...te parlavi anche di "normativa interna".....in che senso? puo la banca dire:"cambiate assegni fino a 500 euro"?
puo un direttore o altri superiori "costringere" a cambiare un assegno per cassa?
alla fine della storia il responsabile è sempre e solo il cassiere, sbaglio?
se io cambiassi un assegno di Caio a Tizio, nostro cliente, e dovesse in seguito arrivare l'impagato...tizio che è venuto non avrebbe nessuna responsabilità....tutto è sulle spalle del cassiere?
grazie mille per l'aiuto!
la tua prima domanda (quella posta all'inizio del 3d) andava un po' circostanziata (lo stai facendo solo ora); diversamente potremmo discutere una settimana senza esaurire l'argomento: nessun problema per quanto mi riguarda ma, se hai un dubbio preciso (come quello che hai appena palesato), meglio fugarlo subito per poi, eventualmente, estendere il discorso;
nessun superiore può legittimamente imporre il cambio di un assegno: il cassiere è e resta il "padrone" della sua cassa e si assume la responsabilità in prima persona di quello che fa;
nel caso da te descritto e, soprattutto, se il presentatore dell'assegno non ha rapporti presso la banca negoziatrice, è piuttosto complicato recuperare la somma anticipata in caso di impagato;
circa la normativa interna: di solito tende ad essere piuttosto prudenziale quindi non credo proprio che possa imporre il pagamento di un assegno
per il resto
hai aperto tutta una serie di scenari possibili; se hai altri dubbi posso provare ad essere più preciso