Certificati di investimento - Cap. 2

Stato
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Il giudizio deve essere obiettivo però. E forse ci rendiamo conto che il problema non sono tanto gli immigrati ma il fatto che forse noi siamo cambiati o, che è peggio, in realtà non siamo cambiati affatto.
Scusatemi la smetto, e poi con le borse chiuse si fanno altre divagazioni. Ma da lunedí si saleeeeee!!! E gli shortisti crepanooooo!!!!
 
poi ognuno nella totale libertà si faccia la propria idea, ma che almeno sia approfondita.

sempre in tema di informazione sul tema migranti, qui si possono trovare informazioni e dati :

Frontex è l'agenzia europea che coordina le attività di controllo delle frontiere UE
qui l'ulitmo aggiornamento
News Release

UNHCR L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati è l'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati;
Traversate del Mediterraneo più pericolose che mai, secondo un nuovo rapporto UNHCR - UNHCR
 
Inutile farsi domande. Oggi leggiamo che i sostenitori di questo governo hanno raggiunto il 62%. Percentuali bulgare.

Facendo una mera analisi politologica, il dato dovrebbe far riflettere...
Probabilmente una certa classe politica non ha ancora capito che l'elettore medio è sempre più insoddisfatto e, pur di cambiare, sposta la sua preferenza verso il magnifico duo (nonostante non abbia niente di magnifico)...
Di questo passo alle prossime europee assisteremo ad un consistente ricambio della classe dirigente continentale...
 
sempre in tema di informazione sul tema migranti, qui si possono trovare informazioni e dati :

Frontex è l'agenzia europea che coordina le attività di controllo delle frontiere UE
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UNHCR L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati è l'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati;
Traversate del Mediterraneo più pericolose che mai, secondo un nuovo rapporto UNHCR - UNHCR

Ognuno è libero di pensarla a proprio modo; credo sia comunque opportuno ascoltare sempre ANCHE l'altra campana con la dovuta attenzione per cercare, con buona approssimazione, di giungere ad una sintesi il più obiettiva possibile.

Considerando il dibattito politico di questi ultimi anni, assistiamo ad una progressiva polarizzazione attorno a 3 macro atteggiamenti: massima apertura (con ideologie e finalità molto difformi), massima chiusura (ideologie e finalità molto difformi) e negazionismo/menefreghismo.

SI, trovo ampiamente sostenibile ognuno di questi atteggiamenti...SE e solo SE alla propria presa di posizione (democraticamente sostenuta) seguono leggi ed atti formali trasparenti ed in piena assunzione di responsabilità, stanziamento di budget opportuno e non ridicolo, fatti e non mera propaganda arcobaleno o nero pece.

LEGGE uguale per TUTTI, uomini uguali tra loro...senza sconti ne per chi accoglie, ne per chi giunge.
Senza dimenticare che, a risorse limitate (anche per volontà dell'UE), chi si trova ai margini della società e dev'essere aiutato per "n" motivi, spesso non arriva dall'altra parte del mondo ma è un tuo cittadino europeo.
Lo si fà per spirito umanitario o per abbassare i costi (lavoro, welfare, sostegno demografico etc, etc leggasi Kalergi) in un mercato agonizzante?
Oppure, è ignorante e becero razzismo o semplice bisogno di legalità?
Al contrario, concentrarsi pienamente su di una svolta green ed ignorare "l'emergenza umanitaria" (ove presente) è da meschini misantropi o da veri atlantidei?
Per volontà di questa "non politica" sembra che le posizioni non possano trovare una sintesi o una composizione di compromesso (ahhhhhh.....la tanto maledetta balena bianca italiota...)

Ed invece, la questione "immigrazione" è divenuta ottima arma di distrazione di massa in un EU agonizzante, a più velocità, contraddistinta da un'imbarazzante eterogeneità interna sostenuta ed in molti casi colpevolmente incentivata da un corpo normativo evidentemente non all'altezza (o machiavellicamente ordito). Naviga a vista, senza direzione, senza solido futuro, temo.
Non ci sono regole che valgano per tutti (beh, nemmeno l'euro in effetti), non ci sono "controllori" che vogliano guardare oltre il bilancio comunitario; abbiamo altresì burocrati impegnati in costante ricerca di consenso e visibilità, distinti signori "nessuno" che dopo lungo anonimato cercano di ritagliarsi classici bocconi di notorietà prima di perdere l'incarico.

