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CERTIFICATE - Troppo stress politico sulle banche, meglio il Bonus Cap su Bper
Gli effetti delle elezioni del 4 marzo sono stati modesti in Borsa, tranne che per le banche, molto penalizzate dal balzo del rischio politico provocato dall'esito della consultazione. La settimana precedente il voto, l'indice Ftse Mib Banks ha perso il 6%, un calo generato dall'aspettativa di un forte indebolimento del BTP, un evento che penalizza le valutazioni ed i coefficienti patrimoniali.
Il mercato ha reagito come se stesse arrivando un uragano, ovvero, un allargamento dello spread tra il Bund ed il BTP superiore a 150 punti base. Non solo non è arrivata la tempesta, ma anche il temporale è stato fino ad oggi davvero modesto: il differenziale si è allargato neanche di 10 punti base, mantenendosi di parecchio sotto la soglia di allerta dei 200 punti base. 140 punti base, la distanza attuale tra le due obbligazioni, è una buona rappresentazione delle differenze tra Italia e Germania.
Le vendite sulle banche hanno anche anticipato l'arrivo di qualche grana politica capace di ostacolare il processo di riduzione dei crediti in sofferenza: nel corso del prossimo triennio gli istituti di credito italiani si libereranno di circa 43 miliardi di euro di sofferenze, in modo da portare sotto il 10% la frazione degli NPL sui prestiti totali.
Rispettare le richieste della Vigilanza della BCE su questo tema è cruciale, in quanto i posticipi non sarebbero ammessi in alcun modo dal regolatore.
Nel caso di Bper Banca (
BPE.MI) (-8% nei giorni precedenti le elezioni), la reazione dei mercati è stata particolarmente forte ed immotivata: Equita calcola che il ribasso abbia scontato un aumento dello spread di oltre 300 punti base.
Il titolo della banca modenese, su prezzi che incorporano un macro scenario in forte peggioramento, potrebbe essere un' interessante occasione d'acquisto. L'investitore che non se la sente di osare tanto, magari perché è spaventato dall'enigma sulla formazione del nuovo governo, può prendere in considerazione il Bonus Cap Certificate su Bper Banca a codice Isin IT0005326191 (
I04229.MI) . Lo strumento derivato emesso da Banca Imi scade il 5 settembre del 2019.
Il bonus è 116,4 euro. La barriera è a 3,227 euro, distante il 31%. Ai prezzi di oggi, 99,5 euro, il guadagno potenziale sfiora il 17%, pari ad un rendimento annualizzato dell'11,3%.
Bper Banca ha presentato a inizio febbraio, dati di bilancio superiori alle aspettative. Particolarmente incoraggiante è la continua discesa dei crediti in sofferenza, arrivati a 19,8% del totale a fine dicembre 2017, dal 23,5% di un anno e mezzo prima.
Nei prossimi due anni la pulizia proseguirà in modo ancora più radicale. La banca ha affermato che c'è spazio per scendere ancora di più, rispetto al target 2020 di 13,5%.
Non ci sono indicazioni precise sul programma di discesa del rischio, in quanto i dettagli saranno forniti nella tarda primavera, all'interno del nuovo piano industriale. Ma nelle ultime settimane, nel corso degli incontri con gli investitori, alcune anticipazioni sono state fornite.
Potendo partire da coefficienti patrimoniali più alti delle previsioni di un anno prima, l'amministratore delegato Alessandro Vandelli ha deciso aumentare la posta in gioco, aggiungendo ai già pianificati 3 miliardi di euro di sofferenze da smaltire, altri 1,5 miliardi di euro.
Entro giugno saranno espulsi circa 1.100 milioni di euro di NPL del Banco di Sardegna, controllata al 51%. Nella seconda parte dell'anno, usciranno dal perimetro altri 1.800-2.000 milioni di NPL. A dicembre, l'esposizione lorda alle sofferenze (NPE), potrebbe essere già intorno a quota 14%. Nel corso dell'anno, il Common Equity Tier 1 se ne starà sopra il 12%, livello che garantisce una navigazione tranquilla.
Bper Banca può guardare con tranquillità alla decisione finale della Vigilanza della BCE in materia di gestione dei crediti in sofferenza. Nel corso degli ultimi mesi, Commissione europea e Parlamento europeo hanno fatto sentire la loro voce, ottenendo un ammorbidimento delle richieste contenute nella prima stesura. Entro la fine del mese, il quadro legale dovrebbe essere completato, a quel punto, la palla passerà al regolatore, per la stesura del documento finale.