Norfolk Southern Corp NSC Q1 Northern Trust (NTRS.O: Quotazione) Q1 Quest Diagnostics DGX Q1 Regions Financial Corp. RF Q1 SanDisk Corp. (SNDK.O: Quotazione) Q1 Schering-Plough SGP Q1 State Street Corporation STT Q1 The Coca-Cola Co. KO Q1 The New York Times Co. NYT Q1 U.S. Bancorp USB Q1 United Tech. UTX Q1 UnitedHealth Group Inc. UNH Q1 Western Union Co. WU Q1 Yahoo, Inc. (YHOO.O: Quotazione) Q2 BJ Services Co. BJS Q2 Johnson Controls JCI Q3 Coach, Inc. COH Q3 Molex Inc. (MOLX.O: Quotazione) Q4 Forest Laboratories, Inc. FRX
 

PILU

STATE SERENI
Questa storia mi lascia un po perplesso; mi trova d'accordo il fatto che per ora non siano resi pubblici i risultati dello stress test. E' plausibile infatti ipotizzare, sebbene con un'azione tardiva, che alcune banche debbano ancora intervenire sui propri asset/liability book (forse lo stanno gia facendo in questi giorni). Piu in generale lo stress test deve servire non solo come fotografia di come stanno le cose oggi, ma dovrebbe, a mio avviso, rappresentare il punto di partenza per la definizione di nuovi paletti/criteri/etc che consentano, in futuro, di evitare quanto accaduto negli ultimi mesi. Mi spiego meglio: una delle lezioni piu importanti che tutti ci siamo portati a casa da questa crisi è che i "vecchi" paradigmi debbano essere superati in quanto figli di un meccanismo non più sostenibile. Qual è il senso di affermare che gli investimenti debbano avere ritorni medi del 20% a fronte di una resa sistemica, ad esempio, del 2% ? Come si può pensare che gli utili debbano crescere ogni trimestre del 10% all'infinito? Come si può, soprattutto, pensare che in nome di questa redditività - che tutti in qualunque modo devono voler realizzare - sia legittimo mettere a rischio la ricchezza dei Paesi? Se fallisse Deutsche Bank, anche in considerazione della sua leva, che ne sarebbe della Germania?
Spero di non essere troppo sincopato nella mia esposizione, ma quel che intendo è che: ben vengano gli stress test, ma non fermiamoci lì, che le banche tornino a fare le banche, al servizio delle imprese e delle famiglie, che gli hedge fund facciano il loro lavoro (ma con regole piu stringenti), che i mercati siano quel che devono essere e non delle bische in cui, se un giorno un giocatore "cornerizza" un tavolo da gioco (sto pensando, ad esempio, a bear stearns e i cds, a ltcm e l'esposizione in margini sul sistema etc), si deve correre ai ripari perche l'economia dei mercati rischia di fallire. Mercati concepiti secondo le vecchie regole non servono, ma espongono l'economia reale ad un downside non accettabile nè necessario. Ipse dixit :-o

Il guaio è che se i CEO di qs istituzioni non vengono rimossi e se la classe politica mette dei paletti ben definiti e "SERI", non cambierà niente si passera di bolla in bolla fino a quando un bel giorno al risveglio ....

come si potrebbe fare ? mah si potrebbe creare un benchmark, costituito da un paniere di titoli obblig. governativi e corporate variegato esclusi i bond bancari... se qs benchmark da un rendimento ad es del 4 % gli utili delle banche non possono andare oltre il 12 % ... oltre vorrebbe dire che qualcuno se la sta prendendo senza vasellina .... e ciò non è cosa buona e giusta .... le banche non devono essere centri di scommesse "clandestine" le banche hanno e devono avere una mission di supporto alla società ... sine lo so vivo nel mondo delle favole ... :wall::wall:

intanto ...

Crisi/ Roubini stronca ottimismi:"Germogli? Sono erbacce secche"
di Apcom
E ripresa Borse è "un rally dei fessi"; vede nero su banche Usa

Hong Kong, 21 apr. (Ap) - L'economista Nouriel Roubini stronca la tesi di una ripresa alle porte: i recuperi segnati le scorse settimane dalle Borse sono "rally dei fessi", ha affermato durante una conferenza a Hong Kong. E a coloro che parlano di "germogli" di ripresa per l'economia americana - come aveva fatto il vice presidente della Fed, Richard Fisher - Roubini replica "francamente vedo solo erbacce secche". Professore presso la scuola di business della New York University, già consulente del Tesoro americano, l'economista è tra i pochi che possa rivendicare di aver previsto la gravità della crisi attuale, laddove in precedenza veniva considerato tra coloro che davano letture eccessivamente pessimistiche della situazione e delle sue prospettive. Il punto, secondo Roubini è che gli Stati Uniti, prima economia mondiale e epicentro della crisi, non torneranno a crescere prima del 2010, e dopo che su quest'anno subiranno una recessione del 2 per cento in termini di Pil. La disoccupazione continuerà ad aumentare, fino a raggiungere l'11 per cento il prossimo anno e le performance finanziarie delle società quotate si riveleranno peggiori del previsto. Nell'ultimo mese e mezzo, speranze di una stabilizzazione del quadro e di una ripresa che potrebbe innescarsi più rapidamente del previsto avevano sostenuto dei recuperi delle Borse rispetto ai minimi toccati a marzo. Ma secondo Roubini "non è una vera ripresa. E' un un rally da orsi - ha detto - è un rally dei fessi", e gli indici di Borse torneranno a mettere alla prova i minimi sperimentati le scorse settimane. Il termine 'orso' in gergo borsistico indica le fasi ribassiste del mercato, per contrapposizione a quelle di rialzo che sono del 'toro' (bull, in inglese). "Alla gente che vede germogli di ripresa, francamente dico che vedo solo erbacce secche", ha proseguito l'economista. Secondo Roubini i problemi del settore finanziario sono lungi dall'esser superati, e gli stress test delle 19 maggiori banche americane dimostreranno che queste non dispongono delle risorse necessarie e fronteggiare le inevitabili pesanti perdite che devono ancora patire. "Le perdite sono molto più elevate di quanto si affermi e le banche non hanno abbastanza riserve". La situazione appare "pessima" per le maggiori banche Usa, quelle sottosposte agli stress test dall'amministrazione Obama, "e non parliamo delle banche più piccole. In questo modo sarà pessima per tutto il settore finanziario", ha concluso Roubini.
index.asp
 

Metatarso

Forumer storico
why la faccina sorridente ? il cambiamento climatico mi mette angoscia... :sad: avete letto il link ?
nel giro di pochi anni la corrente del golfo va a farsi benedire, clima fauna e flora sconvolti, in Italia desertificazione del meridione, e... quei belli appartamenti ad Alassio fronte mare da TOT milioni di euro vanno sott'acqua :rolleyes:
gipa se ricordo bene ne parlavamo mesi fa.... qui bisogna individuare location abitative ad agricole che saranno favorite... le cose vanno velocemente :(
 

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