Insomma, dopo l'esempio mediterraneo di anarchia burocratizzata tanto vituperato dai paesi del nord Europa, pare davvero che l'unione si sia trasformata nella sua stessa nemesi.

E, in tempi molesti come gli odierni, quando si è alla ricerca di nuova leadership (la locomotiva Germania non SEMBRA più politicamente inarrestabile), les souris dansent, ad ogni costo.

Da italiano diversamente giovane mi sono un attimino scocciato di sentirmi addebitare ogni possibile responsabilità circa l'attuale situazione mondiale...(dal colonialismo europeo passando per la mafia, dall'evangelizzazione criminale dei "nuovi mondi" al fascismo, dal gioco dell'oca del pareggio di bilancio al buco dell'ozono...).
Ed il concetto "è solo colpa vostra" o vale per tutti o non vale per nessuno...
Task force in Italia per rischio razzismo? Fa sorridere ma vengano pure...spero proseguano il tour anche negli altri paesi dell'unione, nel blocco est ad esempio, nel Benelux (che oltretutto gli è così vicino...)...

Ma, a titolo d'esempio, un double check sulla situazione del franco africano, un w-end a Ventimiglia ed un mese premio in una banlieue a scelta, no?

A chiunque, me per primo, sento sempre di suggerire il consiglio del buon Guido Angeli: "Provare per credere!"
 
Ultima modifica:
WASHINGTON (Reuters) - U.S. President Donald Trump is likely to announce new tariffs on about $200 billion on Chinese imports as early as Monday, a senior administration official told Reuters on Saturday.
The tariff level will probably be about 10 percent, the Wall Street Journal reported, quoting people familiar with the matter. This is below the 25 percent the administration said it was considering for this possible round of tariffs.
The White House did not immediately respond to a request for comment.
The upcoming tariffs will be on a list of items that included $200 billion worth of internet technology products and other electronics, printed circuit boards and consumer goods including Chinese seafood, furniture and lighting products, tires, chemicals, plastics, bicycles and car seats for babies. It was unclear if the administration will exempt any of the products that were on the list, which was announced in July.
 
Secondo me la questioni dei dazi è già abbastanza considerata nei valori delle azioni
Lo speriamo tutti, credo.
Tuttavia ho il sospetto che il perdurare della situazione non farà che appesantire ulteriormente le quotazioni E, in caso di dietrofront in pieno stile Trump, l'apprezzamento potrebbe non essere significativo...pare davvero sia l'inizio dell'avvitamento.
Mesi fa (post oscillazioni di Maggio), non ero di quest'avviso...oggi, inizio gradualmente a creare una forte posizione difensiva...
 
Lo speriamo tutti, credo.
Tuttavia ho il sospetto che il perdurare della situazione non farà che appesantire ulteriormente le quotazioni E, in caso di dietrofront in pieno stile Trump, l'apprezzamento potrebbe non essere significativo...pare davvero sia l'inizio dell'avvitamento.
Mesi fa (post oscillazioni di Maggio), non ero di quest'avviso...oggi, inizio gradualmente a creare una forte posizione difensiva...

Già abbiamo grossi problemi (eufemismo) in casa nostra, poi mettiamoci le turbolenze (gratuite) provocate dal parruccone: se coi nostri investimenti riusciamo a non perderci è un mezzo miracolo.
 
Sembra che il presidente Donald Trump, mentre alcuni membri del suo staff stavano cercando di riportare a Washington il vice premier cinese Liu Hue, se ne sia uscito con l'idea di annunciare nuovi dazi per 200 miliardi di dollari sulle merci cinesi. Il Wall Street Journal riporta che la Cina, inizialmente favorevole a riannodare il dialogo, non l'ha presa bene: i vertici di Pechino non sarebbero più disponibili a mandare una delegazione del Ministero del Commercio negli Stati Uniti, se la Casa Bianca andrà avanti con la minaccia.

JP Morgan segnala che le ricadute di una guerra commerciale tra le prime due economie del pianeta sta già ora spingendo le aziende a rallentare, o sospendere gli investimenti, in quanto ci si aspetta, da questo peggioramento delle condizioni di mercato, un ridimensionamento degli utili. La banca d'affari è giunta a questa conclusione dopo aver setacciato, utilizzando i software in grado di riconoscere le parole pronunciate, più di 7.000 comunicazioni del trimestre. I dazi sono al primo posto nell'elenco delle preoccupazioni dei dirigenti.
 
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