Giorgetti non esclude sforamento tetto 3% deficit dopo crollo Genova
ROMA, 20 agosto (Reuters) - Il governo non esclude che nella prossima legge di Bilancio si sfori il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, per portare avanti investimenti nella manutenzione delle infrastrutture divenuti urgenti in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova.
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti a Skytg24, precisando che l'esecutivo è pronto su questo tema a un negoziato serrato con l'Europa.
A una domanda sulla possibilità di superare la soglia di deficit/Pil del 3% consentita dalle regole europee, il sottosegretario ha risposto: "Io non escludo niente", perché il collasso del viadotto sulla A10 di martedì scorso "ha dato una scossa a tutta la classe politica italiana oltre che all'opinione pubblica rispetto al fatto che abbiamo patrimonio infrastrutturale in grave deficit manutenzione".
"Inizierà una negoziazione difficile [con l'Europa], lo sappiamo, però è una negoziazione che noi intendiamo fare perché pensiamo di essere nel giusto", ha detto Giorgetti.
Secondo l'esponente leghista "è necessario grande piano di investimenti in opere pubbliche", che riguardi anche le scuole, gli acquedotti e che limiti il dissesto idrogeologico.
"Si tratta di spese in conto capitale che speriamo vengano giudicate dalla Commissione Ue in modo diverso rispetto al passato, e si comprenda che questo Paese ha bisogno di questa operazione diciamo così, di rimessa in sesto", ha concluso.