Una cosa è il desiderio di aiutare tutti.
Un'altra è affrontare la realtà produttiva ipertecnologica moderna che richiede decine di milionate di dosi la volta, con processi ipercontrollati a temperature molto particolari. Il confronto con la guerra non regge (mai e poi mai neppure loro sarebbero stati in grado di produrre 7 miliardi di bombe in 12 mesi). All'epoca poi si lavorava molto di braccia, quindi tutto andava bene. Oggi non è che prendi una fabbrica di gazzose e la puoi trasformare in una di vaccini....
Io non sono sorpreso dalle difficoltà di Pfizer e Astrazeneca, dovute probabilmente anche a tantissimi ordini arrivati a prezzi decisamente superiori a quelli contrattati con l'UE (si dice che in Israele paghino le stesse fiale Pfizer oltre il doppio dell'UE e che molti paesi arabi siano arrivati ad offrire prezzi 10 volte superiori per averle prima). Purtroppo il mondo si è reso conto (tardi ma ora ci sono arrivati tutti) che il vaccino è praticamente l'unica soluzione al problema e sta correndo per averlo il prima possibile.
Visto che i produttori pronti sono ancora pochissimi (Pfizer, Moderna e Astrazeneca nel mondo occidentale) ci sono troppe richieste per la capacità di produzione attuale.
Scalare le linee produttive? Possibile ma richiede tempo (e qui tutti vogliono il prodotto subito) e forse davvero rallentamenti temporanei nella produzione attuale.
Fare nuovi mega impianti? Questo magari richiederebbe investimenti massicci e 1 anno. E chi sa se fra 1 anno le cose saranno cambiate? Non sono sicuro nessuno farebbe un azzardo del genere.
L'unica cosa sarebbe formare dei consorzi di produzione, usando tutta la capacità disponibile inutilizzata, tipo quella offerta dalla Sanofi che ormai ha capito di essere troppo in ritardo per competere.... Ma tu ti fideresti a dare in mano processi e tecniche produttive ad un concorrente diretto che magari impara e poi ti scalza per la successiva variante?
Purtroppo gli interessi economici prendono sempre il sopravvento e non consentono facili alleanze.
C'è solo da sperare che, per proprio interesse, chi sta producendo riesca effettivamente a scalare rapidamente la propria produzione (credo Pfizer si sia posta come obiettivo la produzione di 2 miliardi di dosi nel 2021, che è enorme davvero!) e che arrivi qualche altro colosso come Johnson & Johnson, atteso a marzo.
Anche al ritmo ridotto in Italia Astrazeneca dovrebbe portare entro marzo oltre 4 milioni di dosi. Sommate a quelle di Pfizer e Moderna, credo arriveremo a 10 milioni di dosi, quindi circa 5 milioni di persone vaccinate, sufficienti per personale sanitario e over 80.
Non sarebbe affatto male se si riuscisse!