Bund, bond e la bband : Obama is calling YOU vm69

alla fine la verità ..... la sapremo
io resto della ipotesi della iperinflazione :help::help::help:
perchè è la strada 'più facile' per la politica
e nun scurdamm' i debiti pubblici degli stati ...
a Obama e a Tremonti farebbe pure comodo svalutarsi i debiti :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
mantenedo i tassi a zero, of course, come le bbanche hanno già imparato... euribor compresso e spread alle stelle :wall::wall:

i debiti vanno anche ripagati... e l'ilnflazione è lo strumento ideale...

qua profumo dice che potrebbe usufruire di un po di soldi statali.....

http://www.milanofinanza.it/video/v...ipo=tutti&SOT=&ST=200901301810028267&STBR=300http://www.milanofinanza.it/video/v...ipo=tutti&SOT=&ST=200901301810028267&STBR=300
 
alla fine la verità ..... la sapremo
io resto della ipotesi della iperinflazione :help::help::help:
perchè è la strada 'più facile' per la politica
e nun scurdamm' i debiti pubblici degli stati ...
a Obama e a Tremonti farebbe pure comodo svalutarsi i debiti :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
mantenedo i tassi a zero, of course, come le bbanche hanno già imparato... euribor compresso e spread alle stelle :wall::wall:
sono d'accordo su Obamba, Tremonti, Brown, e altri. E' evidente che una bella fiammata su prezzi di beni e servizi farebbe alzare il PIL e diminuire il peso del debito. Però contestualmente dovrebbero aumentare, e di molto, gli stipendi o la possibilità di indebitarsi: aumenti di stipendi per ora non c'è traccia, e aumento di indebitamento ancora meno...

E poi come la vedi la Germania ? Quelli piuttosto che inflazionare si tagliano una mano :-? e giustamente direi :rolleyes:

La domanda capitale per noi investitori è proprio: inflazione o no ? Solo in USA/UK, o anche in Europa ? E' in base a questo che dobbiamo allocare le nostre risorse... :help:
 
i debiti vanno anche ripagati... e l'ilnflazione è lo strumento ideale...

qua profumo dice che potrebbe usufruire di un po di soldi statali.....

http://www.milanofinanza.it/video/v...ipo=tutti&SOT=&ST=200901301810028267&STBR=300http://www.milanofinanza.it/video/v...ipo=tutti&SOT=&ST=200901301810028267&STBR=300
qui c'è Tremari che appena il giornalista gli chiede di Unicredit, prende e se ne va :lol:
Notare la solita informazione alla quazzo nel titolo "Don't Mention the Italian Economy". Glielo dite voi a Geoff Cutmore che con Profumo c'è una questione politica ? :rolleyes:
http://www.cnbc.com/id/15840232?video=1017519662&play=1
 
i debiti vanno anche ripagati... e l'ilnflazione è lo strumento ideale...
ottima considerazione, dovremmo fare delle ipotesi di lavoro :up:

in caso di inflazione, chi ne beneficia ? più che accaparrarsi l'oro che ormai va per i 1500$ :D dovremmo considerare che i primi a beneficiarne sarebbero proprio le aziende più indebitate, e con più possibilità di riversare gli aumenti delle tariffe sui consumatori...
ENEL Atlantia :-?
altro ?
 
sono d'accordo su Obamba, Tremonti, Brown, e altri. E' evidente che una bella fiammata su prezzi di beni e servizi farebbe alzare il PIL e diminuire il peso del debito. Però contestualmente dovrebbero aumentare, e di molto, gli stipendi o la possibilità di indebitarsi: aumenti di stipendi per ora non c'è traccia, e aumento di indebitamento ancora meno...

