Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (3 lettori)

drazen petrovic

Nuovo forumer
deve stare attenta....quando se ne combina una per colore prima o poi i nodi vengono al pettine.....

Diciamo che 2° me Goldman Sachs rimane una best company valida in un ottica di diversificazione del ptf,soprattutto di questi tempi in cui mi sembra che sia l'Europa nell'occhio del ciclone.Dal punto di vista morale,che sia "cattiva" si sa;visto però che non si intravedono default-risks nè nel breve che nel m/t......e che i mkts normalmente non guardano molto x il sottile......
 

il carcarlo

only etf
Diciamo che 2° me Goldman Sachs rimane una best company valida in un ottica di diversificazione del ptf,soprattutto di questi tempi in cui mi sembra che sia l'Europa nell'occhio del ciclone.Dal punto di vista morale,che sia "cattiva" si sa;visto però che non si intravedono default-risks nè nel breve che nel m/t......e che i mkts normalmente non guardano molto x il sottile......
si pero' in ottica di cassetto perche' in ottica di trading se succede qualcosa sicuramente ci sara' in mezzo e allora scoppole da destra e manca come sempre;)

cmq anche oggi euro in rialzo...vediamo tra un po':D

:ciao:
 

drazen petrovic

Nuovo forumer
si pero' in ottica di cassetto perche' in ottica di trading se succede qualcosa sicuramente ci sara' in mezzo e allora scoppole da destra e manca come sempre;)

cmq anche oggi euro in rialzo...vediamo tra un po':D

:ciao:

Totalmente d'accordo;l'unica cosa...speriamo non si allarghino troppo gli spreads d/l in modo non dico di scalparle,ma almeno di poter effettuare un mix tra cassetto e trading multiday.Ciao
 

luzzogno

Forumer storico
e vai con le milionate in denaro sul 41 e poi lo fermano a 77,50 in lettera.....:wall::wall::wall:

prima o poi sto giochetto finira'.....

buon carcargiorno....

Ciao CalcaCalcone(BelCarcarlo)buona giornata a TT/E
statte bono tranquillo che verrà quel giorno

Di Francesco Angelini | 26.02.2012 10:52 CET
Che cosa sono i fondi private label? Si tratta di fondi strutturati che vengono costituiti da istituti di credito su richiesta e secondo gli specifici requisiti (e di solito anche nel nome, da cui il termine "label") di una terza parte, chiamata "promotore". Il fondo così nominato riflette la persona del promotore stesso riuscendo al contempo a identificare particolarmente il suo profilo di investimento e a rafforzare il proprio "marchio": perciò non solo questo meccanismo gli potrà consentire di agire come l'asset manager del suo fondo(pur sempre però attenendosi ai requisiti legali), ma riuscirà anche a venire alla ribalta qualora la gestione del suo fondo risulti proficua. Naturalmente un fondo private label potrà anche essere istituito sotto il nome di un marchio già conosciuto nel mercato (si pensi al nome stesso della banca), però in questo caso non si potrà evitare che l'istituto di credito risulti essere maggiormente coinvolto nelle decisioni di investimento.

7452-city-of-london.jpg

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Reuters
è tra i primi 3 centri finanziari al mondo


Si tratta di un istituto conosciuto soprattutto nei paesi "a fisco agevolato" (Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein) ma che sta prendendo piede anche nel nostro paese. Sono due le forme giuridiche con cui potrebbe costituirsi un fondo private label: da un lato facendo ricorso a un fondo comune di investimento, gestito da una SGR (società di gestione del risparmio, art. 34 e seguenti del D.leg 58/98, testo unico in materia di intermediazione finanziaria, cd "Legge Draghi"), con obbligo di deposito dei fondi presso la banca stessa con la quale si è stipulato il contratto di private label; dall'altro lato ricorrendo all'istituto di diritto inglese del "trust" collettivo, una sorta di negozio fiduciario con il quale la banca gestisce in nome proprio (divenendone proprietaria) ma a favore degli investitori il fondo (metodo non di facile applicazione in Italia visti i dubbi espressi in diritto sulla possibilità di costituire un trust in Italia cd. "di diritto interno": ma si veda da ultimo Trib. Reggio Emilia 27 agosto 2011).

