Guardando la newsletter di exane, che puntualmente mi viene recapitata, ho fatto una strana riflessione.
Tra i nuovi exanini monosottostante che sono stati emessi c'è quello costruito si Intesa.
La cedola a memoria mensile è dello 0,53% (6,36% annuo), con scadenza a soli 36 mesi.
Lo strike è 2,161 (praticamente il livello di chiusura di oggi) e la barriera è al 40%, cioè a 0,864.
Sembrerebbe un certificato molto conservativo ... eppure il prezzo è già sotto la pari ...
La domanda che mi è venuta spontanea è: ma quanto cavolo si riesce ad ottenere dalla vendita delle opzioni su Intesa per riuscire a costruire un certificato che ti restituisce il capitale (tranne raggiungimento di livelli di prezzo assolutamente impensabili oggi) e ti offre un rendimento paragonabile a quello di un bond HY o con duration lunghissima? Non è che il mercato delle opzioni prezza così bene la possibilità che Intesa (quella che sembra essere la migliore banca italiana ed una delle migliori europee) possa effettivamente scendere a prezzi sotto il 60% degli odierni?
In altre parole: non è che noi siamo tutti molto più ottimisti di quanto dovremmo?