e vai con le milionate in denaro sul 41 e poi lo fermano a 77,50 in lettera.....
prima o poi sto giochetto finira'.....
buon carcargiorno....
Ciao CalcaCalcone(BelCarcarlo)buona giornata a TT/E
statte bono tranquillo che verrà quel giorno
Di Francesco Angelini | 26.02.2012 10:52 CET
Che cosa sono i
fondi private label? Si tratta di fondi strutturati che vengono costituiti da istituti di credito su richiesta e secondo gli specifici requisiti (e di solito anche nel nome, da cui il termine "label") di una terza parte, chiamata "promotore". Il fondo così nominato riflette la persona del promotore stesso riuscendo al contempo a identificare particolarmente il suo profilo di investimento e a rafforzare il proprio "marchio": perciò non solo questo meccanismo gli potrà consentire di agire come l'asset manager del suo fondo(pur sempre però attenendosi ai requisiti legali), ma riuscirà anche a venire alla ribalta qualora la gestione del suo fondo risulti proficua. Naturalmente un fondo private label potrà anche essere istituito sotto il nome di un marchio già conosciuto nel mercato (si pensi al nome stesso della banca), però in questo caso non si potrà evitare che l'istituto di credito risulti essere maggiormente coinvolto nelle decisioni di investimento.
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Reuters
è tra i primi 3 centri finanziari al mondo
Si tratta di un istituto conosciuto soprattutto nei paesi "a fisco agevolato" (Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein) ma che sta prendendo piede anche nel nostro paese. Sono due le forme giuridiche con cui potrebbe costituirsi un fondo private label: da un lato facendo ricorso a un
fondo comune di investimento, gestito da una SGR (società di gestione del risparmio, art. 34 e seguenti del D.leg 58/98, testo unico in materia di intermediazione finanziaria, cd "Legge Draghi"), con obbligo di deposito dei fondi presso la banca stessa con la quale si è stipulato il contratto di private label; dall'altro lato ricorrendo all'istituto di diritto inglese del
"trust" collettivo, una sorta di negozio fiduciario con il quale la banca gestisce in nome proprio (divenendone proprietaria) ma a favore degli investitori il fondo (metodo non di facile applicazione in Italia visti i dubbi espressi in diritto sulla possibilità di costituire un trust in Italia cd. "di diritto interno": ma si veda da ultimo Trib. Reggio Emilia 27 agosto 2011).
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Come si procede all'istituzione di un fondo private label ? In primo luogo il soggetto necessiterà di una consulenza giuridica riguardante la struttura da doversi adottare (servizio che non di rado viene offerto dalla banca stessa). In secondo luogo si procederà alla costituzione della struttura economica stessa e alla redazione di un prospetto informativo ed entrambi dovranno essere sottoposti all'esame dell'autorità di regolamentazione del mercato (in Italia la Consob). In caso di esito positivo da parte dell'Autorità si sottoscriverà il contratto creando "giuridicamente" la struttura e infine il fondo verrà lanciato sul mercato.
Ma
l'aspetto più innovativo di questa forma contrattuale è dettato non solo dal fatto che il promotore il più delle volte sarà consulente con riguardo agli investimenti del fondo (restando però la gestione affidata a una SGR o a una SICAV), ma qualora sia un
investitore qualificato potrà gestire
direttamente e
personalmente il fondo stesso (seppur sempre sotto la sorveglianza dell'Autorità di mercato). Gli investitori qualificati sono banche, compagnie di assicurazione, fondi pensione, grandi società di capitali, enti pubblici nonché singole persone che dispongono di un patrimonio personale molto elevato (da 1 mln € in su circa) in asset finanziari e che investano
a titolo non commerciale (per propri interessi personali) e infine tutti coloro che hanno stipulato un contratto di mandato
M5S ci saremo anche NOI
belli&brutti
PREPARATEVI A