Certificati di investimento - Cap. 1 (20 lettori)

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Chiusa ad ulteriori risposte.

mac

Forumer storico
Leggo nelle tue parole un velo di risento e me ne dispiaccio molto: se sono stato io a provocare questo tuo stato d’animo ti chiedo di perdonarmi.

Personalmente apprezzo molto tutto quello che fai per la diffusione e per favorire la comprensione del mondo dei certificati (anche se è il tuo lavoro, si vede che lo fai con passione) ed il tempo e la pazienza che dedichi a tutti noi.

Quanto a me è trascorso circa un anno da quando mi sono addentrato in questo mondo, per cui ho ancora solo da imparare e quel poco che so lo devo alla mia esperienza diretta sul campo ed alla disponibilità di quanti, come te, si prodigano per chiarire i dubbi.

Ciò premesso non mi sottraggo al confronto…


Per proseguire sul confronto, secondo me non ci siamo. Intanto mi piacerebbe sentire la risposta alle ultime due domande, quindi se hai un'opinione in merito mi piacerebbe saperla per confrontarci.


La mia opinione sul perché nessuno stia emettendo reverse sulle banche nostrane o bonus su aziende come Saipem, è che i sottostanti opzionari hanno costi che non consentono di strutturare certificati con rendimenti che siano appetibili da chi deve collocarli. La mia vision è che le turbolenze sulle banche nostrane non siano per nulla terminate e, quindi, gradirei poter investire sul ribasso del loro prezzo, con il paracadute di non correre soverchi rischi qualora il mercato mi si rivoltasse contro. Questo, a mio parere, è il classico esempio che prevede di mettere in piedi una copertura con opzioni, che però non sono in grado di realizzare e tenere sotto controllo, per cui mi farebbe comodo lo facesse uno “strutturatore” al posto mio.


Poi dici che ritieni le barriere profonde poco protettive, in virtù di quello che è successo anche a titoli "tranquilli" come Saipem, e poi trovi una soluzione in un certificato che ha Saipem come sottostante e una barriera al 75%, ossia ben al di sopra della media dei basket simili. ( probabilmente ritieni Saipem un titolo destinato a crescere, ma quindi stai mettendo in gioco la tua aspettativa).


Correttamente hai intuito che io ritengo Saipem un titolo dotato di buoni fondamentali e forti potenzialità di crescita, per cui mi è sufficiente una barriera discreta del 75% e non desidero barriere più profonde (e più costose). L’esempio che facevo io relativamente a Saipem discende dalla considerazione che basta un banale aumento di capitale, a mio parere messo in piedi solo per “accontentare” l’Eni, per portare alla rottura anche di barriere che sembrano inviolabili. Quale sarà la prossima Saipem non è dato saperlo ma, in una fase di mercato come quella che stiamo attraversando, prevedo che ci sia una buona probabilità che si realizza qualche altro aumento di capitale, oggi “imprevedibile”. Non stò pensando ad MPS, dove un simile scenario è tutt’altro che improbabile, ma, ad es., alla telecom, il cui controllo è tutt’altro che blindato o, meglio, ad altre situazioni di crisi che potranno presentarsi visto l’evolversi critico di questo ciclo economico.


Ma quello che non va proprio, sempre a mio parere, è che tu hai scelto quel certificato per l'entità della cedola mensile, senza guardare alle restanti caratteristiche. Immagino che tu non abbia calcolato un fair value della struttura, ma intanto posso dirti che stai comprando oggi a 1020 un certificato che ha fair value 889 euro ( con volatilità al 30%): il 942 che hai citato ha invece un fair value di 827 e quindi lo paghi a fair value anziché spendere il 15% in più che nel giro di qualche settimana verrà riassorbito. Quindi cedolone per cedolone, meglio l'Abercrombie/Best Buy/Amazon. Sulla base dei valori attuali, il Saipem/Tenaris/Eni ha una probabilità di perdita del capitale pari al 59% ( neanche malaccio sotto questo punto di vista) mentre l'assenza di effetto memoria fa si che se uno dei tre titoli andrà sotto barriera , il mark to market non sarà neanche sostenuto dalle cedole accantonate.


