Bad news dalla Svizzera
UBS di nuovo nelle cifre rosse
Nel secondo trimestre deficit di 1,4 miliardi di franchi
4 ago 2009
ZURIGO - L'UBS ha reso noto i propri risultati d'esercizio, che nel secondo trimestre dell'anno indicano una perdita netta di 1,4 miliardi di franchi. Il risultato della grande banca svizzera, comunque, erano previsti dalla propria dirigenza e si aggiungono alla chiusura del primo trimestre, quando il deficit era risultato di 2 miliardi.
La banca è stata ancora confrontata a un deflusso di capitali, pari a 39,5 miliardi di franchi, scrive l'UBS in un comunicato odierno. Sul risultato pesano perdite sui propri crediti pari a 1,213 miliardi, costi di ristrutturazione di 582 milioni e una svalutazione dell'avviamento di 492 milioni in seguito alla cessione di UBS Pactual. Senza questi oneri straordinari, nota bene, l'utile prima delle imposte ammonta a 971 milioni di franchi.
Da ricordare che la stessa UBS, nel 2008, aveva chiuso i propri bilanci con un disavanzo record di 21 miliardi di franchi.
Scendono ancora i prezzi al consumo
Registrato in luglio lo 0,7% in meno rispetto a giugno
4 ago 2009
NEUCHATEL - L'indice nazionale dei prezzi al consumo si è ridotto dell'1,2% in luglio, rispetto al mese corrispondente del 2008, attestandosi a 103 punti (100 = dicembre 2005). Lo indica l'Ufficio federale di statistica (UST) in una nota odierna, in cui precisa che rispetto a giugno il livello dei prezzi è in calo dello 0,7%.
La flessione da un mese all'altro è da attribuire soprattutto ai saldi dell'abbigliamento estivo: l'indice del gruppo indumenti e calzature è infatti diminuito del 10,7%.
Una flessione è stata registrata anche per i gruppi mobili, articoli e servizi per la casa (-1%), abitazione ed energia (-0,4%), prodotti alimentari, bevande analcoliche (-0,4%), tempo libero e cultura (-0,2%) e altri beni e servizi (-0,1%). Hanno segnato un aumento, invece, i gruppi bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%), sanità (+0,2%) e comunicazioni (+0,1%). Gli indici dei gruppi trasporti e ristoranti e alberghi sono rimasti sostanzialmente invariati.
La crisi colpisce l'albergheria
Pernottamenti in calo del 7,4% nel primo trimestre 2009
Berna - Da gennaio a giugno 2009, i pernottamenti negli alberghi e stabilimenti di cura in Svizzera sono diminuiti del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il calo è da attribuirsi alla recessione mondiale, alla situazione monetaria sfavorevole e alla crescente diffusione dell'influenza suina. Su questo sfondo, hotelleriesuisse s'impegna energicamente per il proseguimento del programma d'impulso della Confederazione.
Il bilancio del primo semestre del 2009 corrisponde alle aspettative di hotelleriesuisse, con 17,1 milioni di pernottamenti, pari a una diminuzione del 7,4 percento. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la domanda degli ospiti stranieri ha subìto un crollo notevolmente più incisivo (-9,4%) della domanda degli svizzeri (-4,6%). Il mese di giugno risulta nettamente al di sotto del calo medio del primo semestre 2009 con una diminuzione del 4,9 percento.
Stando alle previsioni di BAK Basel Economics, i pernottamenti dovrebbero diminuire del 6,7 percento nel corrente anno turistico. Anche per il 2010 si prevede un andamento negativo.
Swiss, utile in calo del 74%
Diminuito nel primo semestre 2009 a causa della crisi
30 lug 2009
BASILEA - La compagnia aerea Swiss ha subito gli effetti della crisi economica nel primo semestre: l'utile è sceso del 74% a 65 milioni di franchi. Il fatturato è diminuito del 17% a 2,12 miliardi di franchi, ha comunicato oggi la stessa Swiss.
La compagnia aerea attribuisce il calo del risultato alla situazione congiunturale mondiale e alla derivante flessione della domanda, in particolare in prima classe e in business. I provvedimenti adottati hanno permesso di compensare solo in parte la riduzione dei ricavi, si legge in una nota. Nel secondo trimestre il risultato operativo è stato di poco al di sopra della parità (3 milioni di franchi).
Anche il trasporto merci ha subito un andamento negativo. Sui conti pesano poi l'aumento del 50% del costo del petrolio.
La compagnia ha ridotto le frequenze dei voli soprattutto nei collegamenti intercontinentali, senza però stralciare destinazioni e ha introdotto nel piano di volo anche Lione e Oslo.
In Europa il tasso di occupazione dei posti è migliorato dal 70,9 al 71,7%, mentre sui collegamenti intercontinentali è sceso di 4,6 punti al 77,9%. Swiss ha trasportato 6,51 milioni di passeggeri contro 6,49 milioni nei primi 6 mesi dell'anno passato e compiuto 66'752 voli (+1,5%). A inizio dello scorso mese la compagnia ha introdotto l'orario ridotto nella divisione cargo.