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Come si procede all'istituzione di un fondo private label ? In primo luogo il soggetto necessiterà di una consulenza giuridica riguardante la struttura da doversi adottare (servizio che non di rado viene offerto dalla banca stessa). In secondo luogo si procederà alla costituzione della struttura economica stessa e alla redazione di un prospetto informativo ed entrambi dovranno essere sottoposti all'esame dell'autorità di regolamentazione del mercato (in Italia la Consob). In caso di esito positivo da parte dell'Autorità si sottoscriverà il contratto creando "giuridicamente" la struttura e infine il fondo verrà lanciato sul mercato.
Ma l'aspetto più innovativo di questa forma contrattuale è dettato non solo dal fatto che il promotore il più delle volte sarà consulente con riguardo agli investimenti del fondo (restando però la gestione affidata a una SGR o a una SICAV), ma qualora sia un investitore qualificato potrà gestire direttamente e personalmente il fondo stesso (seppur sempre sotto la sorveglianza dell'Autorità di mercato). Gli investitori qualificati sono banche, compagnie di assicurazione, fondi pensione, grandi società di capitali, enti pubblici nonché singole persone che dispongono di un patrimonio personale molto elevato (da 1 mln € in su circa) in asset finanziari e che investano a titolo non commerciale (per propri interessi personali) e infine tutti coloro che hanno stipulato un contratto di mandato



M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli&brutti


PREPARATEVI A
 

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il carcarlo

only etf
Grazie :). Il fatto è che non riuscivo ad operare. Rientrato nel 41i a 77,7 :)
quando ero in unicredit volevo passare alle poste ma pi ho optato per una banca con esperienza nel trading, ma che fosse anche una banca fisica...

difatti ho optato per bancasella e sono andato a ferrara in filiale....(65 km da casa mia)...

cmq mi trovo bene.....
finora mantengono i patti e la piattaforma non da' problemi....
 

il carcarlo

only etf
Il G20 boccia l'Europa. Germania e Usa: braccio di ferro sul debito Ue

di: WSI Pubblicato il 27 febbraio 2012| Ora 05:42

Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, con il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble.


New York - L’incontro tra i paesi G20 in Messico si chiude evidenziando profonde divisioni sulle modalità per risolvere la crisi del debito in corso in Europa. Braccio di ferro tra Stati Uniti e Germania, con il segretario del Tesoro statunitense Timothy F. Geithner che chiede soluzioni credibili ai problemi nell’eurozona, mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ricorda il recente accordo raggiunto per il secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, come dimostrazione che l’Europa sta facendo il suo lavoro.

Il gruppo dei G20 snobba la chiamata europea di aiuti, con ogni decisione su finanziamenti esterni che dipenderebbe fondamentalmente da misure finanziarie a supporto messe in campo prima dagli stessi paesi Ue, secondo quanto riporta Bloomberg citando una bozza del comunicato ufficiale. Divisione che vede da una parte, oltre agli Usa, Brasile, Canada, Giappone e Russia, nella richiesta di un rafforzamento delle misure interne nell’Area euro.

Respinta dunque la chiamata per aumentare la somma anti-crisi in dotazione del Fondo Monetario Internazionale. Necessario che prima vengano riviste e perfezionate la varie strategie e misure messe in piedi dall’Europa. Sarà dunque importante seguire i meeting europei, tra cui il primo l’1 e 2 marzo, che anticiperanno l’incontro di aprile del Fmi.

"Fino a quanto non vedremo il colore dei loro soldi, non credo che vedremo fondi arrivare dal resto del mondo", ha commentato il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne.
 

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