Si, è vero, mi piacciono le cedole alte ma mi piacciono anche i sottostanti, per cui la barriera poco profonda non mi porta ansia, e, viste le cedole mensili, non ritengo che la protezione data dalla presenza dell’effetto memoria sia un plus efficiente (il costo, a mio parere, non viene compensato dal numero di cedole che si rischia di perdere).

Immagini, invece, benissimo quando dici che non ho calcolato il fair value della struttura… Sapessi come mi piacerebbe imparare a fare le valutazioni che tu hai opportunamente riportato in grassetto. Ti dirò di più uno dei motivi per cui cerco di essere presente ad eventi che trattano di certificati, e quello di riuscire a carpire qualche informazione al riguardo. Quando si organizza qualcosa che insegna a fare queste valutazioni o se esiste qualche testo che tratti l’argomento, ti sarei grato se lo potessi segnalare. Avrei tanto desiderio di imparare.


C'è poi qualcosa che non mi quadra neanche nel discorso " perdi 25% contro 8 volte che fai 2%" il 2% lo fai in due mesi, il 25% lo maturi eventualmente alla scadenza, senza contare che il 25% lo subirai con molta probabilità su un certificato con sottostante più volatile, che quindi dovrebbe pagare di più, e quindi in un'ipotetica ripartizione non andrei mai a fare 1/10 su tutti.


Quello che io ho scritto, e che tu dici che non ti quadra, discende unicamente dalla mia esperienza di 12 mesi di mia operatività con i certificati, anche prima di avere acquisito la piccola capacità di analisi che attualmente ho.

Ho acquistato tantissimi prodotti a scadenza breve, prevedendone il rimborso quasi garantito, conseguendo praticamente tutti piccoli gains. L’unica operazione in perdita che ho fatto è stato l’acquisto di un certificato con sottostante Twitter, che ha avuto un crollo improvviso ed inatteso verso fine maggio 2015 senza più recuperare il livello di barriera fino alla scadenza. Su questo prodotto avrei guadagnato, se le cose fossero andate bene, il 4% circa in 9 mesi; rimborsato linearmente all’andamento del sottostante, ho perso quasi il 50%. E meno male che in acquisto me ne avevano serviti solo 25 pezzi… contro i 100 che avevo chiesto.

Poi è iniziato questo strano 2016 e non si è capito più niente. Ho da poco venduto 2 certificati con sottostante Unicredit:

- uno acquistato in size all’inizio della scorsa estate e, dopo il mancato rimborso, alleggerito in piccolo gain (per fortuna), con una perdita di oltre il 40%

- l’altro, preso sempre in size, a fine anno per la cospicua cedola che staccava (mi serviva per compensare minus), con una perdita del 38,5%

Eppure entrambi gli acquisti erano stati fatti con barriere molto distanti (nel primo caso l’ottica era addirittura quella del rimborso anticipato), ed in un momento di mercato in cui nessuno ipotizzava il crollo di una banca “solida” come Unicredit. Risultato è stato che i pochi punti che prevedevo di guadagnare non li ho portati a casa ed, al loro posto, mi si è aperta una voragine di perdite che mi hanno fatto riflettere.

Oggi entrambi io titoli non li comprerei più perché ritengo che il rapporto tra downside ed upside sia poco favorevole (al di la del fai value più o meno favorevole, che comunque desidererei saper valutare).


Infine sul discorso 5% senza problemi, in un momento storico come questo non puoi , sempre a mio parere, definire senza problemi ( per lo più in dollari) un investimento su subordinate. Se investi in Iran ti pagano un conto deposito al 18% se vogliamo proseguire su questo binario...


Apprezzo la tua battuta sull’Iran; magari saranno anche rendimenti realistici, esponendosi sul cambio. Troverei, però qualche difficoltà a negoziare sul Sukuk market, dove notoriamente vengono collocati prestiti conformi ai dettami religiosi islamici….

Ho specificato di aver convertito il $ ad un cambio di circa 1,35. Oggi, piuttosto che ricambiare il $ in €, preferisco investirli sui corporate USA, che comunemente offrono rendimenti più alti di quelli europei (a parità di rating). Ciò premesso, i forumer che seguono questa sezione e bazzicano anche su quella delle preferred shares potranno confermarti della esistenza di svariate emissioni con rendimenti similari a quelli da me ipotizzati. Quanto alla maggiore o minore problematicità di una subordinata emessa su di un mercato che non ha introdotto regole come quelle del nostro bail in, lascio ciascuno libero di fare le proprie considerazioni.