E poi come la vedi la Germania ? Quelli piuttosto che inflazionare si tagliano una mano :-? e giustamente direi :rolleyes:

La domanda capitale per noi investitori è proprio: inflazione o no ? Solo in USA/UK, o anche in Europa ? E' in base a questo che dobbiamo allocare le nostre risorse... :help:


eh il bello è quello:
stipendi fissi ( con belle minacce di licenziam/cassaintegr ecc del tipo 'hai già uno stipendio, di che ti lamenti')
e tassi 'di facciata' fissi, soprattutto i tassi del debito pubblico

ci ricorda gnente ?? :titanic:
 
eh il bello è quello:
stipendi fissi ( con belle minacce di licenziam/cassaintegr ecc del tipo 'hai già uno stipendio, di che ti lamenti')
e tassi 'di facciata' fissi, soprattutto i tassi del debito pubblico

ci ricorda gnente ?? :titanic:
a me ricorda quella mierda di anni '70 con la scala mobile creatrice di inflazione, inventata per motivi sociopolitici... Aumenti di stipendi imposti dall'alto, attraverso i finanziamenti alle aziende con la stampa di denaro, ecc ecc

Segnalo Tuor:


Se è scontato che la Federal Reserve non permetterà il fallimento di alcuna banca americana di dimensioni rilevanti, come ha fatto recentemente concedendo 350 miliardi di garanzie a Citigroup, non è invece scontato che le dimensioni sempre più impressionanti degli interventi della Fed non comincino ad impensierire i Paesi che stanno continuando a finanziare gli Stati Uniti. Ciò è determinante per il tasso di cambio del dollaro: questa è la grande incognita del 2009.
Se gli altri Stati continueranno a finanziare gli Stati Uniti, si rivelererà corretta la previsione di deflazione formulata dagli stessi governatori della Federal Reserve. Se dovesse invece diminuire la disponibilità di asiatici ed arabi a sottoscrivere la crescente montagna di titoli pubblici americani, lo scenario economico cambierebbe radicalmente. Il crollo del tasso di cambio della valuta statunitense, combinato con l’enorme quantità di dollari che la Fed sta stampando, avrebbe conseguenze devastanti. Da uno scenario deflattivo si potrebbe passare in un battibaleno ad uno scenario di iperinflazione negli Stati Uniti.
http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=748022&postcount=167
 
Ultima modifica:
a me ricorda quella mierda di anni '70 con la scala mobile creatrice di inflazione, inventata per motivi sociopolitici... Aumenti di stipendi imposti dall'alto, attraverso i finanziamenti alle aziende con la stampa di denaro, ecc ecc

Segnalo Tuor:


Se è scontato che la Federal Reserve non permetterà il fallimento di alcuna banca americana di dimensioni rilevanti, come ha fatto recentemente concedendo 350 miliardi di garanzie a Citigroup, non è invece scontato che le dimensioni sempre più impressionanti degli interventi della Fed non comincino ad impensierire i Paesi che stanno continuando a finanziare gli Stati Uniti. Ciò è determinante per il tasso di cambio del dollaro: questa è la grande incognita del 2009.
Se gli altri Stati continueranno a finanziare gli Stati Uniti, si rivelererà corretta la previsione di deflazione formulata dagli stessi governatori della Federal Reserve. Se dovesse invece diminuire la disponibilità di asiatici ed arabi a sottoscrivere la crescente montagna di titoli pubblici americani, lo scenario economico cambierebbe radicalmente. Il crollo del tasso di cambio della valuta statunitense, combinato con l’enorme quantità di dollari che la Fed sta stampando, avrebbe conseguenze devastanti. Da uno scenario deflattivo si potrebbe passare in un battibaleno ad uno scenario di iperinflazione negli Stati Uniti.
http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=748022&postcount=167

a me ricorda quella mierda di anni '70 :up: :help:







Se dovesse invece diminuire la disponibilità di asiatici ed arabi a sottoscrivere la crescente montagna di titoli pubblici americani, lo scenario economico cambierebbe radicalmente. Il crollo del tasso di cambio della valuta statunitense, combinato con l’enorme quantità di dollari che la Fed sta stampando, avrebbe conseguenze devastanti. Da uno scenario deflattivo si potrebbe passare in un battibaleno ad uno scenario di iperinflazione negli Stati Uniti.

olè :titanic:
 

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