La situazione macro
Vediamo di fare il punto della situazione in maniera veloce ma completa:
I bond mostrano un andamento cedente da ormai diverso tempo e sia il decennale americano sia il decennale Giapponese sono su supporti di medio breve importanti.
Su questa tendenza due importanti considerazioni:
1)La discesa dei bond non è accompagnata da una aumento dei timori inflazionistici come si può evincere dal grafico dello spread tra il decennale americano ed il decennale USA legato all'inflazione
e così come mostra anche l'andamento dell'oro.
Da li se ne deduce che la debolezza dei bond è più legata ad un fenomeno di riposizionamento di portafogli globali.
2)Solitamente nel periodo maggio/giugno i bond performano in maniera positiva e questo è coerente con un consolidamento dei mercati azionari.
Le commodity sono miste ma resta il forte andamento del settore energy con il gasoline leader del settore e che sul prezzo medio negli Usa ha già superato i massimi degli ultimi anni.
Al suo traino segue anche il petrolio che sebbene guardando il grafico del West Texas sembrerebbe non particolarmente forte la crescita sul prezzo del brent dated e anche del Dubai risulta molto più sostenuta con il dated ormai sopra i 70.
Anche le commodity agricole sebbene in consolidamento sono ancora forti.
Per il momento però la trasmissione dei prezzi sebbene avvenuta a livello macro con l'inflazione dei vari paesi quasi ovunque sopra i target delle banche Centrali non sembra intimorire i mercati azionari.
I mercati azionari mostrano una certa forza delle bigcap che sembrano emergere da un lungo periodo di sottoperformance e comunque una tendeza a sovraperformare dei titoli difensivi come mostra anche il rappporto tra DJIA e Nasdaq100.
Questa forza dura da circa un mese e solitamente nell'arco di tre mesi questa situazione porta ad una correzione almeno di breve.
Essendo che lo spread tra obbligazioni paesi emergenti e titoli di stato è vicino ai minimi multiannuali (150 punti base) è probabile che qualunque correzione sia di breve periodo se in contemporanea questo spread non si allarga significativamente e non inverte il trend. (direi sopra i 190 punti base).
I carry risultano non più al momento in fase di ascesa ma non mostrano nessun timore particolare pur in presenza di valute asiatiche abbastanza forti.
Segnale che non c'è nessuna paura di ricopertura anche perchè molto dell'outflow dal Giappone come mostrato nell'articolo postato sul forum venerdì è denaro domestico senza leva (o con poca leva) alla ricerca di rendimenti più allentanti.
Per il momento quindi la correzione di queste ultime sedute è stata solo una correzione necessaria a ripristinare condizioni di sostenibilità della crescita.
Le condizioni per una correzione più sostenuta ci sono ma perchè avvenga questa occorre osservare una maggiore considerazione delle pressioni inflazionistiche, una minor forza dei carry ed un recupero del prezzo dei bond.