Bund e TBond: l'era del cinghiale bianco

Lunedì o al più mercoledì questi sono capaci di rimangiarsi tutta la salita di oggi !!!


... io ovviamente short da questi livelli, la situazione non è certo cambiata in una decina di giorni, il petrolio sempre a 97$ stà ... questi invece cambiano bandiera ogni 3-4 giorni.:rolleyes:
 
In considerazione del fatto che il capodanno lo passo a casetta con la mia mogliettina causa varie malattie, la bimba è a nanna e la moglie mi ha concesso libertà su internet vediamo un attimo di fare una analisi su quello che potrebbe essere il 2008.

Innanzitutto guardiamo il 2007, hanno fortemente contraddittorio con la crisi del credito manifestatasi prima alla fine di febbraio e poi con più forza nella seconda parte dell'anno.
L'opacità dei prodotti strutturati e l'incertezza sui detentori di questi prodotti ha fatto si e ancora segna l'andamento dei mercati mondiali.

Tra i perdenti del 2007 sicuramente vi sono il settore finanziario e immobiliare mentre tra i vincenti vi è sicuramente il mondo commodities ed in particolare le azioni commodities oriented con un cambio di leadership interno dagli industriali agli agricoli nel corso dell'anno e con l'oro e l'energy in costante progressione.
Tra i perdenti del 2007 bidogna poi annoverare il dollaro ed in generale gli asset USA mentre tra i vincenti sicuramente vanno ricompresi i mercati emergenti ed in parte quelli europei con le rispettive valute.

Il settore tecnologico atteso da Luglio a sostituire in termini di leadership di peso i finanziari hanno avuto una performance positiva in termini realtivi ma molto influenzata dall'andamento di alcuni titoli ben selezionati.
In particolare RIMM MSFT GOOG e APPL hanno pesato sulla forte performance del nasdaq100 rispetto anche al composite.
 
Ora entriamo nel 2008 in questa situazione:

1)La crisi del credito è ancora segnalata dai vari spread sui tassi interbancari rispetto ai tassi ufficiali segno di un mercato interbancario ancora stressato dove buona parte della liquidità creata dai commercial paper e dagli ABS CDO ecc è scomparsa così come buona parte delle valutazioni di questi prodotti.
Gli spread obbligazionari più rischiosi si sono allargati anche se non in maniera esplosiva, la volatilità sui vari mercati è cresciuta in maniera consistente.

In questo scenario le azioni sono investite da due preminenti correnti di pensiero:
chi ritiene che la crisi sia solo l'inizio di una crisi più sostenuta e chi ritiene che invece il momento sia una occasione d'acquisto.

Io personalmente mi colloco tra coloro che ritengono che la crisi sia solo un temporale passeggero, magari ancora con qualche effetto collaterale ma in fase di stabilizzazione.
 
A supporto di questa tesi porto le seguenti considerazioni:

1)La liquidità sebbene si sia ridotta non è scomparsa, la performance dei bond a breve sui paesi occidentali e la performance dellle commodities è la dimostrazione che l'attuale situazione ha portato ad uno shift di posizione piuttosto che ad una cotrazione di liquidità.La forte discesa dei rendimenti obbligazionari pur in presenza di pressioni inflazionistiche che però le obbligazioni legate all'inflazione non segnalano e la forte performance delle commodities è il segnale che la liquidità si è riposizionata sui mercati finanziari ma non è evaporata se non nei portafogli più complessi e levereggiati sul debito opaco.
2)La curva dei tassi in USA ha cominciato di nuovo ad irripidersi e con essa ha ripreso ad accelerare la massa monetaria USA MZM, questo è il segnale che le strategie messe in atto dalla FED stanno ripristinando la liquidità necessaria al sistema per crescere però senza gli eccessi speculativi che l'orgia derivativa portava con se.
3)Allo stato attuale gli internals dei mercati dicono che i mercati nel minimo di novembre hanno testato livelli inferiori di volumi, di partecipazione, con la percentuale di azioni su nuovi minimi nettamente inferiore rispetto a quella del minimo di agosto.
Nel frattempo però il sentiment degli investitori individuali sia misurato attraverso il consumer confidence sia attraverso l'AAII ha testato minimi annuali o addirittura pluriannuali importanti che solitamente hanno segnalato bottom importanti.
I COT di fine anno sono distorti dalle posizioni automatiche a copertura delle posizioni di fine anno che negli ultimi due anni sono state cause anche della liquidazione di inizio anno.
4)Le aspettative sugli earnings del mercato sono in ribasso soprattutto a causa della componente finanziaria e immobiliare ma se si va a vedere l'indice S&P homebuilders non si può fare a meno di notare che la correzione dell'indice dal 2005 ad oggi ha raggiunto gli stessi livelli fatti dal nasdaq composite dal 2000 al 2003 e quindi che il settore ha pressochè scontato lo scontabile sebbene la base di ricostruzione per l'indice sarà lunga e difficoltosa è possibile che questo indice non corregga più significativamente e quindi elimini una componente negativa sui mercati.
Per i finanziari l'incertezza potrebbe continuare ma anche in questo caso la discesa potrebbe rallentare di velocità e anche solo questo porterebbe una boccata d'ossigeno all'intero corpo del mercato.
 
In conclusione allo stato attuale un riposizionamento sull'azionario a spese degli altri asset è probabile anche se la volatilità proseguirà ancora fino a quando la fiducia nell'operato delle banche centrali non si ripristinerà così come non cesserà il timore di una riduzione più marcata degli earnings.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto