cambio assegno...per cassieri (2 lettori)

Setteteo

Mind the Global Cucumber
nessun mistero
il cassiere sceglie se assumersi il rischio oppure no, tutto qua

Detta brutale, il cassiere mi lasciò in una situazione pessima, dato che per tornare a casa coi pochi euro liquidi che avevo in tasca saltai pranzo e cena. Puoi immaginare di che banca non sono diventato correntista quando ho aperto il mio primo c.c.
Tanto per rimanere in tema mi disse che dovevo essere ''persona conosciuta alla banca'' per farmi cambiare l'assegno (nota bene: circolare), e i documenti non bastavano a rendermi tale: sarei potuto essere un deliquente che aveva messo la sua foto sulla carta d'identità del vero me, avere una patente taroccata e essere un esperto taroccafirme.
Altra zona, altra filiale, nessun problema, nessuna commisione, solo si son tenuti una fotocopia del documento di identità (e posso anche capirlo)
 

arowana

Forumer attivo
... dovevo essere ''persona conosciuta alla banca'' per farmi cambiare l'assegno (nota bene: circolare), e i documenti non bastavano a rendermi tale: sarei potuto essere un deliquente che aveva messo la sua foto sulla carta d'identità del vero me, avere una patente taroccata e essere un esperto taroccafirme...

capisco la pessima situazione in cui ti sei trovato
purtroppo l'assegno circolare, in quanto considerato più sicuro, è oggetto di falsificazioni al pari dei documenti di identità (cose successe più volte; lo dimostrano i messaggi che periodicamente arrivano nelle filiali da parte della magistratura; ma, mediamente, l'"""uomo della strada""" non ha questa percezione e pensa che l'A/C sia pari al contante)
confermo che la conoscenza cui la banca è tenuta non è una mera identificazione fatta attraverso il documento di identità: si tratta di sperimentazione del cliente; per semplificare: se apri il c/c (quindi la banca fa tutta una serie di controlli preliminari) e versi un A/C di importo rilevante, difficilmente la banca te lo renderà disponibile immediatamente; ripeto: purtroppo le truffe sono una realtà quotidiana;
cmq se l'importo dell'assegno non è rilevante, talvolta basta un po' di buon senso da parte del bancario
 
di solito il cambio in contanti richiede il visto del direttore;
se il tuo cliente ha un rapporto di c/c e lo conosci bene (diversamente non gli avresti cambiato l'assegno), in caso di impagato ti rifonderà la somma semplicemente consentendoti il riaddebito della stessa sul c/c o consegnando contanti a copertura della partita a debitori; a quel punto gli restituirai l'assegno e potrà agire nei confronti del traente;

deve comunque essere il mio cliente che ha cambiato l'assegno a darmi l'autorizzazione a prelevare dal suo conto l'importo, non è una procedura automatica; lui potrebbe dirmi "problema tuo!"??

Nel caso in cui invece dovessi pagare un assegno di Tizio, nostro cliente, a Caio il quale mi ha presentato un documento di riconoscimento ecc, nel caso in cui Caio non sia chi dovrebbe essere ma fosse un semplice furfante, sarei responsabile? ho pagato a persona sbagliata anche se utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia non sarei riuscito a capire che il documento fosse falso.
 

arowana

Forumer attivo
deve comunque essere il mio cliente che ha cambiato l'assegno a darmi l'autorizzazione a prelevare dal suo conto l'importo, non è una procedura automatica; lui potrebbe dirmi "problema tuo!"??

Nel caso in cui invece dovessi pagare un assegno di Tizio, nostro cliente, a Caio il quale mi ha presentato un documento di riconoscimento ecc, nel caso in cui Caio non sia chi dovrebbe essere ma fosse un semplice furfante, sarei responsabile? ho pagato a persona sbagliata anche se utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia non sarei riuscito a capire che il documento fosse falso.

per rispondere alla prima domanda consulta il tuo ufficio legale o l'auditing (stanno lì anche per quello, non solo per distribuire """legnate"""); dubito si possa effettuare l'addebito così semplicemente senza rischiare "ritorsioni" da parte del cliente

se hai adottato tutte le cautele previste dal tuo ruolo, non puoi essere considerato responsabile; il tuo auditing ti farà cmq delle storie perchè, di solito, la normativa interna ti dice che non dovresti cambiare assegni a persona sconosciuta; del resto, la banca si tutela sempre ed il dipendente è, normalmente, in mezzo tra banca e avventore/cliente; un po' di buon senso ci vuole sempre, così come il fattore C...
per il resto ricorda sempre che l'unica persona nei confronti della quale sei obbligato a cambiare un assegno bancario tratto sulla tua banca (e sempre che la provvista sia sufficiente e sussista la convenzione di assegno, ovviamente) è il traente dell'assegno; una persona diversa non può opporti nulla (giuridicamente parlando);
nel caso del tuo esempio, se ti rifiuti di cambiare l'assegno di Tizio a Caio, l'unico che può eccepirti qualcosa è Tizio: sei responsabile solo nei suoi confronti per eventuali danni a lui derivanti dalla mancata negoziazione dell'assegno; ancora una volta: data per scontata l'osservanza della normativa, la conoscenza del cliente ed il buon senso sono indispensabili
 

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