Sul test del close di ieri sono corto heheh
no, non ho perso il chart, però mi son detto
Se ieri al close avessi saputo dei dati macro odierni ti saresti messo corto, con un giovedi da paura?
La risposta era SI, lo spoore ci è andato ed io ho obbedito, ma è una posizione modesta non voglio ridurmi come l'allegato per una questua pomeridiana
Vediamo come chiude
(ASCA-MarketNews) - Berlino, 15 set - L'Unione Europea non ha ancora discusso la proposta della Germania che prevede di consentire, in modo ordinato, l'insolvenza di uno degli Stati membri. Lo hanno detto a Market News International qualificate fonti dell'esecutivo tedesco. Nel caso dell'Eurozona la proposta di Berlino potrebbe anche prefigurare l'uscita dall'Unione monetaria del paese insolvente. ''E' uno degli argomenti importanti, ma non e' stato ancora discusso'', ha detto la fonte. Tutti i membri della Ue, ''sono consapevoli che la proposta della Germania e' uno dei temi che deve affrontare la task force di Van Rompuy sulla governance europea'', ha spiegato la fonte, prefigurando che su questo tema ''caldo'' si discuta dopo il mese di ottobre. La proposta tedesca e' vista come ''fumo degli occhi'' da parte della Bce che teme una deflagrazione dell'Eurozona, l'insolvenza di uno Stato potrebbe infatti avere conseguenze sistemiche. Posizione ribadita oggi da Lorenzo Bini Smaghi, membro del Board della Bce, nel suo intervento alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo: ''E' ingenuo considerare l'ordinata ristrutturazione del debito pubblico di uno Stato membro, si tratta di un azzardo morale''.
Credo che la Germania coltivi il desiderio di uscire dall'unione, i segnali sono tanti e non da ora, una crisi o una ristrutturazione del debito di qualche paese sarebbe una chance su cui soffiare per la "seccessione"
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Usa al sicuro dal rischio depressione, parola di Greenspan
Gli Usa non sono in depressione: il maggiore rischio per l'economia e' una nuova contrazione dei prezzi delle case. Lo dice Greenspan. Per l'ex presidente della Fed i prezzi delle case non devono tornare a scendere: e' questa una delle condizioni' della ripresa economica americana, perche' una nuova contrazione potrebbero far scivolare gli Usa in recessione.
Il piano di stimolo varato dall'amministrazione Obama - sottolinea Greenspan - sta funzionando, ma meno di quanto atteso. "Non dico che il piano di stimolo non funziona. Ritengo che funzioni meno del previsto. Dobbiamo trovare un modo per far si' che l'attivismo economico che si sta sperimentando in alcune aree si ampli ad altre" spiega Greenspan intervenendo al Council of Foreign Relation, mettendo in evidenza come il forte balzo degli utili aziendali non si sta trasferendo all'economia.
E le difficolta' sono testimoniate dal basso livello degli investimenti rispetto ai risparmi, un rapporto che mostra una mancanza di fiducia nella ripresa. Per favorire la guarigione dell'economia sarebbe meglio "lasciare agire le forze di mercato".
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Per una volta il vecchio pazzo ha ragione ma è
come sempre in ritardo, io sono mesi che scrivo del rischio immobiliare e non sono il solo
Il calo dei prezzi sta generando un vero tracollo sia dell'attività legata ai vecchi mutui, che avendo un valore residuale + alto del valore immobiliare non vengono pagati e nella migliore delle ipotesi vengono riemessi, sia per la nuova edilizia e con essa le nuove emissioni di mutui
Sappiamo bene, la storia lo insegna, come qualunque ripresa sia accompagnata da una ripresa del settore edilizio vero motore trainante dell'economia
Ma se i prezzi continuano a scendere ed a mio avviso hanno ancora un 20% di margine di caduta (vedi Shiller index), difficilmente le leve sopra menzionate riprenderanno il loro corso
Sul lasciare libere le leve di mercato Greespan non dimentica di ricordare a tutti noi che è un vecchio matto da rinchiudere!
