tontolina
Forumer storico
da SICUREZZA ALIMENTARE, GIUSTO PREZZO DELLE MATERIE PRIME E BLOCKCHAIN
In questo scenario si inquadra la scelta nazionalistica della Francia di vendere in Italia attraverso i suoi Ipermercati Carrefour solo materie prime Francesi (per la precisione il 95 %), lo conferma il suo Presidente Alexandre Bompard in un intervista a RPL ripresa da diversi media.
Per alcune di queste, pollo, uova e ora anche latte hanno introdotto una vera certificazione di originetramite un registro digitale non falsificabile che la nuovissima tecnologia informatica consente, si tratta della certificazione Blockchain applicata alla filiera agro alimentare.
GIA’ OGGI i prodotti francesi hanno sulla singola confezione un QR code leggibile attraverso una semplicissima App del cellulare che spiega la certificazione Blockchain,
l’unica tracciabilità veramente sicura .
Lo spiegano al grande pubblico dei consumatori i monitor sparsi nei grandi Carrefour, lo spiegano anche alle nonne, anche alla sciura Maria di 80 anni cui il cellulare lo hanno regalato i suoi figli, istallandogli le App e che ha così imparato ad usare.
Allors, vive la France !
Brava per le sue iniziative responsabili a difesa della sua produzione nazionale !
I suoi produttori di materia prima ringraziano per poter aver una giusta remunerazione e anche il PIL francese guadagna a scapito del nostro !
L’agroalimentare italiano ha un problema enorme ma la buona notizia è che la soluzione c’è !
Volere è potere, ce lo insegnano oltralpe.
Sicurezza alimentare (sotto tutti gli aspetti descritti), giusto prezzo delle materie prime riconosciuto ai produttori Italiani da Nord a Sud (compreso il pregiatissimo latte Sardo), garanzia contro la contraffazione di marchi Italiani all’estero compreso l’Italian sounding che insieme ingenerano una perdita di 90 miliardi di € (dati Coldiretti), si risolvono con la Blockchain anche in Italia, fatta direttamente dal Ministero e non da associazioni di categorie da cui i produttori non si sentono più rappresentati. Costa poco e consente di risalire e tracciare l’inizio di un prodotto sia agricolo che animale, anche con campionature genetiche che non lasciano spazio a illegali usi di materia straniera e che consente di tracciare la catena del freddo e l’igiene in ogni singola fase produttiva. Si pensi a un formaggio Dop, finalmente garantito con la genetica dell’ animale che produce il latte, tutti i singoli passaggi produttivi di filiera, con una catena di token non falsificabile, fino alla igiene della sezionatrice che lo porziona (evitando la legionella).
I grandi trasformatori non devono avere paura della trasparenza che tutela consumatori e produttori di materie prime, perché sarà loro facoltà produrre due linee di prodotti con due fasce di prezzo diverso al consumo : quello veramente Italiano e quello con materia prima straniera.
Le parole non bastano, vogliamo il vero Made in Italy agroalimentare certificato Blockchain e vogliamo che la terra ritorni a essere completamente coltivata e non erosa dai biocarburanti, nel nome della sovranità alimentare.
Dott. Valentina Lucarelli
Consulente legale, specializzata in Diritto agro alimentare
Speaker radiofonica
In questo scenario si inquadra la scelta nazionalistica della Francia di vendere in Italia attraverso i suoi Ipermercati Carrefour solo materie prime Francesi (per la precisione il 95 %), lo conferma il suo Presidente Alexandre Bompard in un intervista a RPL ripresa da diversi media.
Per alcune di queste, pollo, uova e ora anche latte hanno introdotto una vera certificazione di originetramite un registro digitale non falsificabile che la nuovissima tecnologia informatica consente, si tratta della certificazione Blockchain applicata alla filiera agro alimentare.
GIA’ OGGI i prodotti francesi hanno sulla singola confezione un QR code leggibile attraverso una semplicissima App del cellulare che spiega la certificazione Blockchain,
l’unica tracciabilità veramente sicura .
Lo spiegano al grande pubblico dei consumatori i monitor sparsi nei grandi Carrefour, lo spiegano anche alle nonne, anche alla sciura Maria di 80 anni cui il cellulare lo hanno regalato i suoi figli, istallandogli le App e che ha così imparato ad usare.
Allors, vive la France !
Brava per le sue iniziative responsabili a difesa della sua produzione nazionale !
I suoi produttori di materia prima ringraziano per poter aver una giusta remunerazione e anche il PIL francese guadagna a scapito del nostro !
L’agroalimentare italiano ha un problema enorme ma la buona notizia è che la soluzione c’è !
Volere è potere, ce lo insegnano oltralpe.
Sicurezza alimentare (sotto tutti gli aspetti descritti), giusto prezzo delle materie prime riconosciuto ai produttori Italiani da Nord a Sud (compreso il pregiatissimo latte Sardo), garanzia contro la contraffazione di marchi Italiani all’estero compreso l’Italian sounding che insieme ingenerano una perdita di 90 miliardi di € (dati Coldiretti), si risolvono con la Blockchain anche in Italia, fatta direttamente dal Ministero e non da associazioni di categorie da cui i produttori non si sentono più rappresentati. Costa poco e consente di risalire e tracciare l’inizio di un prodotto sia agricolo che animale, anche con campionature genetiche che non lasciano spazio a illegali usi di materia straniera e che consente di tracciare la catena del freddo e l’igiene in ogni singola fase produttiva. Si pensi a un formaggio Dop, finalmente garantito con la genetica dell’ animale che produce il latte, tutti i singoli passaggi produttivi di filiera, con una catena di token non falsificabile, fino alla igiene della sezionatrice che lo porziona (evitando la legionella).
I grandi trasformatori non devono avere paura della trasparenza che tutela consumatori e produttori di materie prime, perché sarà loro facoltà produrre due linee di prodotti con due fasce di prezzo diverso al consumo : quello veramente Italiano e quello con materia prima straniera.
Le parole non bastano, vogliamo il vero Made in Italy agroalimentare certificato Blockchain e vogliamo che la terra ritorni a essere completamente coltivata e non erosa dai biocarburanti, nel nome della sovranità alimentare.
Dott. Valentina Lucarelli
Consulente legale, specializzata in Diritto agro alimentare
Speaker radiofonica