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CERTIFICATE - Con l'Exanino su Unicredit maxicedola del 7,5% tra un mese
Per l'investitore alla ricerca di investimenti con buona redditività e rischi contenuti, il mondo dei Certificate offerte alcune opportunità interessanti.
Fra queste segnaliamo un prodotto emesso il mese scorso da Exane Derivatives, l'Exanino Superbarriere con sottostante l'azione Unicredit (codice Isin FREXA0002982 ) che offre cedole elevate, effetto memoria ed una barriera molto lontana.
MAXICEDOLA
Il primo motivo che rende interessante il prodotto emesso da Exane Derivatives sono le cedole. Il prossimo 6 dicembre l'Exanino superbarriere staccherà una maxi cedola del 7,5% (75 euro per ogni certificato emesso a un valore nominale di 1.000 euro), a condizione che il giorno della rilevazione (6 dicembre 2016) il valore di Borsa di Unicredit non sia inferiore a 1,091, ovvero che la quotazione non si sia dimezzata rispetto al valore di oggi.
Ricordiamo che in caso di aumento di capitale la barriera verrà ridotta ulteriormente secondo i parametri decisi da Consob, neutralizzando l'effetto negativo dell'operazione straordinaria sul titolo.
Dopo la maxicedola i coupon diventeranno periodici. Da gennaio in poi il prodotto staccherà una cedola mensile dello 0,5% a condizione che Unicredit, alle date di rilevazione, si trovi sopra la barriera, la stessa della maxicedola (1,091 euro).
Acquistando il certificate oggi, l'investitore ha la possibilità di ottenere in 12 mesi un rendimento del 12,5%, mettendo insieme la maxicedola di dicembre 2016 (7,5%) e le successive cedole di 10 mesi a partire da gennaio 2017 (0,5% x 10 = 5%). Le cedole mensili da 0,5% continueranno a correre per tutta la vita del prodotto, offrendo un rendimento potenziale annuo negli anni successivi del 6%.
Nei tre anni di vita del prodotto il rendimento totale può arrivare al 24,5%, che annualizzato risulta pari ad un ottimo 8%
EFFETTO MEMORIA
Il secondo buon motivo che rende interessante il certificate è l'effetto memoria. La barriera dell'Exanino è interessante non solo perché è europea (ovvero durante la vita del prodotto il sottostante può anche scendere sotto la barriera, senza che il certificate perda la possibilità di staccare le cedole, l'importante è la data di valutazione) ma perché gode dell'effetto memoria.
Cosa significa? Se l'azione Unicredit dovesse trovarsi a una data di rilevazione sotto la barriera, allora il certificate non distribuirà la cedola mensile per quel mese.
Questo però non significa aver perso la possibilità di incassare la cedola. Basterà, infatti, che in qualsiasi altra data di rilevazione successiva il prezzo sia sopra la barriera, perché il certificate distribuisca non solo la cedola mensile ma anche tutte quelle arretrate non distribuite, recuperandole interamente.
Il prodotto ha scadenza l'11 ottobre del 2019.
SUPERBARRIERA
Terzo buon motivo: la barriera è molto distante (ovvero il 49,5% inferiore all'attuale prezzo del titolo in Borsa). Ma la forza intrinseca di questa barriera è legata al potenziale aumento di capitale che Unicredit potrebbe lanciare. A seconda del prezzo dell'aumento, la Consob deciderà un coefficiente di concambio che abbasserà ulteriormente il livello di barriera e di fixing iniziale.
E' vero, il titolo rischia un po' di debolezza per l'operazione, ma che Unicredit sotto la guida del Ceo Jean Pierre Mustier (nella foto) stia studiando un aumento di capitale è cosa nota da tempo e ampiamente prezzata nel titolo, tanto che la sottoperformance rispetto alla concorrente Intesa SanPaolo da inizio anno è del 24%.
L'eventuale aumento di capitale dunque si trasformerà in una buona notizia per chi investe sul certificate, mentre rischia di essere penalizzante per chi investe direttamente sull'azione.
STRATEGIA
L'altra caratteristica interessante del prodotto è che dal sesto mese in poi (da aprile 2017) è "autocallable", questo significa che può essere rimborsato in anticipo dall'emittente al prezzo di emissione pari a 1.000 euro (pari a circa il prezzo di oggi in Borsa), dopo aver pagato tutte le cedole fino a quella data, se la quotazione di Unicredit sarà superiore al livello inziale fissato a 2,181 (non distante dal prezzo di oggi).
La nostra strategia è puntare sul rimborso anticipato in modo da incassare la maxicedola del 7,5% più un altro 2% di cedole (assicurate dall'effetto memoria) e portarsi a casa un rendimento del 9,5% in 6 mesi (19% annualizzato).
VALUTAZIONE DEL SOTTOSTANTE
Il consensus raccolto da Bloomberg è ottimista sul titolo Unicredit. Su 34 analisti, 18 consigliano di acquistare, 12 di tenerlo in portafoglio, il restante di venderlo. Il prezzo obiettivo medio è di 2,95 euro. Da inizio anno il titolo arretra del 56,77%. Sulle attuali stime del consenso il P/E atteso per quest'anno è fissato a 6,53 volte.
Il gruppo è alle prese con un piano di dimissioni e aumento di capitale finalizzato a riportare la solidità patrimoniale a livello delle migliori banche europee.
Il neo a.d. Jean Pierre Moustier non ha perso tempo: la vendita del 10% di Bank Pekao ha portato 1,1 miliardi, la riduzione della partecipazione in Fineco altri 500 milioni. Restano sul tavolo il dossier della restante partecipazione del 40% in Pekao, per la quale Unicredit starebbe trattando con la compagnia assicurativa polacca Pzu, e la vendita di Pioneer. Proprio da questo dossier ci aspettiamo buone notizie: la valutazione di Pioneer sta lievitando grazie alla corsa tra Amundi e Poste italiane e dai 3 miliardi iniziali si vociferano offerte fino a 4 miliardi.
Buone notizie sul titolo su cui abbiamo una raccomandazione INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 2,9 euro.