Certificati di investimento - Cap. 4 (8 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
Provar non nuoce presumo

Semplicemente perchè 2 documenti che l'emittente è obbligato a fornire a Borsa Italiana, riportavano informazioni in contraddizione tra loro e che hanno arrecato danno agli investitori.

Direi anche perché c'è da far valere la responsabilità dell'intermediario nell'aver fatto comprare sulla base di un documento sbagliato...
 

FNAIOS

Ciao Gianni,
premesso che CS ha commesso un errore che ha danneggiato molti investitori, imho, non è corretto scrivere che i FT non hanno valenza tra investitori e intermediario.

Il KID nasce per rendere comprensibile e per sintetizzare le caratteristiche degli strumenti finanziari. Come ben saprai, non può superare le 3 pagine...mentre i Final Terms possono superare le 100 pagine.
Io i FT provo sempre a leggerli (assieme ai KID), sono praticamente 10 anni che investo in certificati, quando i kid non esistevano e i FT erano solo in inglese.


Ripeto, CS ha sbagliato e per questo motivo deve rimediare, ma dire che i FT non hanno valenza è inesatto.
L'intermediario, salvo non scriva cose diverse x contratto - il che mi stupirebbe -, non è tenuto a verificare la correttezza delle informazioni riportate dagli emittenti dei prodotti che esso stesso semplicemente mette a disposizione e che sono già sul mercato (cioè avendo già in teoria assolto a tutti gli obblighi per esserci).
 

NoWay

It's time to play the game
Io parlo nell'ottica di una vertenza legale fra consumer e banca.
Il consumer cita la banca perchè non paga le cedole come descritto nel KID.
La banca potrà fare qualunque opposizione citando circostanze e fatti al di fuori del proprio controllo. Ma davanti al giudice non potrà presentare un documento che non è stato fatto visionare al cliente prima dell'acquisto/vendita. A me sembra incredibile dovere ripetere la cosa. Ma è così: le banche fanno prendere visione e firmare tutto quello che è richiesto per legge.
Nel caso del certificato in esame è stato fatto visionare solo il KID ed in quel documento c'era descritto l'effetto memoria.

Poi se un esperto vuole consultare altri documenti oltre quelli richiesti da legge, non metto in dubbio che sia utile.
Ma non è la situazione tipica del retail (che legge solo quello che la banca gli mostra e non fa ulteriori ricerche).

In tribunale ovviamente si discuterà della situzione tipica di un retail e non professionista del settore.

Solo che le cedole non le paga la banca, ma l'emittente e lo fa sulla base dei FT...
 

gianni76

Forumer storico
L'intermediario, salvo non scriva cose diverse x contratto - il che mi stupirebbe -, non è tenuto a verificare la correttezza delle informazioni riportate dagli emittenti dei prodotti che esso stesso semplicemente mette a disposizione e che sono già sul mercato (cioè avendo già in teoria assolto a tutti gli obblighi per esserci).
Stupisciti pure. E leggiti qualche sentenza sui bond Lehman.
La (mancata) correttezza delle informazioni che il consorzio Patti Chiari (quindi giuridicamente un soggetto terzo e non la banca stessa) doveva riportare è stata la chiave per dimostrare che i retail erano stati tratti in inganno e le condanne sono state per le banche, che avevano pubblicizzato i relativi vantaggi (talvolta anche senza espliciti cartelli e/o altri opuscoli).
Quindi le banche sono di sicuro responsabili di ogni informazione che danno (anche a firma di terzi), specie quelle che si rivelano alla fine incorrette e/o ingannevoli.
E sono anche responsabili per le informazioni chiave che sarebbero da dare ma non vengono date....
 
Ultima modifica:

gianni76

Forumer storico
Solo che le cedole non le paga la banca, ma l'emittente e lo fa sulla base dei FT...
Le cedole al cliente le paga la banca (anche se ovviamente poi le riceve a sua volte da depositari dell'emittente) e la banca si fa pagare per il servizio (commissioni e/o altri costi di tenuta titoli, che includono la gestione di cedole, ratei e altro).
Nel caso in cui non dovesse essere pagata una cedola, ti consiglio di citare la tua banca e non (da solo) l'emittente. Perchè l'emittente eccepirebbe che non ha alcun rapporto finanziario o contratto con te direttamente....
 
Ultima modifica:

NoWay

It's time to play the game
Le cedole al cliente le paga la banca (anche se ovviamente poi le riceve a sua volte da depositari dell'emittente).
Nel caso in cui non dovesse essere pagata una cedola, ti consiglio di citare la tua banca e non (da solo) l'emittente. Perchè l'emittente eccepirebbe che non ha alcun rapporto finanziario o contratto con te direttamente....

In realtà la banca gira al cliente quello che riceve dall'emittente (e il "recente" caso UBS di cui si parlava con Enrico ne è la dimostrazione). Magari anticipa, ma, se non riceve, storna...
 

FNAIOS

Stupisciti pure. E leggiti qualche sentenza sui bond Lehman.
La (mancata) correttezza delle informazioni che il consorzio Patti Chiari doveva riportare (quindi giuridicamente un soggetto terzo e non la banca stessa) è stata la chiave per dimostrare che i retail erano stati tratti in inganno e le condanne sono state per le banche.
Quindi le banche sono di sicuro responsabili di ogni informazione che danno, specie quelle che si rivelano alla fine incorrette e/o ingannevoli.
Nono non mi leggo niente, mi fido.
Ma capisco come mai in finanza girino tanti cazzoni (e le cose quindi a volte non funzionino).
Se nell'ingegneria (es. ferroviaria) funzionasse così con una simile confusione di ruoli, non si potrebbe più prendere il treno.
 

FNAIOS

Non ho competenze legali, ma dubito che non esista responsabilità nel fornire informazioni sbagliate e far operare solo dopo aver letto ed accettato quelle stesse condizioni...
Anche con zero competenze legali dovrebbe essere ovvio che se chi vende un ferro da stiro è anche responsabile del suo montaggio (e/o della correttezza delle istruzioni) allora si incasinerebbe tutto Mediaworld.
 
Stato
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