Certificati di investimento - Cap. 1 (7 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Jackfol

Forumer storico
Esprimo la mia e magari sarà una "enorme gigantesca capzata......", Guardando però l'andamento del certificato citato DE000CZ377B8 (sono stato ad un passo dal click anch'io), sembrava e sembra tutt'ora che stessero già scontando il ribasso!!!
Sembrava ci stesse dicendo "attenti si scende" e si resterà sotto i livelli dei max per un po'......!!!
Almeno a me ha dato questa strana sensazione (IMHO)

Speriamo evidentemente NON sia così altrimenti converrebbe mettere i remi in barca ed attendere a livelli più bassi il tutto.

Speriamo di respirare almeno oggi. :rolleyes:

Queste tue riflessioni le ho fatto anche io.

A volte le quotazioni basse o scontate di un certificato ti portano a fare delle considerazioni.
Chi si ricorda del certificato con sotostante Tullow petroleo e saipem.

Ad aprile maggio 2015 le quotazioni dei sottostanti viaggiavano sopra la barriera di un 30-40% ma stranamente il certificato quotava a sconto anomalorispetto ai sottostanti.
Due mesi dopo c'è un crollo dei sottostanti in particolare di Tullow, ( che veniva già da discese del 60% dai massimi.
E come se l'emittente e soprattutto il MM avessero informazioni supplementari. spero di sbagliarmi.

Di contro posso dire che Commerzbank ci ha abituati a basse valutazioni dei certificati (mi ricordo per esempio il noto ...TH5). Evidentemente hanno un software particolare. Mi piace pensarla così.
 

Jackfol

Forumer storico
Occhio ai gemelli DE000HV4AQH8 e DE000HV4AQG0 su Telecom. Venerdì potrebbero rimborsare anticipatamente. Da monitorare la lettera..

Certificanti interessanti ma prima della rilevazione c'è la decisione della FED che potrebbe scombussolare i mercati.

Tassi Usa, che paura

segre_claudia.JPG

Claudia Segre

mercoledì 16 dicembre 2015
Impossibile deludere i mercati per Janet Yellen. Infatti, oltre ad un atteso e già scontatissimo rialzo di 25 punti base dei tassi Usa, dovrà solo convincere il mercato che il 2016 vedrà un approccio graduale: le attese sono per tre rialzi e quindi per 75 bp ulteriori per la fine del 2016. Toni morbidi quindi, ma non solo. La Yellen potrebbe anche avere la lungimiranza di rivedere il target di inflazione alla luce della constatazione del fatto che il petrolio non gioca più un ruolo cruciale nelle componenti inflattive. Anzi, non lo giocherà più per un bel pezzo, stante le previsioni di prezzi del petrolio sotto i 50 dollari per tutto il prossimo anno.
Così avremo il primo rialzo dei tassi dal 2006 a ricordarci che la crescita economica americana c’è, ed è certamente più tangibile in prospettiva di quella europea; ciò che è mutato radicalmente, però, è lo scenario di fondo sui quali gli investimenti dei fondi e delle “mani forti” si muovono.
La spirale deflazionistica innescata dal crollo dei prezzi energetici e delle commodities sta creando un vortice nel quale sono caduti per primi i mercati emergenti e ora, dopo l’ultimo scandalo della Third Avenue, pure gli High Yield americani, vittime di una volatilità che diminuisce l’impegno dei market maker nel garantire quotazioni efficienti.
Con un mercato primario condizionato dai tassi negativi europei (e non solo) e le Corporates più inclini che mai all’indebitamento bancario rispetto al ricorso al mercato, se si aggiungono gli stringenti limiti che le normative pongono sulla vendita dei prodotti più complessi o rischiosi, pare evidente che i segmenti disponibili per collocare l’enorme liquidità presente sul mercato si riducano.
Dalla pendenza della curva dei titoli di Stato americani già si può notare una certa anticipazione di questo innesco micidiale di tassi al rialzo negli Usa. Il problema è che sta avvenendo in un contesto globale tremendamente fragile.
Bloomberg arriva addirittura ad ipotizzare la concomitanza di 10 cigni neri in un articolo intitolato: “Guida pessimistica al Mondo nel 2016” che sciorina fatti e avvenimenti che fanno impallidire i Cavalieri dell’Apocalisse. E lo fa mettendo in ordine tutte le paure che in questo 2015 hanno creato il presupposto per un dicembre a tinte fosche. Per citarne solo alcune: dal rimbalzo repentino del petrolio che “castrerebbe” le più rosee ipotesi sulla crescita economica dei Paesi del G7, alla Brexit, per non parlare di un attacco digitale in grande stile contro il sistema bancario internazionale fino ad un netto peggioramento della crisi degli immigrati in Europa.
Con un approccio realistico, basterebbe venire a patti con un ridimensionamento delle sanzioni verso la Russia, piuttosto che rilevare qualche segnale positivo dall’economia cinese (dopo le misure draconiane messe in campo dal governo) per mitigare almeno qualcuno dei cigni neri che incombono su un anno che ci spaventa prima ancora del brindisi di Capodanno.
C’è da augurarsi perciò che la signora Yellen faccia attenzione a modulare bene le parole perché il mercato si muove su sensibilità estreme che tengono in conto quanto diceva nel suo trattato “Della guerra” il generale Von Clausewitz: “Tanto più lo scopo della guerra verrà a coincidere con il fine politico e tanto più puramente militare e meno politica sembrerà la guerra”. Una frase che in un anno di elezioni politiche negli Usa diventa quasi profetica…
 

GRISU63

Forumer storico
x Leon,
su questi isin mi da errore,mi puoi confermare che e' cosi
perché sono in fase di codifica?
Grazie

FR0013057791
XS1266693057
XS1266692836
 

albicocco

Forumer storico
Sul Corsera di oggi informazioni dettagliate sull'ormai imminente scorporo di Ferrari da FCA
E per i certificati con sottostante FCA , sono già state fissate le rettifiche?
gm
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto