Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE BUND, TBOND and the middle of the guado (VM 69) (2 lettori)

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翠鸟科
gooood morning bbbanda

aallora lo spoore ha buhato ma sma200 ed ha chiuso un capello sotto

ch'a fa ò nun ch'a fa a riprendere le magnifiche sorti e progressive?
hummmm
dicciamo che in un mercato agostano, per definizione sottile, se i manovrators volessero, con pochi danè, potessero dare la spinta al sentiment
a prescindere da tutto il resto neh :rolleyes: ( liquidità tassi trimestrali occupazione ecc ecc )
 

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翠鸟科
Allora, cosa vuole il primo ministro? Che motivo c’è di opporsi alle richieste, legittime, di chi fa credito all’Ungheria? Il numero uno della Fidesz, fondamentalmente, mira a fare il piano alle regionali, così da blindare il potere anche a livello locale evitando possibili fronde nel momento in cui le circostanze lo costringeranno a tornare sui suoi passi. Perché è inevitabile che andrà a finire così. L’Ungheria è troppo malmessa per permettersi di giocare d’orgoglio con Fmi e Ue. Anche la maxitassa su banche a assicurazioni, in cantiere, con cui il governo punta a reperire risorse senza spremere i cittadini, appare inoltre inutile davanti alla crisi. Oltretutto rischia di aggravare le cose, alienando gli investitori e mettendo in ginocchio il settore creditizio.
Orban, in questo camminare sul filo del rasoio, conta molto sui tempi. Sul fatto che il prestito del Fondo monetario e dell’Ue scade proprio a ottobre e c’è modo di rinnovarlo anche in extremis, dopo il voto regionale, uniformando la finanziaria, anch’essa in calendario più avanti, alla svolta austera.
Ma se nei prossimi due mesi i mercati dovessero reagire sempre più negativamente agli azzardi di Budapest, se la baracca magiara dovesse sfasciarsi, allora addio calcoli e addio astuzie. L’Ungheria colerebbe a picco, trascinandosi dietro l’Europa in uno scenario peggiore di qualsiasi tragedia greca.

Matteo Tacconi

(Europaquotidiano.it)


meLda

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[ame]http://www.youtube.com/watch?v=1pfVZbQWH-8[/ame]
 

Sharnin 2

Forumer storico
BANCHE In Germania, sei istituti non hanno rivelato la propria esposizione su titoli di stato
Ai tedeschi non piace lo stress
«Scenari peggiori» diversi, spesso implausibili, da paese a paese
di Joseph Halevi Francesco Piccioni

Governo e giornali tedeschi hanno passato mesi ad accusare la Grecia di avere occultato le cifre del debito pubblico, trasformando il comportamento di Atene nel casus-belli per imporre ai paesi dell'Euro feroci tagli di bilancio nelle spese sociali e pubblicamente utili.
Meno di 48 ore dopo la pubblicazione dei risultati degli stress test sulle banche emerge che quelle tedesche hanno tranquillamente occultato dati essenziali. E' il Financial Times di lunedì 26 luglio ad informarne il pubblico. I criteri degli stress test stipulavano che si dovesse rendere nota anche l'esposizione di ciascuna banca nei riguardi dei debiti sovrani. In altri termini, le istituzioni coinvolte nel test avrebbero dovuto svelare la quantità ed il tipo di titoli pubblici in loro possesso proprio per rassicurare il pubblico circa l'impatto della situazione greca.
Tuttavia il quotidiano londinese rivela che sei delle 14 istituzioni finanziarie tedesche coinvolte nell'esercizio, cioè la Deutsche Bank, Postbank, Hypo Real Estate, i fondi DZ e WGZ, nonchè la Landesbank Berlin, non hanno svelato i dettagli riguardanti la composizione del loro debito sovrano. I funzionari degli organismi di controllo Bafin e Bundesbank si sono trincerati dietro la motivazione che le leggi locali, dei singoli länder, impediscono alle autorità di obbligare le banche a pubblicare i dati.
Rispetto alla cacofonia prodotta dai governanti di Berlino durante la vicenda greca, un gotico freddo silenzio sta avvolgendo l'imbroglio tedesco. Il responsabile europeo del test Arnoud Vossen si è astenuto dal commentare sulle ragioni dell'occultamento dei dati da parte tedesca limitandosi ad affermare che avrebbe telefonato alla autorità di Berlino. Una presa in giro, insomma, che Wolfgang Munchau sullo stesso giornale definisce un test truccato.
Sulla serietà dei test - al di qua e al di là dell'Atlantico - ci si rimpallano accuse reciproche. Qui in Europa, per esempio, nel delineare lo «scenario peggiore» i criteri non comprendevano l'ipotesi di fallimento di uno stato della zona euro. E con la Grecia da mesi sulla graticola, non sembra proprio una dimenticanza innocente. Ma negli Stati Uniti, si dice di qua, hanno fatto la stessa cosa, e anche di peggio: la California, infatti, sta messa anche peggio e da sola conta come la sesta economia mondiale (il suo fallimento sarebbe perciò ben più disastroso). In ogni caso, negli Usa hanno monitorato appena 19 banche, nella Ue ben 91. E che dire della Gran Bretagna, il cui sistema bancario è rimasto in vita solo grazie a interventi pubblici di dimensioni assolutamente colossali?
Concorrenza a mezzo stampa, insomma. Tre giorni dopo la pubblicazione degli stress test, comunque, si vengono a conoscere dettagli illuminanti. In Spagna, nello scenario «peggiore», si prevede che la disoccupazione - oggi al 20% - aumenti appena dello 0,3%; mentre i prezzi degli immobili scendevano anche del 50%. In Austria, al contrario, gli immobili venivano considerati a prezzi crescenti del 2% annuo o anche di più.
Sembra evidente - anche dalle reazioni del ministro delle finanze tedesco («è un risultato molto incoraggiante») - che nel Vecchio Continente si sia cercato soprattutto di rinsaldare la fiducia nel sistema del credito, qui molto più collegato con «l'economia reale». Proprio questo legame viene considerato a doppio taglio: se dovesse partire la ripresa, sarebbe un beneficio anche per le banche. Ma se ciò non dovesse avvenire, le conseguenze negative le colpirebbero a fondo.
In ogni caso resta una certezza: la Germania - come ogni attore di questa scena - usa molti metri e molte misure. La «poca trasparenza nei bilanci» è considerata un reato nel caso dei greci (o degli altri paesi »Pigs»), un diritto alla privacy bancaria al di sopra delle Alpi. La strada per «regole comuni» sembra ancora tutta da disegnare. Ma questo aggrava la crisi.
 

gipa69

collegio dei patafisici
gooood morning bbbanda

aallora lo spoore ha buhato ma sma200 ed ha chiuso un capello sotto

ch'a fa ò nun ch'a fa a riprendere le magnifiche sorti e progressive?
hummmm
dicciamo che in un mercato agostano, per definizione sottile, se i manovrators volessero, con pochi danè, potessero dare la spinta al sentiment
a prescindere da tutto il resto neh :rolleyes: ( liquidità tassi trimestrali occupazione ecc ecc )

A giorni vediamo...... se finalmente mi smentiscono....:-o
 

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