Scusatemi se sono stato prolisso ma, a mio avviso, il discorso (specie su alcuni punti sollevati da Leon) è oltremodo interessante.
 

leon3037

Forumer storico
Leggo nelle tue parole un velo di risento e me ne dispiaccio molto: se sono stato io a provocare questo tuo stato d’animo ti chiedo di perdonarmi.

Personalmente apprezzo molto tutto quello che fai per la diffusione e per favorire la comprensione del mondo dei certificati (anche se è il tuo lavoro, si vede che lo fai con passione) ed il tempo e la pazienza che dedichi a tutti noi.

assolutamente nessun risentimento, ci siamo confrontati diverse volte sui forum e quindi non ho nulla contro chi sollecita una riflessione. Devo aver male interpretato a questo punto, è che la trascrizione fedele dei pensieri altrui - originati da principi diversi da quelli dei frequentatori del thread - mi ha spinto ad approfondire la questione. E indipendentemente da questo, ritengo che la discussione sia costruttiva e utile per tutti.




La mia opinione sul perché nessuno stia emettendo reverse sulle banche nostrane o bonus su aziende come Saipem, è che i sottostanti opzionari hanno costi che non consentono di strutturare certificati con rendimenti che siano appetibili da chi deve collocarli. La mia vision è che le turbolenze sulle banche nostrane non siano per nulla terminate e, quindi, gradirei poter investire sul ribasso del loro prezzo, con il paracadute di non correre soverchi rischi qualora il mercato mi si rivoltasse contro. Questo, a mio parere, è il classico esempio che prevede di mettere in piedi una copertura con opzioni, che però non sono in grado di realizzare e tenere sotto controllo, per cui mi farebbe comodo lo facesse uno “strutturatore” al posto mio.

è in parte cosi. In realtà oggi le opzioni sui bancari o su titoli come Saipem, intendo barrier option, costano anche poco. Il problema è a chi servono questi certificati? Per uno come te ce ne sono 50 che non sanno neanche cosa è un Reverse. In questo che è un thread frequentato da persone con una cultura finanziaria decisamente sopra la media, sono pronto a scommettere che non più del 15/20% ha comprato Reverse su titoli o indici in questi anni. E se i prodotti non vendono, non vengono emessi , a meno che qualcuno li chieda specificatamente.

Su Saipem ti preannuncio che sta per essere quotato un Recovery.


Immagini, invece, benissimo quando dici che non ho calcolato il fair value della struttura… Sapessi come mi piacerebbe imparare a fare le valutazioni che tu hai opportunamente riportato in grassetto. Ti dirò di più uno dei motivi per cui cerco di essere presente ad eventi che trattano di certificati, e quello di riuscire a carpire qualche informazione al riguardo. Quando si organizza qualcosa che insegna a fare queste valutazioni o se esiste qualche testo che tratti l’argomento, ti sarei grato se lo potessi segnalare. Avrei tanto desiderio di imparare.

difficile prezzare correttamente le opzioni esotiche ma una misura approssimativa si può avere. Alla prossima occasione che sarò a Napoli approfittiamone per scambiare due chiacchiere.



Quello che io ho scritto, e che tu dici che non ti quadra, discende unicamente dalla mia esperienza di 12 mesi di mia operatività con i certificati, anche prima di avere acquisito la piccola capacità di analisi che attualmente ho.

Ho acquistato tantissimi prodotti a scadenza breve, prevedendone il rimborso quasi garantito, conseguendo praticamente tutti piccoli gains. L’unica operazione in perdita che ho fatto è stato l’acquisto di un certificato con sottostante Twitter, che ha avuto un crollo improvviso ed inatteso verso fine maggio 2015 senza più recuperare il livello di barriera fino alla scadenza. Su questo prodotto avrei guadagnato, se le cose fossero andate bene, il 4% circa in 9 mesi; rimborsato linearmente all’andamento del sottostante, ho perso quasi il 50%. E meno male che in acquisto me ne avevano serviti solo 25 pezzi… contro i 100 che avevo chiesto.

dalle esperienze negative si può solo imparare. Sono sicuro che oggi non compreresti più un sottostante come Twitter per ottenere il 4% in 9 mesi.




