Certificati di investimento - Cap. 1

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Non avevo letto le utime pag... pensavo fosse solo la traduzione in tedesco (che cosa servirà poi per un prodotto quotato su Borsa Italiana???)...
Ho preso per buono il valore a pag. 57... quindi uno dei due è sbagliato... :mumble: :mumble: :mumble:
Però che prospettaccio... uno dei peggiori che mi sia capitato di vedere...

Additional Amount: The Additional Amount equals not less than EUR 5.00. The Additional
Amount will be fixed on the Fixing Date at the Fixing Time.*

evidentemente poi l'hanno fissato a 8
 
*Enel: tratta maxi-finanziamento di 9,4 mld (Mess)

ROMA (MF-DJ)--Enel negozia con una quarantina di grandi banche italiane ed estere un maxi-finanziamento di 9,4 mld: del pool dovrebbe far parte la People's Bank of China che, il 30 dicembre, ha allargato il proprio portafoglio "italiano" entrando nel capitale di Saipem (2,027%).

Lo scrive Il Messaggero spiegando che prima di Natale il cfo del gruppo elettrico, Alberto De Paoli, avrebbe sondato Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Unicredit e altre istituzioni per verificare la disponibilità a concedere la linea di credito per sostituirne un'altra di pari importo ma allungandone la durata e riducendone le condizioni. Da parte delle banche sarebbe arrivato il disco verde a costruire l'operazione da concludere al massimo entro marzo anche se alcuni grandi istituti vorrebbero discutere sullo spread proposto, ritenuto troppo basso.

Sul tavolo delle banche, precisa il giornale, c'è questa linea di credito da 9,44 mld destinata ad allungare dal 2018 al 2020 un'altra stipulata l'11 febbraio 2013 ad Amsterdam, in capo ad Enel Finance Nv (con garanzia della capogruppo) di durata quinquennale. Quest'ultima a sua volta, sostituiva un precedente finanziamento di 10 mld (scadenza nel 2015).

La struttura della nuova operazione ricalca quella in essere: avere natura di backup, cioè di sicurezza da utilizzare in caso di necessità. Mediobanca dovrebbe restare in cabina di regia (con il ruolo di documentation agent) con una quota di circa 300 mln. Ed essendo fotocopia del prestito esistente, anche le adesioni dovrebbero restare immutate. Delle altre italiane dovrebbero essere della partita Unicredit con un apporto di 550 mln, Intesa Sanpaolo con 350 mln. Nutrita la presenza delle popolari: Banco Popolare, Ubi Banca, B.P.Milano e B.P.E.Romagna che dovrebbero prendere parte con quote di 30-70 mln a testa.

Fra i colossi esteri spicca Bank of China che, dal 2011 progressivamente è salita al 2,07% di Enel ma in portafoglio possiede investimenti in Italia per circa 3,2 mld. La tranche di finanziamento che sottoscriverà il colosso cinese potrebbe aggirarsi attorno a 500 mln.
 
*B.Mps: continuano voci su aggregazione (MF)

MILANO (MF-DJ)--Tengono ancora banco le voci di m&a su B.Mps. Ieri il titolo dell'istituto senese ha messo a segno un rialzo dell'1,4% in apertura, per poi ripiegare in linea con il mercato e chiudere quasi sulla parità a 0,463 euro (-0,2%).

Da qualche mese, scrive MF, si parla di una possibile aggregazione con un'altra banca italiana o estera e negli ultimi giorni i rumor a Siena come in Piazza Affari si sono infittiti. La palla è in mano agli advisor Ubs e Citi, che starebbero vagliando con attenzione tutte le soluzioni possibili. La pista più accreditata nelle dealing room porta alle grandi popolari italiane, Ubi e il Banco, che potrebbero mettere nel mirino alcuni asset della banca senese come la rete ex Antonveneta. In seconda battuta viene la pista straniera che candida ancora Bnp Paribas al ruolo di cavaliere bianco. I rumor su un possibile interesse alla banca francese per il Monte si rincorrono da anni anche se non hanno mai trovato conferme.
 
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