Certificati di investimento - Cap. 1 (14 lettori)

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Jackfol

Forumer storico
Dopo 3 giorni di totale astinenza di borsa e mercati rientro e vedo una mezza debacle che potrebbe anche essere una opportunità se si ferma qui,

Ho notato che qualche MM non segue rigorosamente il sottostante con aggiornamenti continui del prezzo in funzione dell'andamento dell'azione sottostante. E' pressocchè statico. Questo può essere un relativo vantaggio per chi deve vendere comunque è una anomalia di cui tener conto,
 

amanita

Forumer storico
E' dai tempi dell'Università a Bologna, mentre ero studente, che investo (gioco...) in borsa. Azioni, warrant, obbligazioni e da poco anche certificati. Ora di anni ne ho 56.... quindi ne ho viste di tutti i colori e crisi ne ho passate molte, talvolta con pesanti perdite. Alla lunga, però, l'investimento in azioni & C. ha sempre premiato e ne ho tenuto i conti per dimostrarlo. Quest'anno era partito bene, era andata poi benissimo fino a metà luglio, tanto da poter archiviare l'anno come tra i più "generosi". Purtroppo ora si è girata e quando ho visto che c'era di mezzo la Cina, beh, ho percepito che la crisi poteva essere pesante... Qui non c'è di mezzo la Grecia, un microbo al suo confronto, ma il maggior mercato mondiale, quello che assorbiva la richiesta maggiore di energia, di materie prime e di prospettive per il futuro.
Il meccanismo si è inceppato, rallenta, nessuno o pochi sanno realmente in che entità e purtroppo non c'è nessun altro mercato mondiale attualmente che può rimpiazzare quello cinese in termini di domanda complessiva. Sarà una delle tante crisi che archivierò, ma, temo non sarà tra le più indolori.
 

NoWay

It's time to play the game
E' dai tempi dell'Università a Bologna, mentre ero studente, che investo (gioco...) in borsa. Azioni, warrant, obbligazioni e da poco anche certificati. Ora di anni ne ho 56.... quindi ne ho viste di tutti i colori e crisi ne ho passate molte, talvolta con pesanti perdite. Alla lunga, però, l'investimento in azioni & C. ha sempre premiato e ne ho tenuto i conti per dimostrarlo. Quest'anno era partito bene, era andata poi benissimo fino a metà luglio, tanto da poter archiviare l'anno come tra i più "generosi". Purtroppo ora si è girata e quando ho visto che c'era di mezzo la Cina, beh, ho percepito che la crisi poteva essere pesante... Qui non c'è di mezzo la Grecia, un microbo al suo confronto, ma il maggior mercato mondiale, quello che assorbiva la richiesta maggiore di energia, di materie prime e di prospettive per il futuro.
Il meccanismo si è inceppato, rallenta, nessuno o pochi sanno realmente in che entità e purtroppo non c'è nessun altro mercato mondiale attualmente che può rimpiazzare quello cinese in termini di domanda complessiva. Sarà una delle tante crisi che archivierò, ma, temo non sarà tra le più indolori.

Condivido pienamente l'idea che non ci siano certezze sulla situazione cinese... di opinioni se ne sentono tante in questi giorni...

Cina: Bianchi Dissette (Carisp Fvg), svalutazione yuan non e' dramma

MILANO (MF-DJ)--"Trattandosi di una svalutazione controllata dal Governo non dovrebbero esserci effetti drammatici, anche se, ovviamente, qualsiasi movimento su un'economia trainante come quella cinese risveglia l'attenzione di tutti gli operatori".

Cosi' Mario Bianchi Dissette, specialista in risparmio e investimenti della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, ha commentato l'andamento dell'economia cinese e le manovre della Pboc sullo yuan, al terzo incontro di "Economia sotto l'Ombrellone" svoltosi a Lignano Sabbiadoro (Ud).

"Certamente un rallentamento dell'economia cinese - ha aggiunto Mario Fumei, consulente finanziario esperto in wealth management e personal financial advisor - influenza tutta l'economia mondiale e il fatto che la Cina guidi la propria economia alternando dirigismo e liberismo, crea significative incertezza su tutti i mercati. Nonostante questo, pero', nel medio periodo non vedrei particolari difficolta' per l'economia europea derivanti dalla svalutazione cinese".

"Il mercato cinese ha ancora sconfinate possibilita' di crescita sui consumi interni - ha sottolineato infine Luigi Riganelli, responsabile private banking della sede di Trieste del Monte dei Paschi di Siena - e, quindi, penso che in termini di investimento siano da tenere presenti alcuni ottimi prodotti che investono sul mercato dei consumi cinese".
 

NoWay

It's time to play the game
Stesso settore di Abercrombie...

Gap: utile netto 2* trim a 219 mln usd

MILANO (MF-DJ)--Gap ha archiviato i tre mesi conclusi il 1 agosto con un utile netto di 219 milioni di dollari, segnando una flessione rispetto ai 332 milioni di dollari di un anno fa.

Il retailer di abbigliamento statunitense prevede di registrare per il 2015 oneri di ristrutturazione compresi tra i 130 e i 140 milioni di dollari, includendo anche la chiusura di alcuni negozi.

Le vendite sono diminuite nel secondo trimestre del 2% a/a a 3,9 miliardi di dollari. Escludendo i punti vendita appena aperti o chiusi, il dato a perimetro costante ha visto una contrazione del 6% a/a per il marchio Gap e del 4% per Banana Republic, mentre e' cresciuto del 3% per Old Navy.

Il margine lordo e' calato del 37,4% a/a contro il 39,4% dell'anno scorso. Gli utili e i ricavi sono in linea con le previsioni della multinazionale.
 

NoWay

It's time to play the game
Oggi serie di dati europei decisamente importanti... si parte male...

Germania, scende la fiducia dei consumatori a settembre

Nuovo calo per l'indice di fiducia dei consumatori in Germania. Il dato di settembre segna una contrazione a 9,9 punti rispetto ai 10,1 punti del mese precedente. Gli analisti si attendevano un invariato a 10,1 punti.
 
Stato
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