Certificati di investimento - Cap. 4 (2 lettori)

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leon3037

Forumer storico
@ Leon
una domanda di curiosità, se puoi.
Come fa la Consob a concedere a un market maker il bid offer, quando questa cosa viola la definizione Mifid"titolo liquido"
che è indispensabile per vendere un prodotto al retail?
Mi spiego meglio.
Io, cliente retail compro in collocamento il DE000HV40RQ2 , che rispetta la Mifid.
Il mm ottiene dalla Consob l'ok al bid only, questo certificato non rispetta più la Mifid, e un retail non dovrebbe averlo.
Quindi dovrei venderlo, a un prezzo ritenuto congruo dal mm che per me magari non è congruo

Ciao old, il "bid only" viene richiesto dall'emittente a Borsa Italiana, ovvero al soggetto che regola il mercato secondario e nulla ne sa la Consob. Detto questo, cosa è che rende un titolo "illiquido"?

1) Tempo
2) Prezzo

Uno strumento si definisce illiquido se per eseguire la mia proposta è necessario che trascorra molto tempo, ovvero da diverse ore a svariati giorni. Come si è visto ad esempio nella vicenda dei fondi H2O o altre situazioni simili, si è preferito separare la parte buona da quella "cattiva", illiquida, proprio per evitare che le tempistiche di liquidazione di queste ultime comportassero una situazione di insolvenza a causa delle richieste di riscatto.

Inoltre, uno strumento è illiquido se la mia proposta influenza fortemente il prezzo a cui vengono scambiati i contratti. Supponendo di voler acquistare oggi 5.000.000 di euro di azioni con flottante bassissimo, avremmo un effetto immediato sui prezzi che scatterebbero alle stelle ( e viceversa in caso di vendita).

Nel caso dei certificati, seppure in bid only, non viene preclusa nè la possibilità di vendere nei tempi ragionevoli ( dall'eseguito immediato a qualche ora se il MM è di quelli che espone size minime) nè di vendere al prezzo "giusto". Quindi non scomoderei la Consob e la MiFiD.

Ho volutamente messo tra virgolette il "giusto" per rispondere alla tua ultima osservazione sulla congruità: che sia in bid only o in bid-ask, il prezzo dovrebbe essere sempre prossimo al fair value delle opzioni sottostanti, ma il fatto che in situazioni di bid only qualche market maker ne approfitti per tenere il bid troppo basso fa sì che la tua osservazione sia più che legittima. In questo caso non c'è un Organo di Verifica o di Controllo ma deve essere il mercato a fare una selezione "punendo" chi adotta comportamenti poco etici.
 

CarloConti

Forumer storico
rivenduto il piccolo acquisto di ieri del certificatone 91,75. Diciamo che è la terza volta che faccio questo acquisto e vendita in un giorno recuperando un 1,30% lordo. In effetti sembra mantenere questa caratteristica di ritardare di un giorno l'intero andamento di quella giornata riposizionandosi il giorno dopo. Se lo avessi fatto con somme importanti sarebbe stato un bel guadagno.
 

zio Mike

Nuovo forumer
Pongo una domanda agli esperti

Il meccanismo del "dividend adjusted" prevede la rettifica ( in + o -) della quotazione spot del sottostante (alle varie scadenze) in base ai differenti dividenti realmente erogati rispetto a quelli attesi giusto?
Se così è occorre tenere memoria di tutte le differenze nel corso della vita del certificato per calcolare il valore spot ogni volta?
Non sarebbe stato più semplice rettificare, via via, il prezzo strike?
 
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