Camfin: perchè L'Italia viene attaccata dai mercati. (1 Viewer)

ludwigii

Forumer storico
11-11-2011

di V. Spositi
Ebbene siamo alle solite. Prima innescano la crisi e la speculazione e poi ti impongono il loro uomo della provvidenza per risolverla. Parlo di Goldman Sachs e Mario Monti.
Non bastava alla Goldman Sachs di aver truccato i conti del debito della Grecia nel 2001. Ora ha voluto speculare anche sui nostri titoli, provocando l’aumento dello spread.
Secondo Milano Finanza infatti “sui mercati si e’ diffusa la voce che sia stata Goldman Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp, poi seguita dagli hedge fund e dalle altre banche d’oltreoceano”. Ma si penserà: ora con la cacciata di Berlusconi da Palazzo Chigi e l’arrivo di Monti, lo spread si abbasserà e i capitali torneranno in Italia. Finalmente torneremo ad essere credibili agli occhi dei mercati internazionali. Bene. Peccato che per GS non è così. In un suo report diffuso martedì sera, riporta sempre MF, si legge che lo spread, anche con un eventuale governo a maggioranza allargata, si assesterebbe intorno ai 400 – 450 punti base. Sempre, quindi, a livelli tutt’altro che tranquilli.
Veniamo a Mario Monti. Egli è: presidente europeo della Trilateral Commission, siede nel comitato direttivo del Club Bilderberg ed è International Advisor di Goldman Sachs.
Toh, proprio la Goldman Sachs che ha innescato la speculazione (e quindi l’aumento dello spread a livelli insostenibili) sui nostri titoli! L’appoggio ad un governo tecnico Monti però viene anche dal Partito Democratico in nome della “responsabilità nazionale”. Lo stesso PD che ha come vice-segretario un tal Enrico Letta. Guarda caso, lo stesso Letta che è membro del comitato europeo della Trilateral Commission il cui presidente è Mario Monti.
Insomma siamo di fronte ad una situazione in cui i governi ormai li fanno le banche. Lucas Papademos, anch’egli uomo della Trilaterale ed ex vice-presidente della BCE, è stato designato per il governo greco. Mario Monti, uomo sia della Trilaterale, che del Bilderberg, che di Goldman Sachs, è stato designato per il governo dell’Italia.
Uomini che non hanno avuto nessun mandato elettorale e che si preparano ad applicare politiche e misure ... depressive che non sono state approvate da nessun cittadino. Questa è la democrazia europea.


Goldman Sachs dietro la speculazione sull?Italia. Parola di MF | Laboratorio Forza Uomo

Le cose penso stiamo effettivamente così.
Basta usare il cervello e connettere gli avvenimenti di queste ultime giornate.
Basta pensare a come è stato liquidato il governo Papandreu appena ha parlato di Referendum, rimpiazzondolo con il Papa "giusto", ovvero l'ex vice-presidente BCE e appartenente al CLUB.
Stessi metodi spicci utilizzati anche da noi, si manda a casa il debosciato Berlusconi attaccando i mercati, si mette l'uomo europeo, e poi come d'incanto ci si ricopre sui titoli italiani facendo recuperare lo spread.
Non siamo tutti scemi ancora.
Queste sono manovre volute dai poteri forti, quelli dei CLUB e della trilaterale.
Per ultimo una volta messi i 2 uomini al posto giusto (con una nomina a senatore a vita appiccicata ad hoc) arriva "in visita" von Rampuy a ringraziare e sigillare i nuovi patti, e va anche dal .. papa.

Ma questi giochi di potere prima o poi finiranno, non appena il popolo aprirà gli occhi .....
 

qquebec

Super Moderator
Insomma siamo di fronte ad una situazione in cui i governi ormai li fanno le banche. Lucas Papademos, anch’egli uomo della Trilaterale ed ex vice-presidente della BCE, è stato designato per il governo greco. Mario Monti, uomo sia della Trilaterale, che del Bilderberg, che di Goldman Sachs, è stato designato per il governo dell’Italia.
Uomini che non hanno avuto nessun mandato elettorale e che si preparano ad applicare politiche e misure ... depressive che non sono state approvate da nessun cittadino. Questa è la democrazia europea.
Goldman Sachs dietro la speculazione sull?Italia. Parola di MF | Laboratorio Forza Uomo

