Certificati di investimento - Cap. 2

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nessuno mi sta dando una risposta concreta al mio quesito, sembra di esser in banca

premesso che nessuno è pagato qua dentro per rispondere, ma che per spirito di forum si risponde e condivide per cortesia, il rimborso avviene abitualmente in un'unica soluzione ( capitale nominale + cedola). Pertanto nel tuo esempio 104,25-103 = plusvalenze 1,25 e su quella si paga il 26%. Può tuttavia accadere che qualche emittente, per alcune tranche di emissione, rimborsi separatamente nominale e cedola ( accaduto talvolta con emissioni Unicredit su rete Fineco), ma la prassi è quella che ti ho descritto prima
 
l'entità dell'emissione dipende molto dall'origine della stessa. Se è un'emissione che passa attraverso una rete di distribuzione prima di approdare sul Sedex o Cert-X, può arrivare anche a 250 milioni di euro ( spesso la rete Intesa Private colloca in queste dimensioni) , viceversa se va direttamente in quotazione ( vedi le centinaia di Bonus Cap, Cash Collect...etc...) è in genere a tranche di 500.000 euro con facoltà per l'emittente di incrementare fintanto che c'è richiesta. Inoltre l'entità può anche dipendere dalle caratteristiche del certificato ( come dire che può capitare che determinate opzioni non siano acquistabili da parte dell'emittente per importi troppo elevati).

Tre milioni e mezzo non sono pochi ma neanche tanti e se il certificato finisce nelle mire di qualche private o rete di promotori ( che acquistano direttamente sul secondario, rinunciando alla fee di distribuzione che normalmente esiste in collocamento) , possono anche essere acquistati in due giorni. Nel caso oggetto dell'articolo, in 3 giorni sono stati già acquistati 1,7 milioni di euro ...la metà del plafond possibile. Le risposte alle ultime due domande dovrebbero essere già nella parentesi del precedente passaggio.

Spero di essere stato chiaro, semmai chiedi cosa non sono riuscito a spiegare

Grazie mille della spiegazione.

Di questo passo lunedì o martedì c'è il rischio che siano finiti.
 
Esempio certificato a portafoglio @900 , (denaro780:lettera805) vendo a me stesso @800 , buy con altro conto e dopo faccio operazione inversa.
Già fatto.
Spero di essre stato chiaro.

Ma sei sicuro che qualcuno, nel frattempo, non ti rompa le uova nel paniere? Nel senso che potrebbe intromettersi e soffiarti una delle due operazioni? A parte, come ha fatto notare Leon sotto le righe, la liceità dell'operazione..
 
x BRUNO66

La mia convinzione è che è meglio essere in gain e dover pagare il 26% di tasse che essere perennemente in minusvalenza! :)
Sul fatto di vendere un certificato sul quale sono in perdita, ma nel quale credo fermamente (perché credo nei sottostanti, perché mi sta generando cedole, perché ho comunque una copertura put o per altri motivi) per il solo motivo di non pagare la tassazione non sono affatto d'accordo. Raggiungo piuttosto questo scopo vendendo un certificato in perdita e riacquistandolo immediatamente dopo realizzando in tal modo la minusvalenza (anche se mi tocca pagare 2 volte le commissioni e mi becco lo spread tra miglior acquirente e miglio venditore).

Attento perché potrebbe essere non come tu pensi.
Con me ha funzionato diversamente.
Ho venduto e riacquistato immediatamente e mi ha calcolato le minusvalenze sul prezzo medio.
A Video vedo il nuovo prezzo di carico,ma realmente il mio prezzo di carico e' un altro (anche se non lo vedo).
 
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