A me risultava che il TFR proteggeva il capitale fino al 6% di incremento-inflazione (rispetto all'anno precedente)
Cioe' la disuguaglianza :
1,5+0,75I > I
e' risolta per I < 6
(I e' l'inflazione annua)
Esempio: se I=1% , allora il TFR annuale mi fornisce 1,5+0.75*1 = 2,25%, cioe' aumenta piu' dell'inflazione
se I=6% , allora il TFR annuale mi da' esattamente 6%, sono al pari
se I=6,5% , il TFR mi incrementa meno dell'incremento inflazione annua
il TFR considera l'incremento di inflazione rispetto all'anno precedente.
Dove sta l'errore?
Confermo il ragionamento di Zhelgadis, che avevo già risportato sul
FOL, anch'io desumendolo dal libro in difesa del TFR scritto del grande Beppe Scienza.
Per comodità lo riporto qui di seguito, così arricchisce il presente thread:
Quello che hai fatto è un errore molto comune e consiste nel calcolare il "rendimento" del TFR sui lordi, mentre il ragionamento corretto è vedere quanto ti entra in tasca di netto una volta che ti intaschi il TFR!
La rivalutazione del TFR (dal 2001) è soggetta ad un'aliquota unica del 11%.
Il montante del TFR poi è soggetto ad una tassazione variabile a seconda del reddito, per esempio per una fascia bassa si parla del 23% di tasse.
Ciò implica che accantonando per esempio 100 EUR di tuo TFR, l'azienda in realtà ne sta accantonando solo 77 EUR per te, e 23 EUR per il fisco.
L'interesse che ti frutta il TFR è chiaro quindi che lo devi confrontare con i 77 EUR, che è la cifra che ti intaschi.
Ora, l'interesse del TFR si calcola come tu hai detto (ma tassandolo all'11%), quindi vale (1,5%+0,75*i)*0,89, ove "i" è la percentuale di inflazione registrata nell'anno.
Possiamo dire che la rivalutazione del TFR è superiore all'erosione del suo capitale netto quando essa si mantiene > i*0,77.
In altre parole il TFR che ti metti in tasca "batte" l'inflazione fintantochè la sua rivalutazione è superiore all'erosione che l'inflazione comporta sul capitale netto; in termini matematici:
(1,5%+0,75*i)*0,89>= i*0,77
La soluzione della disequazione suddetta è appunto i<=13,02% (circa), che è quanto volevasi dimostrare.
Come lo investono i dipendenti: una operaia e' al secondo figlio e se lo e' sempre mangiato, uno si e' sposato e quindi gli 8 anni di lavoro/TFR li avra' messi li (casa, cerimonia, ecc...). Che investimenti vuoi che facciano gli operai che hanno la terza media, con tutto il rispetto?
In effetti una grande critica che si può fare al TFR è che dare in mano i soldi al popolo bue spesso vuol dire consentire loro di dilapidarli. In quest'ottica sono molto favorevole a quella parte della attuale legge previdenziale che prevede (se tu passi ai fondi) maggiori difficoltà a farti ritirare la somma accantonata. In fondo eviteremmo di trovarci un sacco di gente in crisi al momento della pensione perchè si è sperperata il TFR!
Peccato che quello sia l'unico aspetto sensato di quella legge, tutto il resto (ossia l'obbligo di entrare forever in un fondo malgestito) è pessimo.