Apprezzo la tua battuta sull’Iran; magari saranno anche rendimenti realistici, esponendosi sul cambio. Troverei, però qualche difficoltà a negoziare sul Sukuk market, dove notoriamente vengono collocati prestiti conformi ai dettami religiosi islamici….

Ho specificato di aver convertito il $ ad un cambio di circa 1,35. Oggi, piuttosto che ricambiare il $ in €, preferisco investirli sui corporate USA, che comunemente offrono rendimenti più alti di quelli europei (a parità di rating). Ciò premesso, i forumer che seguono questa sezione e bazzicano anche su quella delle preferred shares potranno confermarti della esistenza di svariate emissioni con rendimenti similari a quelli da me ipotizzati. Quanto alla maggiore o minore problematicità di una subordinata emessa su di un mercato che non ha introdotto regole come quelle del nostro bail in, lascio ciascuno libero di fare le proprie considerazioni.


Scusatemi se sono stato prolisso ma, a mio avviso, il discorso (specie su alcuni punti sollevati da Leon) è oltremodo interessante.

ok, ti ringrazio di questo confronto. Sull'Iran, l'ho scoperto anche io da un paio di giorni, essendo stato informato da una persona presente a una giornata di corso a Roma. Naturalmente è soggetto al rischio cambio, oltre che inaccessibile per chi non ha cittadinanza iraniana.
 

mac

Forumer storico
Dopo averti nuovamente ringraziato per quello che fai per il mondo dei certificati, passo ad una brevissima replica sui punti per me più significativi

Su Saipem ti preannuncio che sta per essere quotato un Recovery.
Avrei preferito un bonus o un poenix ma, come tu dici, probabilmente non lo emettono perché non interessa al mercato. Proverò ad imparare a costruiremo io :)

difficile prezzare correttamente le opzioni esotiche ma una misura approssimativa si può avere.
Sul valore delle opzioni mi eri sembrato più preciso: hai citato i fair value 889 e 942, che non mi sembrano valori approssimativi.

Alla prossima occasione che sarò a Napoli approfittiamone per scambiare due chiacchiere.
Campa cavallo che si torni a fare un seminario a Napoli!?!
Piuttosto, imparare a stimare, sia pure in modo approssimativo, i fair value dei certificati è un'argomento che non interessa proprio a nessuno qui? :angel:

Sono sicuro che oggi non compreresti più un sottostante come Twitter per ottenere il 4% in 9 mesi.
Per ottenere il 4% in 9 mesi oggi non comprerei nessun certificato, indipendentemente dal sottostante (naturalmente si fa per dire perché su di un indice non molto volatile e con una barriera iperprotettiva potrei anche farlo): troppo rischioso (relativamente al rendimento atteso).
 

NoWay

It's time to play the game
Certificato del giorno:

Athena Double Relax Double Chance BNP su Sotxx Europe 600 Oil & Gas XS1338528083

21/04/2017 Cedola Garantita 4% e Scadenza Anticipata con Rimborso 100% se Stoxx Europe 600 oil & Gas > Valore Iniziale (279,87)
23/04/2018 Cedola Garantita 4% e Scadenza Anticipata con Rimborso 100% se Stoxx Europe 600 oil & Gas > Valore Iniziale
23/04/2019 Cedola 4% se Stoxx Europe 600 oil & Gas > Barriera (167,922) e Scadenza Anticipata con Rimborso 104% se Stoxx Europe 600 oil & Gas > Valore Iniziale
23/04/2020 Scadenza Finale con 3 Possibilità:
- Rimborso 108% se Stoxx Europe 600 oil & Gas > Valore Iniziale
- Rimborso 104% se Barriera<Stoxx Europe 600 oil & Gas< Valore Iniziale
- Rimborso Commisurato alla Performance dello Stoxx Europe 600 oil & Gas rispetto al Valore Iniziale se Stoxx Europe 600 oil & Gas < Barriera

http://www.prodottidiborsa.com/Medi...nce_su_Stoxx_Europe_600_oil_gas_-_PRIVATE.pdf
 

NoWay

It's time to play the game
Per ottenere il 4% in 9 mesi oggi non comprerei nessun certificato, indipendentemente dal sottostante (naturalmente si fa per dire perché su di un indice non molto volatile e con una barriera iperprotettiva potrei anche farlo): troppo rischioso (relativamente al rendimento atteso).

