Certificati di investimento - Cap. 4

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Attenzione perché non avete guardato bene i cert a cap protetto (avete mai fatto un "backtesting" sulla serie storica di un cert a cap protetto che abbia attraversato minimi di mercato? Io in passato ho visto roba da 900/1000 a 750/800 e non erano i minimi pandemia, ma un normale storno): e indipendentemente dalla performance di breve - che poi bisogna vedere in quanto recupera - state proprio cannando alla grande il concetto di rischio/rendimento legato alla IV. Chiunque cerchi un investimento a basso rischio e compra un certificato al posto di un titolo di stato a parità di rendimento, come dicevo ieri sera non capisce la differenza tra un'opzione e un titolo di stato per gli italici: BOT, BTP, CCT, CTZ e non so che altro (senza menzionare il rischio emittente), cioè non conosce i parametri che regolano l'andamento dei due, oppure sta facendo una cosa che si chiama in un modo convinto di farne un'altra, che è il modo per farsi male. Non per niente il prezzo di un'opzione in termini teorici si calcola con B&S, quello di un TdS con l'NPV (a es.).

Qui c'è il pericolo che il novizio che legge sia indotto in errori madornali con conseguenze a lui del tutto inattese, soprattutto in periodi con VIX a 20/30 costanti come a dire una macchina a 100 all'ora in un vicolo.

Best regards.
Scusa di quali certificati a capitale protetto parli che hanno quotato 750? (con capitale protetto al 100%?). Citi giustamente BSM, ricordati però che una delle ipotesi del loro modello è proprio che il rendimento di un portafoglio privo di rischio DEVE essere uguale al tasso free risk. Nel momento in cui il tasso free risk è -0,xx%, per ottenere il rendimento teorico in un mercato efficiente di un capitale protetto devi solamente aggiungere lo spread del CDS scritto sull'emittente del titolo. Ergo, se l'emittente è mediamente solido, ipotizziamo spread di 150bp, dovrebbe rendere intorno all'1%, la volatilità può spostare leggermente, ma non certo portare un titolo che rimborsa 100 tra 2/3/4 anni a costare 75. E' ovviamente impossibile, a meno che l'emittente non sia molto vicino al fallimento (ergo gli spread dei cds si impennano, con ripercussioni su tutti i titoli di debito, tra cui i certificati). [comunque su telegram dovrebbero esserci dei pf postati da Pierpaolo a Marzo, dove i cap.protetto erano "regalati", e comunque non rendevano nemmeno il 2% annuo, quotando nella migliore delle ipotesi 920/930]
 
Mia personale opinione: il mercato già sconta buona parte dei dividendi, mentre i prezzi dei certificati no.
Io sto evitando certificati con Intesa come sottostante, a parte il XS1575037582 che ho venduto stamattina a 999.

Mi sorprenderei se il dividendo Intesa, in una fase di mercato "stabile", vada a rendere oltre il 6% alla data di stacco. Pertanto io non ho i tuoi timori.
 
ma sui c.d. Condizionalmente protetto siamo tutti d'accordo sul rischio incastro. Ma la discussione era sui protetti 100%
Diglielo a quelli che anche nei giorni scorsi dicevano di prendere certificati (non esplicitando protetti 100%) e di volerli tenere chiusi nel cassetto 2-3 anni...
Per me dovrebbero togliere la dicitura Condizionalmente PROTETTO perchè è ingannevole.
Paradossalmente, anche un'azione è un investimento a capitale condizionatamente protetto: la condizione è che vendi ad un prezzo di più alto di quanto l'hai comprata, senza vincoli di tempo come invece accade sui certificati. Ovvio che è assurdo.
 
Mi sorprenderei se il dividendo Intesa, in una fase di mercato "stabile", vada a rendere oltre il 6% alla data di stacco. Pertanto io non ho i tuoi timori.
Mi pare che gli scorsi dividendi fossero superiori (non ne sono sicurissimo, potrei confondere il valore percentuale all'annuncio rispetto a quello dello stacco). C'è anche da considerare che il prossimo dividendo dovrebbe incorporare anche una compensazione per quello non distribuito l'anno scorso (mia personalissima idea)
 
Mi sorprenderei se il dividendo Intesa, in una fase di mercato "stabile", vada a rendere oltre il 6% alla data di stacco. Pertanto io non ho i tuoi timori.
Sarebbe interessante sentire Leon sull'aspettativa che ha lui sul deprezzamento dei certificati con Intesa, nel momento in cui verranno confermati i dividendi.
Se i calcoli del video di C&D sono giusti, nella simulazione che hanno fatto vedere, hanno preso un certificato con Nokia, che si è abbassato del 2% solo per la nuova attesa di dividendi nel 2022 e nel 2023 (0 nel 2021). Se facciamo le dovute proporzioni, sarebbero dolori.
 
Parlando di cert a capitale 'apparentemente' protetto e dopo molte titubanze, ho preso un cippino del XS1620781358 sul CAC. Qui il rischio, mica tanto nascosto, è che tra un anno e mezzo dei 1015 spesi te ne diano indietro 900 :brr:
 
A questo proposito, mi ha molto colpito il video di C&D della settimana scorsa, in cui hanno simulato il calo del prezzo di un certificato con Nokia, con la nuova aspettativa dei dividendi. Il prezzo è sceso da 100 a 98 solo perchè era stata reintrodotto il dividendo atteso.
Non oso pensare cosa succederà con i certificati che hanno come sottostante Intesa!
(a proposito dei rischi nascosti nei certificati)
Considera però che il mercato già prezza un certo dividendo, a 2 anni per esempio sconta un dividend yield sopra il 5%
 

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fatto benissimo! Farei la stessa cosa se Fineco mi facesse mettere l'ordine di vendita a quei prezzi :mad: :mad:
Scusa se ho disturbato, semplicemente stavo facendo presente il disallineamento da quando me ne sono accorto per provare a capirne i motivi ed aiutarmi a studiare meglio i mercati...ad ogni modo il fatto che ora (quasi) tutti voi abbiate fatto buoni gain e switch da uno all'altro mi dimostra che questo disallineamento c'era :)
 
Mi pare che gli scorsi dividendi fossero superiori (non ne sono sicurissimo, potrei confondere il valore percentuale all'annuncio rispetto a quello dello stacco). C'è anche da considerare che il prossimo dividendo dovrebbe incorporare anche una compensazione per quello non distribuito l'anno scorso (mia personalissima idea)

A volta superiori a volta inferiori. Il problema è che il bel tempo finanziario in Italia è una rarità ( ci sta sempre qualcosa che va storto) :)
 
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