Ci sono molte famiglie in Italia che spendono incoscientemente più di quello che guadagnano. Poi quando arriva un imprevisto, come la perdita del lavoro, le banche gli bloccano i conti correnti e gli pignorano i beni non avendo risparmiato nulla quando potevano farlo. Ebbene, credo che sia giusto che in un contesto europeo come quello attuale, per un po', governino le banche, perchè i politici, soprattutto quelli italiani, sono stati degli incapaci (te lo dice uno che le banche le odia).

La democrazia non esiste, è un'invenzione dei ricchi per tenere a bada i poveri
 
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Comandante Gerard

Forumer storico
Ci sono molte famiglie in Italia che spendono incoscientemente più di quello che guadagnano. Poi quando arriva un imprevisto, come la perdita del lavoro, le banche gli bloccano i conti correnti e gli pignorano i beni non avendo risparmiato nulla quando potevano farlo. Ebbene, credo che sia giusto che in un contesto europeo come quello attuale, per un po', governino le banche, perchè i politici, soprattutto quelli italiani, sono stati degli incapaci (te lo dice uno che le banche le odia).

La democrazia non esiste, è un'invenzione dei ricchi per tenere a bada i poveri

Pienamente d'accordo...:rolleyes:
Sul giusto o non giusto che ci governino gli uomini di Goldman, che io manderei a pulire gli scolmatori di Genova a vita assieme ai nostri politicanti , ex governo in prima battuta, potremo discutere all'infinito, purtroppo adesso non c'è nessuna scelta o alternativa...
se non una rivoluzione stile Chavez :cool: :D
 

Nix

Noio volevàn savoir ...
Ci sono molte famiglie in Italia che spendono incoscientemente più di quello che guadagnano. Poi quando arriva un imprevisto, come la perdita del lavoro, le banche gli bloccano i conti correnti e gli pignorano i beni non avendo risparmiato nulla quando potevano farlo. Ebbene, credo che sia giusto che in un contesto europeo come quello attuale, per un po', governino le banche, perchè i politici, soprattutto quelli italiani, sono stati degli incapaci (te lo dice uno che le banche le odia).

La democrazia non esiste, è un'invenzione dei ricchi per tenere a bada i poveri

Se la cosa può interessare vi posto un interessante brano di Vilfredo Pareto:

"..Chi governa non lo fa per il bene della collettività ma esclusivamente per il proprio interesse: la necessità di giustificarsi agli occhi dei governati lo fa ricorrere alle derivazioni. Le clientele in democrazia hanno un ruolo simile a quello dei vassalli nel feudalesimo. La democrazia così come la intendono i teorici (cioè come governo popolare) non è altro che un "pio desiderio". Clientelismo e consorterie non sono una degenerazione della democrazia: sono invece la realtà della democrazia: non è mai esistita una democrazia non interessata da questi fenomeni e la storia lo dimostra. Ci sarà sempre chi, stringendo un patto con le elites al potere, ne trae personale beneficio a scapito degli altri. "Il governare è l'arte di adoperare i sentimenti esistenti" .."
 

