Certificati di investimento - Cap. 4

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skolem ha scritto:
Sull'argomento Tesla e Cina, lascio perdere le notizie ad arte, come dici, ma ho 2 preoccupazioni:
1. la quotazione di Tesla (che sappiamo bene essere stra-sopravvalutata) sconta già la "conquista" della Cina, quindi qualunque notizia negativa sulla Cina per me è negativa sulla quotazione di Tesla
2. a livello mondiale stanno pian piano alzandosi le tensioni contro la Cina. E’ di stanotte la decisione del governo dell’Australia di annullare due importanti progetti di realizzazione di infrastrutture firmati dalle autorità locali con la Cina: Canberra ha usato per la prima volta una legge che permette di mettere il veto a programmi ritenuti dannosi per la sicurezza nazionale. Queste tensioni non faranno sicuramente bene alle aziende che hanno puntato molto sulla Cina, come Tesla.
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Mah, non lo so: la Cina presta e ha prestato $ a tutti, praticamente si è già comprata gran parte del debito degli Stati Uniti...Degli USA ancora se ne parla per la potenza militare. Il baricentro è da anni spostato a oriente, quindi sentire che la Tesla punta in Cina poteva andare bene negli anni '90, oggi non lo so, perché la Cina non è più soltanto crescita, inizia ad esserci anche benessere ed autosufficienza (non ha più bisogno delle commesse di altri per campare, si campa da sola).
 
FNAIOS ha scritto:
Mah, non lo so: la Cina presta e ha prestato $ a tutti, praticamente si è già comprata gran parte del debito degli Stati Uniti...Degli USA ancora se ne parla per la potenza militare. Il baricentro è da anni spostato a oriente, quindi sentire che la Tesla punta in Cina poteva andare bene negli anni '90, oggi non lo so, perché la Cina non è più soltanto crescita, inizia ad esserci anche benessere ed autosufficienza (non ha più bisogno delle commesse di altri per campare, si campa da sola).
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Mentre Trump, come un elefante in una cristalleria ha provato a fare tutto da solo con dazi si/no e altre farse, Biden ha capito di aver bisogno degli alleati per contrastare l'espansione cinese. Quindi a partire dal pretesto delle violazioni di diritti umani, al blocco degli acquisti da parte dei Cinesi (Iveco è l'ultimo esempio) ad altri blocchi come quello dell'Australia, si vede che c'è un certo "accerchiamento" nei confronti della Cina. Se iniziano gli embarghi incrociati, magari mascherati da nuovi regolamenti più stringenti sulle importazioni, si fa presto a mettere in difficoltà le aziende che "devono" esportare in Cina per non mancare le famigerate previsioni sugli utili (che è l'unica cosa che conta in borsa).
 
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