Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE Bund, T-bond, T-note, Crude,....(vietato ai minori di 75aa)

Noooo ha scritto:
ma dico io dove avete visto che dan ha la panciaa? :-)
maaaaaaa :smile:


BUON POMERIGGIO A TUTTI... COMPRESO IL MIO PAPY CIUBECCA CHE FINALMENTE E' TORNATO IN POSTAZIONE

è vero amore, Fleu, lassa stà .... :-D :-D :smile:


ciao Ciube
malediz alle mm adatt kkkazrtrto
 
l'ultimo interessante articoletto uscito su usemlab

Così parlò un Austriaco

di Castrese Tipaldi



(4/10/04) Cosa farà un noto scrittore finanziario, mentre fa surf tra le onde di Elliott, quando l'oro romperà definitivamente al rialzo la quota di 420$ l'oncia?

Si dichiarerà alla fine sconfitto, oppure andrà, dimentico di ogni sentimento di vergogna, ancora una volta ad alzare l'obiettivo di prezzo che l'oro deve raggiungere prima di crollare a 200$ l'oncia?

Dopo averlo stabilito a 360$, ed averlo spostato poi a 420$, lo porterà stavolta a 500$?



Ho già avuto modo di commentare in passato sulla pittoresca teoria avanzata da un venerabile vegliardo, secondo la quale il gigantesco debito americano non sarebbe altro che una sintetica posizione corta costruita contro il dollaro. Ma poiché l'autore continua ad affermarla a giorni alterni (a seconda del prezzo di chiusura dell'US Dollar index), mi corre l'obbligo di tornare sull'argomento, provando altresì ad essere quanto più chiaro e conciso possibile: tale teoria è una colossale sciocchezza!

Il valore di una valuta sul mercato dei cambi è determinato in ultima analisi dalla situazione della bilancia commerciale della nazione che la produce, da quella delle partite correnti, e da quella del suo bilancio pubblico, in ordine di importanza. Tutto il resto è noia, rumore, ed interventismo governativo.



Se quella valuta viene usata come valuta di riserva mondiale, essa sarà sicuramente avvantaggiata.

Ma la cosa può altresì costituire motivo di una fragilità ancora più marcata: quantità molto maggiori di tale valuta potenzialmente liquidabili sul mercato. Soprattutto quando è disponibile un'altra valuta con caratteristiche adeguate per sostituirla. E' davvero interessante il fatto che il deprezzamento del dollaro attualmente in corso sia coinciso nel suo inizio con l'avvento fisico dell'euro.



A coloro desiderosi di usare l'argomento “contrarian” per andare lunghi sul dollaro, consiglio estrema cautela. Non è sufficiente per la validità di tale argomento il fatto che tutti pensino la stessa cosa; è necessario altresì che la cosa pensata da tutti sia sbagliata. Se tu prendi a picconate i pilastri di una costruzione fino a minarne la funzione, tutti penseranno che quella costruzione crollerà. Ebbene, nonostante ciò, quella costruzione crollerà!



Se il prezzo del petrolio, dopo aver disintegrato i massimi assoluti nominali, ritraccia di qualche dollaro, e qualcuno dichiara la cosa essere prova di un'impellente vittoria delle forze della deflazione, quel qualcuno ha sicuramente voglia di scherzare, oppure ha bisogno di un lungo periodo di riposo.



Se qualcuno definisce la stagflazione come “una crescita economica stagnante in presenza di un'inflazione contenuta”, quel qualcuno sta oltraggiando a voce alta il Cielo.



Tutti quelli che continuano a menarla con l'enorme indebitamento americano per giustificare la loro visione deflativa delle scuole serali, dovrebbero considerare il seguente fatto: non s'è mai visto che la valuta di una nazione aumenti il suo potere d'acquisto a causa di un collasso dei debiti che quella stessa nazione ha. Chiedere ai Russi o agli Argentini, ultimi in ordine di tempo a sperimentare la cosa.

Ciò che si deflaziona quando un gigantesco conglomerato di debiti esplode è il valore di quel debito, unitamente al valore della valuta della nazione che quel gigantesco conglomerato di debiti ha contratto.