Questo punto del tuo discorso mi lascia davvero perplesso...
Su qualsiasi sottostante (eccezion fatta per un indice con barriera bassissima) 4% in 9 mesi sarebbe un rendimento troppo basso rispetto al rischio?
Se ti va, potresti darci qualche indicazione su come ottenere rendimenti analoghi su strumenti denominati in euro che abbiano un rischio "adeguato"?
 

leon3037

Forumer storico
Sul valore delle opzioni mi eri sembrato più preciso: hai citato i fair value 889 e 942, che non mi sembrano valori approssimativi.


Campa cavallo che si torni a fare un seminario a Napoli!?!
Piuttosto, imparare a stimare, sia pure in modo approssimativo, i fair value dei certificati è un'argomento che non interessa proprio a nessuno qui? :angel:

Parlavo di strumenti fruibili gratuitamente sulla rete, prezzano correttamente le plain vanilla e in maniera approssimativa le esotiche. I numeri che ti ho dato io sono alla virgola, naturalmente con i parametri di mercato da noi utilizzati che possono differire da quelli prezzati dal trader.


Sarò di nuovo a Napoli il 9 giugno, non prendere impegni che ti offro un caffè :)
 

NoWay

It's time to play the game
Notizie dalla Cina...

Cina: produzione industriale rallenta ad aprile


MILANO (MF-DJ)--La produzione industriale della Cina è cresciuta dello 0,47% a livello mensile e del 6% a/a ad aprile, in rallentamento rispetto al +6,8% di marzo e al di sotto delle aspettative di 15 economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano un incremento del 6,6%.

Stesso discorso per le vendite al dettaglio che sono aumentate dello 0,8% m/m e del 10,1% a/a, in calo rispetto al +0,86% m/m e al +10,5% a/a di marzo e al di sotto delle previsioni pari al +10,6% a/a.


Cina: settore immobiliare continua a galoppare


MILANO (MF-DJ)--Il settore immobiliare cinese sta mostrando sempre più segnali di ripresa dopo due anni difficili, fornendo un cuscinetto che sta attenuando il rallentamento dell'economia del Paese asiatico.

Nel dettaglio tra gennaio e aprile le vendite di case sono decollate del 61,4% a/a a 2.410 mld di yuan (369 mld usd).

Gli investimenti immobiliari sono inoltre cresciuti, sempre nei primi quattro mesi del 2016, del 7,2% a 2.540 mld yuan.

Infine gli avvii di nuovi cantieri sono balzati del 21,4% a/a a 434,3 milioni di metri quadri.

I numeri sono certamente positivi ma le autorità di Pechino stanno monitorando da vicino il comparto immobiliare per scongiurare la formazione di bolle.
 

mac

Forumer storico
Parlavo di strumenti fruibili gratuitamente sulla rete, prezzano correttamente le plain vanilla e in maniera approssimativa le esotiche. I numeri che ti ho dato io sono alla virgola, naturalmente con i parametri di mercato da noi utilizzati che possono differire da quelli prezzati dal trader.


Sarò di nuovo a Napoli il 9 giugno, non prendere impegni che ti offro un caffè :)

Già messo in agenda...
ma, se mi permetti, il caffè te lo offro io.
:)
 

amanita

Forumer storico
Per ottenere il 4% in 9 mesi oggi non comprerei nessun certificato, indipendentemente dal sottostante (naturalmente si fa per dire perché su di un indice non molto volatile e con una barriera iperprotettiva potrei anche farlo): troppo rischioso (relativamente al rendimento atteso).

E io che ho comprato certificati a scadenza brevissima per ottenere decimali di punto ?! E credo di non essere il solo, visto che l'anno scorso molti di questo forum si sono buttati a capofitto sul DE000DE8FXZ1definito "goal a porta vuota"... A proposito sto monitorando un cert. che mi darebbe pochissimo, ma se c'è lettera ad un prezzo congruo lo compro; poi posterò l'ISIN.
 
Stato
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