Ciauuuuu Black(Tavolo verde traballante a 3 gambe)
Quando nel 2006 si ipotizzava un rinnovo del mandato presidenziale di Carlo
Azeglio Ciampi lui ringraziò pubblicamente ma rifiutò, spiegando le motivazioni
in un comunicato in cui scriveva:
"Non ritengo, infatti, data l'età avanzata di poter contare sulle energie
necessarie all'adempimento, per il lungo arco di tempo previsto, di tutte le
gravose funzioni proprie del Capo dello Stato. A ciò si aggiunge una
considerazione di carattere oggettivo, che ho maturato nel corso del mandato
presidenziale: nessuno dei precedenti nove Presidenti della Repubblica è stato
rieletto. Ritengo che questa sia divenuta una consuetudine significativa. E'
bene non infrangerla. A mio avviso, il rinnovo di un mandato lungo, quale è
quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma
repubblicana del nostro Stato." Carlo Azeglio Ciampi - Roma, 3 maggio 200
Lo stesso Napolitano d’altro canto qualche mese fa aveva messo in evidenza i
rischi per la democrazia di un suo secondo mandato. Riportiamo qui integralmente il testo di una lettera scritta da lui al quotidiano, oggi non più esistente, “
Pubblico” e pubblicata il 28 settembre 2012: “
Caro direttore, Le scrivo per sgomberare – spero definitivamente – il campo da ogni ipotesi di ‘Napolitano bis’. Non è solo un problema di indisponibilità personale, facilmente intuibile, da me ribadita più volte pubblicamente. La mia è soprattutto una ferma e insuperabile contrarietà che deriva dal profondo convincimento istituzionale che il mandato (già di lunga durata) di Presidente della Repubblica, proprio per il suo carattere di massima garanzia costituzionale, non si presti a un rinnovo comunque motivato. Né tantomeno a una qualche anomala proroga.”. Evidentemente Napolitano ci ha ripensato. La vecchia stagione del compromesso storico doveva concludersi con un inciucio storico ed è per questo, contraddicendo quanto da lui stesso affermato, che alla fine ha accettato il secondo mandato.
Non vi è dubbio che tutto sia avvenuto ancora una volta nel solco della legalità, ma la legalità in questo caso è diventata un’arma contundente con la quale si è voluto colpire il popolo italiano. I partiti moribondi hanno ricevuto una boccata di ossigeno, ma avranno ancora qualche mese, al massimo un anno di vita, non di più, perché
il virus del MoVimeno ha ormai infettato il loro corpo e non si riuscirà più a debellarlo."
Paolo Becchi
M5S