Certificati di investimento - Cap. 4 (10 lettori)

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Siloso

Forumer storico
Il recente esperimento del certificatone di Vontobel (pur iniziato in un momento favorevole di BOrsa) sembrerebbe confermare che un portafoglio di certificati mantenuto in modo costante rischia di essere perdente nel tempo. Non dimentichiamo che ci sono costi di commissione, gap bid/Ask e costi nascosti di gestione che ovviamente vengono pagati dall'investitore. In questo Forum la strategia principale sembra essere quella dei colpi di mercato con acquisti fatti al momento opportuno e vendita a breve termine sul rialzo successivo.
Occorre in ogni caso una gestione dinamica e una gestione a fisarmonica del portafoglio convertendo in liquidità in alcuni momenti e investendo forte in altri.
Sono abbastanza d'accordo con te.
Per quanto riguarda il certificatone è vero che il momento di borsa è favorevole, ma sono andati a puntare su sottostanti molto volatili che non necessariamente seguono l'andamento del resto della borsa.
Magari proprio quando la borsa scenderà, loro recupereranno per altri motivi. Di certo io la maggior parte di questi WOF non li avrei messi neanche in portafoglio (a meno di non essere quasi ininfluenti, ad esempio ho un certificato con tripadvisor a +80%).

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felixthecat

Forumer attivo
Il recente esperimento del certificatone di Vontobel (pur iniziato in un momento favorevole di BOrsa) sembrerebbe confermare che un portafoglio di certificati mantenuto in modo costante rischia di essere perdente nel tempo. Non dimentichiamo che ci sono costi di commissione, gap bid/Ask e costi nascosti di gestione che ovviamente vengono pagati dall'investitore. In questo Forum la strategia principale sembra essere quella dei colpi di mercato con acquisti fatti al momento opportuno e vendita a breve termine sul rialzo successivo.
Occorre in ogni caso una gestione dinamica e una gestione a fisarmonica del portafoglio convertendo in liquidità in alcuni momenti e investendo forte in altri.

Io a suo tempo ho preso qualcosa del certificatone - meno di solito di quanto prendo di un singolo certificato normale - nell’ottica di tenere in portafoglio un po’ di quei certificati ad alto rendimento e alto rischio che normalmente non compro, lasciandoli gestire però a dei professionisti (cosa che io proprio non sono).
Con tutte le osservazioni correttissime che sempre si fanno, penso sia giusto anche riconoscere che il timing è stato piuttosto infelice, perché proprio quei tipo di titoli, pur in un contesto di mercato favorevole, sono quelli che hanno più sofferto negli ultimi mesi e penso che molti di noi ne abbiano almeno un esempio in portafoglio.
Io stessa, che normalmente li evito accuratamente, alla fine mi ritrovo con 2/3 eccezioni (alibaba, sunrun e paypal&co) perché quando le cose vanno sempre bene, finisci per abbassare la guardia, soprattutto se le barriere ti sembrano molto protettive (e invece poi non lo sono).
Solo qualche mese prima forse sarebbe andata in maniera molto diversa.
 

FNAIOS

Il recente esperimento del certificatone di Vontobel (pur iniziato in un momento favorevole di BOrsa) sembrerebbe confermare che un portafoglio di certificati mantenuto in modo costante rischia di essere perdente nel tempo. Non dimentichiamo che ci sono costi di commissione, gap bid/Ask e costi nascosti di gestione che ovviamente vengono pagati dall'investitore. In questo Forum la strategia principale sembra essere quella dei colpi di mercato con acquisti fatti al momento opportuno e vendita a breve termine sul rialzo successivo.
Occorre in ogni caso una gestione dinamica e una gestione a fisarmonica del portafoglio convertendo in liquidità in alcuni momenti e investendo forte in altri.

