MARKET TALK: battuta d'arresto per riforma tributaria Usa
MILANO (MF-DJ)--Battuta d'arresto per l'iter della riforma tributaria in Senato: l'inizio della discussione in aula, atteso per ieri, non è stato fissato, per il sopraggiungere di alcuni ostacoli. Il Joint Committee on Taxation, spiegano gli economisti di Intesa Sanpaolo, ha infatti diffuso ieri il rapporto sugli effetti macroeconomici della versione della riforma del Senato, che mostra, non sorprendentemente, che la riforma non si autofinanzierebbe attraverso aumenti della crescita, ma determinerebbe un aumento del deficit cumulato in 10 anni di 1.000 mld usd di dollari. La leadership del Senato sta cercando di delineare delle clausole di salvaguardia che soddisfino alcuni senatori preoccupati dell'impatto sul deficit, mentre si discute anche di un possibile cambiamento dell'aliquota per la tassazione delle imprese. La proposta di fissarela al 22% anziché al 20%, per finanziare maggiori aumenti del credito di imposta per i figli richiesti dai populisti degli stati del Sud, è stata archiviata, però si sta discutendo su un sentiero dell'aliquota che parta dal 20%, per soddisfare le promesse iniziali), e salga gradualmente nel corso del decennio, generando risparmi per 350 mld di dollari e riducendo lo sgravio fiscale alle imprese di circa il 25%. "La leadership repubblicana continua a spingere per un voto entro stasera, sulla scia della volontà comune di avere un testo della riforma approvato entro fine anno", concludono gli esperti.