Perché nel caso del gigantesco conglomerato di debiti americano, la cosa dovrebbe evolversi diversamente?



Qualunque paragone tra la situazione attuale e quella del 1929 è privo di qualsiasi senso!

A quei tempi, il dollaro era un certo peso d'oro. Oggi, il dollaro è….beh, non si sa bene.

Un'analisi visiva ce lo mostra come un pezzo di carta colorata, con alcune figure, scritte e numeri stampati sopra. E questa potrebbe essere una definizione corretta, visto che il suo valore tende ad approssimarsi inesorabilmente al valore del materiale di cui è composto.

Il suo potere d'acquisto è diminuito del 95% da quando la FED fu creata per difendere il suo potere d'acquisto. Tali pezzetti di carta oggi sono producibili a volontà, dalla FED in forma fisica, da una miriade di altri soggetti in forma virtuale.



In un tale ambiente monetario, che potremmo definire di denaro-coriandoli, in vigore oggi in ogni angolo del pianeta, anche una recessione o depressione economica si caratterizzerà come inflazionaria. C'è già stata un'evidenza storica in tal senso, una trentina di anni fa.

Sarebbe opportuno che la pletora di economisti della domenica che da tempo infestano ogni anfratto cibernetico ed ogni pubblica tribuna si ficcassero una buona volta in testa che mille punti in meno sull'indice Dow Jones non costituiscono deflazione, una diminuzione nei valori dei prezzi al consumo rilevati dal Governo non costituisce deflazione, una diminuzione del PIL non costituisce deflazione, una diminuzione del prezzo di qualsiasi merce producibile in serie in Cina o Vietnam non costituisce deflazione.



La deflazione in ultima analisi si manifesta come un aumento del potere d'acquisto del tuo denaro nei confronti di tutto quello che serve per vivere e sopravvivere. E cioè: cibo, energia, casa, educazione, tasse, tariffe e balzelli vari, ogni tipo di assicurazione obbligatoria, cure mediche e medicinali. Quando si constaterà qualcosa del genere, allora saremo autorizzati a parlare e ad affermare di essere in deflazione. Purtroppo, nulla del genere si è potuto constatare nel mondo da quando F.D.Roosevelt fondò il circolo a cui si sarebbero poi iscritti più tardi anche Stalin, Hitler e Mao, rapinando gli americani del loro oro.



Non tragga in inganno il fatto che in una grave e prolungata contrazione economica si potrebbe assistere ad una diminuzione dell'offerta di moneta, quella non dipendente dall'azione diretta delle banche centrali. In un contesto siffatto, ciò è perfettamente immaginabile. Ma bisogna ricordarsi che tale contesto potrebbe allo stesso tempo risolversi in un desiderio di quella moneta ancora minore. In altre parole, i coriandoli potrebbero certamente andare incontro ad un calo di produzione, ma potrebbero essere desiderati dai clienti ancora di meno.



In un regime di moneta non redimibile in niente, il valore di quella moneta si basa esclusivamente sulla fiducia in chi quella moneta emette, ed in una crisi economica la prima cosa che va a farsi benedire è proprio la fiducia della gente. E più la crisi è devastante, minore sarà la fiducia della gente.

Nel 1929 fu l'oro ad aumentare il suo potere di acquisto, non certo i biglietti di banca. Eppure l'offerta di quei biglietti di banca si ridusse in quel periodo, fin quasi a scomparire.

Del resto, nel caso del dollaro una riduzione della sua offerta è altamente improbabile. L'offerta in questo caso deve essere considerata in ambito mondiale; ci sono trilioni di dollari in mano ad istituzioni e figure pubbliche e private lungo tutto l'arco dei fusi orari.



Molta gente pensa poi di trovare prova della deflazione nel basso rendimento delle obbligazioni governative. Se ciò fosse vero, si dovrebbe concludere che ci troviamo in deflazione dal 1980 circa. E francamente, non mi sembra davvero il caso.



