Sui salari con la scusa della competitività globale c'è una corsa al ribasso ( anche su riferimenti prettamente domestici, denunciando una negazione ad investimenti produttivi che potrebbero portare gli stessi risultati ma con costi maggiori...)
Sui prezzi ti illustro la mia
personale esperienza di questo I° sem;
Materie prime (polimeri e resine/chimica di base) aumenti anche del 100% dovute non ad aumentando di domanda ma a riduzione dell'offerta. va detto che nel corso dell'ultimo biennio il calo è stato anch'esso sostenuto posiziando l'aumento del 2010 come un trend in crescita di oltre il 40%
Tali aumenti comportano un incremento sul prodotti finiti in una forchetta tra il 6-12%
Il problema vero
è l'impossibilità di ribaltare tali aumenti sul mercato, questa situazione pur non creando deflazione sui prezzi produce un drastico taglio sui margini a cui vanno aggiunti oneri finanziari o assicurazioni sui crediti in costante aumento.
Questo è un rischio molto serio ed è quello a cui accennavo nell'articolo, domanda depressa ma con aumento dei costi, sul lungo genera forte deflazione( per recuperare massa critica) e chiusura dell'offerta + debole
Spero proprio che parta una sana e controllata inflazione e sopratutto che la domanda inizia ad essere stabile, ormai sono trend spot su cui l'assenza di una possibile programmazione aumenta inevitabilmente i costi produttivi
Grazie delle cmq sempre utili riflessione che suggerisci
Buona giornata
Una vision autorevole e + che rispettabile, anche se nutro seri dubbi, grazie