Notizie positive dal fronte macroeconomico del Giappone: nel mese di gennaio, le esportazioni del paese hanno accelerato il passo, grazie soprattutto al balzo della domanda cinese. L'export è balzato del 6,4% su base annua, praticamente in linea con il rialzo del 6,6% stimato dagli analisti intervistati da Reuters, e dopo la crescita del 2% di dicembre. Boom delle esportazioni verso la Cina, primo partner commerciale del Giappone, volate del 37,5%, al ritmo più forte dall'aprile del 2010. Le importazioni giapponesi sono scese invece del 9,5% a gennaio, peggio della flessione del 6% attesa. I dati hanno portato la bilancia commerciale del Giappone a un deficit di 323,9 miliardi di yen (l'equivalente di $3,05 miliardi). Indicazioni contrastate sono emerse da altri dati, in merito alla fiducia delle imprese. Dal sondaggio realizzato da Reuters-Tankan è emerso che, per la prima volta dal 2019, il sentiment delle aziende manifatturiere del Giappone è tornato positivo, a conferma della ripresa graduale dell'economia (e della fiducia) dalla forte crisi scatenata dal Covid. In particolare, l'indice che misura la fiducia delle imprese giapponesi del settore manifatturiero è salito a 3 punti rispetto ai -1 di gennaio. L'indice che misura la fiducia delle imprese non manifatturiere è lievemente migliorato, rimanendo tuttavia negativo, a -7 punti, dai -11 di gennaio. Dall'altro dato relativo agli ordini ai macchinari core del Giappone di dicembre, è risultato tuttavia che le aziende manifatturiere giapponesi hanno detto di prevedere un calo degli ordini core dell'8,5% nel periodo gennaio-marzo, rispetto al balzo del 16,8% del trimestre precedente. La fiducia delle imprese potrebbe dunque fare dietrofront, anche in vista del rallentamento del Pil del Giappone atteso per i primi tre mesi dell'anno. Guardando all'indicatore, nel mese di dicembre gli ordini ai macchinari core del Giappone - considerati un anticipatore del trend delle spese in conto capitale delle aziende nei sei-nove mesi successivi -, sono saliti del 5,2% su base mensile, facendo molto meglio della flessione del 6,2% attesa, e del +1,5% del mese precedente. Su base annua, il dato è balzato dell'11,8%.