NoWay
It's time to play the game
La borsa del Giappone si avvia a chiudere stamattina con un ampio rialzo, per effetto delle indiscrezioni su un cambio alla guida del governo: la televisione pubblica NHK ha riverto che il primo ministro Yoshihide Suga ha informato i dirigenti del suo partito di non volersi candidare alle elezioni per il ruolo di segretario che si tengono alla fine del mese. La rinuncia alla leadership del partito di maggioranza in parlamento dovrebbe anticipare un ricambio nei prossimi mesi anche a livello di un governo in caduta libera per quanto riguarda il consenso.
In calo le borse della Cina, spinte all’ingiù dalle ultime indicazioni sull’andamento dell’attività economica fornite stanotte da una rilevazione privata sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende dei servizi: il Caixin/Markit Purchasing Managers’ Index è sceso in agosto a 46,7 da 54,9 di luglio. Il valore del mese scorso è il più basso da aprile 2020, cioè, dal momento più drammatico della prima ondata della pandemia.
L’ultimo intervento correttivo delle autorità politiche cinesi è diretto alle celebrità: in una messa in pratica che quanto era stato elaborato dagli organismi dirigenti del Partito Comunista Cinese, stanotte il regolatore delle attività televisive ha introdotto una serie di norme di comportamento per tutta l’industria media e per le piattaforme social: ci sono limitazioni ai compensi e ci sono obblighi di sorveglianza “sulla condotta morale, sul livello artistico” degli artisti e sulla correttezza delle loro posizioni politiche
In calo le borse della Cina, spinte all’ingiù dalle ultime indicazioni sull’andamento dell’attività economica fornite stanotte da una rilevazione privata sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende dei servizi: il Caixin/Markit Purchasing Managers’ Index è sceso in agosto a 46,7 da 54,9 di luglio. Il valore del mese scorso è il più basso da aprile 2020, cioè, dal momento più drammatico della prima ondata della pandemia.
L’ultimo intervento correttivo delle autorità politiche cinesi è diretto alle celebrità: in una messa in pratica che quanto era stato elaborato dagli organismi dirigenti del Partito Comunista Cinese, stanotte il regolatore delle attività televisive ha introdotto una serie di norme di comportamento per tutta l’industria media e per le piattaforme social: ci sono limitazioni ai compensi e ci sono obblighi di sorveglianza “sulla condotta morale, sul livello artistico” degli artisti e sulla correttezza delle loro posizioni politiche