Camfin

Nuovo forumer
Camfin: La crisi.. uscire dall' Euro

Uscire dall'Euro? perchè no....Prendiamo, per esempio, quello che è successo in Argentina. Questo paese ha avuto un’enorme crisi finanziaria, dovuta in parte al fatto che il valore della sua valuta era fissato in dollaro USA. Questa parità l’aveva portata ad avere un debito di 95.000 milioni di dollari. Era il Paese prediletto del Fondo Monetario Internazionale, applicando le ricette di tale istituzione e raggiungendo un livello di debito impossibile da sostenere.
Quindi, contro il volere del FMI e con grande ostilità da parte di questa istituzione, alla fine del 2001, il governo argentino ha deciso di abbandonare la parità dal dollaro e non pagare il suo debito al prezzo fissato dal FMI. Il sistema finanziario argentino è crollato e molti economisti tra cui Rogoff e Reinhart del FMI predicevano che l’Argentina sarebbe entrata in recessione, a livelli di depressione, per molti molti anni.
E’ vero che l’economia argentina diminuì nella prima metà dell’anno. Ma recuperò ben presto, e in tre anni il livello di attività economica e la crescita erano già identiche a quelle del periodo pre-recessione. Parte della soluzione fu quella di recuperare la propria moneta e una propria autonomia fiscale, garantita dalla propria Banca Centrale. Inoltre, non pagò il debito pubblico ai livelli richiesti, svalutandolo notevolmente. Tutto questo all'Argentina ha permesso di recuperare rapidamente, raggiungendo uno dei livelli di crescita economica più accentuati in America Latina, il doppio del Brasile e di altri Paesi dell'area.
Questa crescita ha avuto un impatto attraverso politiche pubbliche redistributive, per migliorare il benessere delle masse popolari. La povertà è stata ridotta di due terzi dal 2002. La spesa pubblica sociale è triplicata nel periodo 2002-2010. E nel 2009, sviluppò un programma di trasferimenti pubblici all’infanzia, che ha riguardato 3,5 milioni di bambini, diventando il programma di riduzione della povertà infantile più ambizioso dell’America Latina. La disuguaglianza è diminuita. Nel 2001 i super-ricchi (il 5% del reddito superiore) avevano un reddito 32 volte quello dei poveri (il 5% di reddito inferiore). Nel 2010 era 17 volte.
E’ vero che l’inflazione era troppo elevata, anche per gli standard dell’America Latina. Un 20-25% all’anno. Bene, ora se i salari aumentano più dell’inflazione (come sta avvenendo) e la protezione sociale, continua a ridurre le disuguaglianze, l’impatto di tale inflazione è meno dannoso di quello che sembra. Inoltre, quest’inflazione può e deve essere abbassata, ma non può essere usata per negare le grandi conquiste dell’Argentina, il che spiega l’ampio sostegno popolare al proprio governo, ampiamente rieletto alle ultime elezioni (The Argentina Success Story and its implication. Center for Economic and Policy Research. 2011)
Per valutare l’esperienza argentina dovrebbe essere confrontata con ciò che sarebbe successo se non avesse cambiato le sue politiche. Come previsto da Reinhart e Rogoff e da altri economisti, sarebbe stata per lungo tempo (dieci o quindici anni) in una ripresa lenta e dolorosa. Invece, ha recuperato ed è cresciuta rapidamente, distribuendo in modo più uniforme la ricchezza prodotta in questi anni.
Lasciare l’euro non sarebbe la mia prima proposta per uscire dalla crisi. Penso che sia meglio iniziare a trasformare l’architettura dell’Unione Europea e dell’Eurozona con la costituzione di una Banca Centrale (la Banca Centrale Europea non è una banca centrale, per paradossale che sembra; in realtà è una lobby delle banche), un Dipartimento Tesoro ed altre misure, tra cui la democratizzazione delle istituzioni dell’Unione Europea volta a costruire gli Stati Uniti d’Europa. Ma temo che il dominio neoliberista della struttura del governo dell’Eurozona e dell’Unione Europea impedisce questo sviluppo, in questo caso la situazione insostenibile attuale si perpetuerà (è ciò che vuole il capitale finanziario).
(Rivolta in Ungheria contro l’Unione Europea il 14 gennaio 2012)
Così, tutte le alternative devono essere considerate, compresa l’uscita della Spagna, di Grecia, Portogallo, Irlanda e anche dell’Italia, se lo si desidera dall’euro. La permanenza nell’euro, senza fare riforme mirate, significherà la Grande Depressione per milioni di cittadini di questi paesi.
Vediamo oggi, che anche l'Olanda paese tra quelli considerati virtuosi, inizia ad avere cedimenti, incapace di raggiungere un accordo sulle misure di austerity, per il Patto di stabilità e crescita (PSC) accordo stipulato dai paesi membri dell' Unione Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio, al fine ........?????
 

Camfin

Nuovo forumer
Europa-Crisi economica-Euro come uscire?

