Caspita... quanto avete scritto nel fine settimana...
Io, pur ritenendoli strumenti imperfetti, mi schiero di sicuro dalla parte dei certificati.
Sono sempre stato prevalentemente un obbligazionista, pur avendo un portafoglio comprendente anche azioni, fondi ed etf.
Ho cominciato ad investire in certificati nella seconda parte del 2011 ed ho ottenuto risultati che sono andati al di là di ogni mia più rosea previsione.
In questi primi 2 mesi del 2016 è successo qualcosa che si verifica raramente sui mercati (un crollo così verticale e così veloce, non causato da un evento straordinario). Quindi ingenti perdite nella parte di portafoglio investita in certificati, così come in quella relativa alle azioni, ai fondi e agli etf. Ma se poi dobbiamo allargare il discorso, mazzate anche sulle obbligazioni corporate, bancarie e high yield.
Devo dare la colpa ai certificati? Non credo proprio. Se sono in rosso, è perchè non ho creduto a quello che stava succedendo, reputandolo davvero fuori da ogni logica.
I certificati sono strumenti complessi, illiquidi e rischiosi? Nessuno mi obbliga a comprarli. A seconda della mia propensione al rischio, posso tranquillamente investire in bund a tasso negativo oppure gestire in intraday le opportunità che mi offre il mercato.