In realtà, contrariamente al senso comune, oserei azzardare che nell'attuale contesto monetario, durante l'impero della moneta non redimibile, della speculazione e leva finanziaria, un basso rendimento delle obbligazioni governative testimonia esattamente il contrario: e cioè, testimonia inflazione!



Da quando è stato liberato il Moloch chiamato Banca Centrale, il livello dei tassi d'interesse ha perso man mano qualsivoglia relazione con il mercato, finendo con l'essere oggi completamente slegato dall'interazione e dalle scelte degli agenti economici, nulla più di una sovrastruttura marxista calata arbitrariamente sulla società. E questo falsifica qualsiasi analisi comparativa fra i diversi mercati finanziari.



Sono già trascorsi un paio d'anni da quando Jim Sinclair, al quale esprimo la mia più profonda partecipazione e simpatia per la grave perdita che l'ha recentemente colpito, enunciò le 5 componenti necessarie per un mercato toro sull'oro. E una di queste componenti è un contestuale mercato orso che si sviluppi sulle obbligazioni governative. Orbene, vorrei qui suggerire che nell'attuale contesto finanziario quella componente potrebbe mancare all'appello. Tuttavia, la latitanza di questa componente non comprometterebbe in alcun modo l'avanzata del biondo metallo; al contrario, la favorirebbe.



Si pensi a come un oceano di liquidità sia stato iniettato nel sistema finanziario mondiale negli ultimi tempi, e cioè tramite un enorme balzo del deficit americano (privato, commerciale e pubblico), innescato dalla riduzione ai minimi termini dei tassi a breve da parte della FED, e finanziato in buona parte dalle succursali asiatiche della FED stessa con acquisto di Treasuries sulla parte medio-lunga della curva. Il carry-trade ha finanziato il resto. Si pensi al fatto che il bassissimo rendimento delle obbligazioni governative giapponesi è l'unica cosa che mantiene solventi la maggior parte delle banche di quel Paese. I cosiddetti “bond-vigilantes” non sono altro che una favola! Essi siedono tutt'intorno a colui che dovrebbero sorvegliare, e mangiano dalla sua mano.



Nel contesto appena descritto, come potrebbe materializzarsi una deflazione?

In teoria potrebbe. Non bisognerebbe fare altro che l'operazione inversa a quella portata avanti finora, e cioè invertire la curva dei tassi e procedere alla vendita di obbligazioni governative nella sua parte medio-lunga. Ovviamente, tale vendita avrebbe l'effetto di far salire i tassi a medio-lungo termine, e quindi inizialmente il rialzo dei tassi a breve dovrebbe essere fatto di continuo, somigliando ad un cane che insegua la propria coda. Ed ovviamente questo significherebbe altresì che per un bel po' di tempo i Cavalieri dell'Apocalisse scorazzerebbero lungo tutte le piste finanziarie ed economiche dell'intero pianeta.



Quante sono le possibilità che una tale operazione venga posta in essere? Ognuno può fare la propria scommessa. Si tenga in ogni caso presente che anche in questo caso il dollaro andrebbe incontro ad una pressione devastante, e probabilmente insopportabile, durante il suo svolgimento.

Il solo rialzo dei tassi a breve non può servire. Finché il rendimento della parte lunga della curva dei tassi rimarrà sugli attuali sacrificati livelli, si potrà ragionevolmente concludere che la liquidità nel sistema resta a livelli altissimi.



Bisognerebbe a questo punto parlare un po' della questione dei derivati, che la BIS ci informa galoppanti sopra la soglia di 300 trilioni di dollari. Ma francamente mi risulta impossibile un qualsiasi commento sulla questione, poiché la materia ormai esula dal campo finanziario, essendosi trasfigurata in quello metafisico.

Il Cavaliere Greenspan ritiene tali strumenti finanziari un dono divino portatore di stabilità ai mercati finanziari, permettendo la ripartizione dei rischi su molti più soggetti e quindi una loro maggiore sopportabilità. A me sembra invece che essi spostino tali rischi da pochi soggetti a nessuno. Nel momento del bisogno, ho paura che alla fine della filiera troveremo qualche società a responsabilità limitata, con capitale non sufficiente neppure per costruire una fabbrica. Forse, è più corretto dire che tali strumenti spostano i rischi da pochi soggetti al resto dell'Umanità!