Non può essere una singola emissione che conferma/smentisce la regola semplicissima e super generale (e perfettamente inutile ripetere) che la cedola viene staccata dal capitale e che quindi non è incassata finché l'asset (potrebbe anche essere un ETN a cedola mensile) non è tornato al livello cum-cedola ed è stato anche venduto (o rimborsato al prezzo cui l'avevi comprato), realizzando il profitto.
Il flusso cedolare dei certificati non può essere considerato un incasso certo come quello di una una normale obbligazione, che diciamo "meno incerto", al netto della rischiosità dell'emissione obbligazionaria.
La "gestione a fisarmonica" complimenti per il naming, ma, a parte che il tuo post vince il campionato dei generici a mani basse - in alcuni momenti, in altri, vabbè -, anche quella è sempre la stessa pappa: diciamo quando "scorre il sangue nelle strade"? Certo: peccato che manchi sempre l'indicazione dell'asset più prezioso in assoluto, il tempo (quando inizierà a scorrere e quando finirà).

Se non hai gli strumenti giusti per farti un portafoglio serio, sia perché non sei professionale (professionale vero, no nel senso di Fineco, che farà di tutto perché il cliente continui a negoziare visto il business commissionale) quindi non hai accesso a quegli strumenti, anche se un capitale protetto potrebbe essere in certe condizioni anche replicabile in casa (come mi ha spiegato Cren sull'altro forum), sarai sempre soggetto alla volatilità (implicita), unica misura del rischio e che trovi ben evidenziata nei premi delle opzioni dei tuoi asset (se ne hanno) e se vuoi sterilizzare questo rischio devi pagare (meno rendimento), ma guarda un po'.
 

Guni

Keep calm and trade on
Buongiorno a tutti,

per un cedolamento tranquillo e diversificazione dei sottostanti, preso il CH1107644556 sui tedeschi DAI, RWE, TKA: protegge il capitale fino a -47% di TKA e renderà il 3% lordo in due mesi se il 14/02 se TKA avrà recuperato il 6% che manca all'autocall, altrimenti continuerà con cedola del 2% trimestrale ed autocall decrescente del 5%/semestre fino alla scadenza di maggio '24 in cui avrà reso il l'8.7% lordo annuo se il WO chiuderà sopra la barriera capitale.

Vola implicita al 46% per TKA, 27% per RWE e 33 per DAI.
 

giancarlo22

Forumer storico
Io a suo tempo ho preso qualcosa del certificatone - meno di solito di quanto prendo di un singolo certificato normale - nell’ottica di tenere in portafoglio un po’ di quei certificati ad alto rendimento e alto rischio che normalmente non compro, lasciandoli gestire però a dei professionisti (cosa che io proprio non sono).
Con tutte le osservazioni correttissime che sempre si fanno, penso sia giusto anche riconoscere che il timing è stato piuttosto infelice, perché proprio quei tipo di titoli, pur in un contesto di mercato favorevole, sono quelli che hanno più sofferto negli ultimi mesi e penso che molti di noi ne abbiano almeno un esempio in portafoglio.
Io stessa, che normalmente li evito accuratamente, alla fine mi ritrovo con 2/3 eccezioni (alibaba, sunrun e paypal&co) perché quando le cose vanno sempre bene, finisci per abbassare la guardia, soprattutto se le barriere ti sembrano molto protettive (e invece poi non lo sono).
Solo qualche mese prima forse sarebbe andata in maniera molto diversa.


A proposito di professionisti faccio presente che io iniziai negli anni 90 utilizzando le cosiddette gestioni 'patrimoniali' di Banca Intesa e Banca di Roma, in cui uno affida la gestione in modo completo ad investitori professionali.
NEl giro di qualche mese mi trovai sotto di un buon 20%. Alle mie rimostranze l'esperto mi disse: cosa vuol fare ? se vende tutto concretizza la perdita, conviene proseguire la gestione.
Poco fiducioso nel recupero da parte del gestore chiesi di riportare tutti i titoli dalla gestione patrimoniale al deposito personale amministrato e riuscii a recuperare il tutto...... da allora tra alti e bassi preferisco gestirmi da solo e imparare dai miei errori.
 
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