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SAIPEM - Putin e Erdogan spingono il Turkish Stream
FATTO
Ieri a Istanbul, Putin ed Erdogan hanno presenziato alla firma dell'accordo che "resuscita" il progetto Turkish Stream, il gasdotto che aveva preso il posto del South Stream respinto da Bruxelles, ma che era rimasto congelato dalla crisi dei mesi scorsi tra Mosca e Ankara.
EFFETTO
Già a metà settembre Gazprom aveva annunciato di aver ricevuto dalle autorità turche il primo permesso per la costruzione della tratta offsore del gasdotto Turkish Stream.
L'assegnazione a Saipem del Turkish Stream rappresenterebbe una parziale compensazione da parte di Gazprom per la cancellazione del South Stream.
Ricordiamo che nel 2014 Saipem si era aggiudicata contratti per complessivi 2,4 miliardi di euro relativi al South Stream (il progetto Russia-Bulgaria attraverso il Mar Nero, poi accantonato), di cui circa 400 milioni di euro già contabilizzati nel 2014.
L'arbitrato tra Gazprom e Saipem sul South Stream riprenderà il prossimo 30 settembre (la richiesta di Saipem è di 760 milioni di euro).
In termini di potenziale impatto sui numeri del bilancio Saipem, nell'ipotesi di un valore della commessa pari a 2 miliardi di euro e di un Ebit margin del 15%, il Turkish Stream potrebbe portare a un contributo positivo nell'ordine dei 300 milioni di euro nei prossimi due/tre anni.
La nostra attuale raccomandazione su Saipem NEUTRALE, con target price a 0,40 euro, verrà rivista al rialzo in caso di conferma del progetto.