Ci sono molte persone, tra cui economisti autorevoli come il premio nobel per l’economia Paul Krugman, editorialista economico del New York Times, il quale dice da sempre che l’euro è un’idiozia economica frutto delle ideologie dogmatiche di un gruppo di tecnocrati che non hanno pensato agli effetti perversi di questo meccanismo infernale. L’aver costretto degli Stati Sovrani a finanziare il proprio debito solo e soltanto vendendo titoli di stato sui liberi mercati, senza nemmeno porre delle precise regole che ne limitano l’esposizione alla speculazione, e senza poter ricorrere alla leva monetaria per difendersi da tale speculazione, vuol dire di fatto mettersi nelle mani di banchieri e finanzieri che con azioni combinate possono mettere in ginocchio i governi che registrano bilanci fortemente deficitari, vedi Grecia-Spagna-Italia ecc...

Chi afferma che tornare alla lira farebbe ripiombare l’Italia nel baratro dell’iperinflazione asserisce un falso ideologico, nonché storico. Per dimostrarlo basterebbe citare le esperienze di Argentina e Inghilterra, in cui la prima ha dovuto fronteggiare un default sovrano, per poter ridurre il suo debito estero e riportare il Paese ad una stabilità politica e di crescita della sua economia senza generare iperinflazione, dopo un periodo difficile per ritrovare il consenzo dei mercati e degli investitori e un paio di anni di dura ristrutturazione economica e fiscale, oggi è un Paese in forte crescita nonostante la crisi globale e a prosperare con una moneta fortemente svalutata rispetto al dollaro Usa dal quale aveva deciso di unirsi creando una moneta unica e quale caparbiamente e dogmaticamente non voleva più svincolarsi. Per venire all’Inghilterra, paese con un tessuto industriale piu’ debole del nostro, che sta nell’Unione Europea senza aver aderito all’Euro, essa ha fronteggiato la crisi del 2008 svalutando la sua moneta, circa del 25% rispetto alle altre monete maggiori, e permettendosi bilanci deficitari di quasi il 10% del PIL (niente lacrime e niente sangue). Cosa è successo all’inflazione e al debito pubblico in Inghilterra? Assolutamente niente di catastrofico, visto che la loro economia, con il denaro messo in circolazione dalla BOE per incentivare l'economia a portato il Paese a crescere, come l’export e il turismo che hanno addirittura superato l’Italia, cosa che non succedeva da quasi 30 anni.
Per quale motivo la situazione dovrebbe essere diversa in Italia? Perché a fronte di una svalutazione minima della moneta, una ristrutturazione del nostro debito e una messa in circolazione di denaro da parte della nostra Banca d'Italia per rifinanziare tutte le attività industriali - manufatturiere e il nostro turismo, la nostra economia dovrebbe cadere in iperinflazione? Se non è caduta in iperinflazione l’argentina che ha svalutato del 75% la sua moneta e ristrutturato il suo debito del 70% circa, perché dovrebbe succedere in Italia?
E’ vero che le importazioni aumenterebbero di prezzo svalutando la Lira, ma forse ci si dimentica che i prodotti importati come (petrolio), verrebbe compensata da maggiori introiti prodotti da una maggiore occupazione e benessere delle imprese esportatrici, si potrebbe addirittura correggere fino ad annullare completamente l’aumento dei prezzi delle merci importate.

E’ vero che il debito esterno aumenterebbe, ecco perchè si potrebbe prendere in considerazione una ristrutturazione tagliando del 30/50%. inoltre uscendo dall'euro l’Italia perderebbe di credibilità, ma è anche vero che molte banche italiane, detengono debito straniero denominato in Euro, quindi l’aumento del debito esterno sarebbe compensato quasi completamente dall’aumento del credito esterno detenuto internamente, che con opportuni provvedimenti fiscali potrebbe essere usato per compensare l’effetto della svalutazione sul debito esterno, esattamente come è successo in Inghilterra. L’opinione di tutti gli economisti più autorevoli a parte quelli che hanno partecipato ad architettare l'Euro, il quale ha come unico vero effetto quello di ridurci in schiavitù di un manipolo di banchieri e da speculatori del mercato finanziario, che scommettano sul fallimento degli stati sovrani che hanno aderito a questa moneta Euro.
 

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