Come andrà a finire? Ebbene, è impossibile rispondere ad una tale domanda!

Siamo in territori finanziari completamente inesplorati, e non vi sono precedenti a cui rifarsi per trarre indicazioni. E' vero che nel corso dei secoli ogni esperimento di moneta non redimibile è finito in malora, ma mai prima un tale esperimento è stato in vigore in tutto il pianeta contemporaneamente. Tutti i precedenti casi erano limitati nello spazio.



Altra novità oggi è il potere quasi orwelliano che i Governi posseggono sulle percezioni e sulla induzione dei comportamenti delle persone. E poiché stiamo parlando di moneta fiduciaria, anche questa differenza non è da poco. Parecchia gente è convinta che i debiti finanziari non possano andare oltre un certo livello, che esista un limite alla loro espansione. Ebbene, può darsi! Ma potrebbe anche non darsi! Le leggi fisiche non si applicano in ambito economico, e l'ambito della moneta fiduciaria è l'unico della vita reale in cui i paradossi di Zenone possono trovare applicazione. In altre parole, il dollaro dopo aver perso il 95% del proprio valore negli ultimi 90 anni, può tranquillamente perderne un altro 95%, ed ancora e ancora.



Tutto ciò che ragionevolmente si può fare è trovare conforto affidandoci alla Moneta, l'unica e la vera! Riserva di valore inalterabile, indistruttibile, non inflazionabile ed insensibile a qualsiasi volontà e convenienza di qualsiasi Governo o Banchiere: Oro!



Il suo valore monetario non può essere eliminato da un decreto governativo; solo il Mercato ha tale potere! E' questa la cosa non compresa da chi ha associato von Mises a Friedman. E' vero che von Mises ha affermato che il valore dell'Oro diminuirebbe drasticamente una volta che la sua componente monetaria venisse eliminata, e la cosa è indiscutibile, ma contrariamente a Friedman egli non ha mai pensato che tale eliminazione potesse essere fatta con il tratto di penna posto da Nixon sotto la dichiarazione di fallimento del 1971. Solo il Mercato potrebbe sancire quella eliminazione, una volta individuato un sostituto più adatto allo scopo. Ma sono 5.000 anni e passa che un tale sostituto non viene trovato.



Come ancora di salvezza e stella polare della navigazione in questi mari finanziari sconosciuti, non bisogna poi dimenticare l'Argento, che possiede tutte le qualità e le caratteristiche che la Moneta deve avere, pur essendo il suo profilo monetario molto meno marcato e percepito di quello posseduto dal suo più nobile parente. Ma è un profilo che comunque esiste e gli appartiene, anche se latente ed attualmente seminascosto.



Il prezzo attuale della Moneta in termini di moneta fiduciaria rappresenta un vero regalo per chiunque abbia la saggezza di approfittarne, ed è frutto di una sistematica e scientifica manipolazione. C'è molta gente che dubita di tale manipolazione, ma in tutta onestà non vedo come si possa dubitarne.



L'unica evidenza di cui c'è bisogno per concludere in tal senso è il fatto che le Banche Centrali non fanno alcuna distinzione tra oro fisico ed oro ricevibile (i.e. dato in prestito) quando riportano le loro riserve. Non c'è bisogno d'altro! Tutte le vendite annunciate negli anni non sono altro che aggiustamenti di bilancio operati per tener conto dell'impossibilità di riavere l'oro prestato (e venduto dai prenditori).



Resto comunque pienamente disponibile a rivedere questa posizione in presenza di revisioni indipendenti dei loro bilanci.



Castrese Tipaldi
 
solo di passaggio per farvi notare una cosa che a molti di voi oggi sarà scappata .... natural gas.


... e l'indice energetico vola sempre più in ato con ripercussioni all'inflazione ... ed a novembre un'altro 0,25% di rialzo. ;)

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