Da Città del Messico, dove partecipava al G20, il
governatore di Bankitalia Ignazio Visco hadichiarato di
aspettarsi una partecipazione significativa da parte delle
banche italiane all'operazione di finanziamento della Bce. Il
governatore ha poi specificato che "a oggi l'opinione è che non
ne servano altre. Bisognerà vedere come funzionerà questa
operazione che viene, poi si vedrà", sottolineando comunque che
si tratta di "qualcosa di eccezionale, transitorio". Una
posizione, quella di Visco, più sfumata rispetto a quella del
banchiere centrale tedesco Jens Weidman, secondo cui quelladi
mercoledì sarà la seconda e ultima operazione.
Sempre da Città del Messico nel fine settimana, il numero
uno della Bce Mario Draghi ha chiesto alle banche della zona
euro di contribuire al rafforzamento della crescita, prestando
la liquidità ottenuta a famiglie e imprese. Draghi ha spiegato
che il finanziamento triennale di dicembre è stato utilizzato
per coprire debito in scadenza, e che ora - soddisfatte le
esigenze di finanziamento - l'augurio è che le banche siano più
inclini autilizzare i fondi "per espandere il credito
all'economia reale".
"In parole povere il messaggio della Bce alle banche è: non
prendete altre scuse, vi do altra liquidità all'1% e ora voi la
fate girare" conferma un secondo operatore. "E almercato la Bce
dice che adesso, al secondo p/t triennale, non bisogna vedere
una banca che chiede fondi come una banca strozzata, ma
finalmente come un banca pronta a fare credito".
Secondo un sondaggio Reuters, le richieste di fondi da parte
del sistema bancario europeo all'operazione della Bce dovrebbero
attestarsi a 500 miliardi, vicino al livello dei 489 miliardi
richiesti nella prima operazione, in dicembre.
Secondo gli ultimi dati di Francoforte, in gennaio è stato
registrato un incremento record degli acquisti di titoli di
Stato operati sia dalle banche italiane sia da quelle spagnole,
a conferma di come il settore abbia convogliato verso il
segmento dei governativi parte della liquidità ottenuta col
finanziamento triennale di dicembre [ID:nF9E7MH01F].
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 feb - La Bce non ha
acquistato bond sovrani per la seconda settimana
consecutiva. Lo ha reso noto l'Eurotower che, al momento, ha
messo fine al programma varato la scorsa estate per
contrastare la crisi del debito sovrano. Nel momento di
maggiori tensioni, lo scorso agosto, la Bce era arrivata ad
acquistare obbligazioni per oltre 14 miliardi di euro, in
prevalenza di Italia e Spagna. I miglioramenti delle ultime
settimane registrate da Bonos e Btp paiono dunque figli di
una domanda autentica anche se senza dubbio ha giocato a
favore la liquidita' per 489 miliardi di euro immessa dalla
Bce nel sistema bancario dell'eurozona lo scorso 21 dicembre
con la prima asta a 36 mesi. La seconda e ultima e' in
calendario per mercoledi'.
Corrado Poggi cop-Y-
M5Sci saremo anche NOI
belli&brutti