Dall'ultimo numero de La posta del Certificate Journal... da leggere con attenzione la risposta...
"Gentile Redazione,
Vi scrivo in merito al certificato Bnp Paribas isin: XS1068413902, che avevo in deposito presso la IW Bank, scaduto in data 03/10/2016, con data di valutazione finale al 23/09/2016. Il titolo sottostante è Petroleo Brasiliero con strike a $ 15,56 e barriera a $ 9,336. Il titolo è stato al di sopra della barriera, ma nei pochi giorni precedenti alla data di valutazione finale e per qualche giorno successivo è sceso sotto la barriera, per poi risalire sopra la barriera. Alla scadenza del 03/10/2016 era ben al di sopra della barriera. Come conseguenza la BNP Paribas ha rimborsato il 59% del nominale invece del 100%. E’ evidente che il titolo è stato manipolato, se non dalla banca stessa, da qualcun altro che ne faceva gli interessi. Con questa manipolazione la Bnp ha guadagnato il 40%!! Credo che ci siano gli estremi per fare una indagine sulle movimentazioni di borsa e promuovere un’azione legale nei confronti della BNP. Grato per una Vostra opinione in merito. Cordiali saluti. E.T.
Gentile lettore,
comprendiamo il suo rammarico per la perdita subita. Tuttavia va considerato che il certificato era legato all’ADR (una Ricevuta di Deposito Americana) su Petrobras quotata a New York che mediamente scambia per 200 milioni di dollari al giorno. Il certificato in oggetto, al contrario, aveva un plafond di emissione di pochi milioni di euro e pertanto non sussistono proprio le condizioni per manipolare l’andamento di un titolo quale Petrobrás, sul quale gravano evidenti questioni economiche (strettamente legato al prezzo del petrolio) e politiche (per l’impeachment governativo di cui si è reso protagonista). Più in generale , in oltre 10 anni di attività su questo mercato, non abbiamo mai ravvisato episodi di manipolazione dei sottostanti in quanto il guadagno per la banca che emette il certificato viene generato in fase di costruzione e mai alla scadenza, dal momento che l’importo di rimborso viene garantito dalle opzioni che sono state acquistate in emissione. Altresì va detto che in questa occasione il comportamento di BNP Paribas è stato encomiabile in quanto nel corso dell’ultima giornata di quotazione è stata presente in book fino alle 17:30 a 90 euro lasciando aperta la possibilità di chiudere l’investimento anche quando, vista la quotazione di Petrobras, le probabilità di una chiusura al di sotto della barriera erano molto alte".