Si comincia a parlare di maxi aggregazioni tra le major del petrolio. Non sono chiacchiere ma dichiarazioni esplicite. La scorsa settimana, l’amministratore delegato di Exxoon Mobil, Darren Woods, ha detto di essere alla ricerca di un partner di peso con il quale affrontare il peggioramento delle condizioni di mercato. L’identikit presentato ha spinto gli analisti a pensare che Woods si stesse riferendo a Chevron. Insieme, le due società, arriverebbero a sei milioni di barili al giorno di petrolio prodotto, più di tutti i menbri dell’Opec, a parte l’Arabia Saudita. Ma non è più questo l’aperto da guardare, secondo gli esperti, quel che conta sono gli investimenti nella transizione energetica che anche i grandi inquinato del pianeta saranno costretti a mettere in conto. Mettersi insieme vuol dire in questo momento, razionalizzare lo sforzo che aspetta tutto il settore, minacciato da un declino irreversibile.