Il dottor Michael Chan Chi-wai, capo del team di ricercatori dell'Università di Hong Kong, ha invitato alla cautela:  «Infettando molte più persone, un virus molto infettivo può causare malattie e decessi in maggiore quantità anche se il virus può essere meno patogeno. Se si tiene conto che Omicron può parzialmente sfuggire alla protezione dei vaccini e dalle infezioni passate, è probabile che la minaccia complessiva della nuova variante sia molto significativa».
Un altro scienziato, il professor Tim Spector che si occupa in Gran Bretagna dell’app Zoe per il monitoraggio dei sintomi del Covid, sta intanto invitando le persone che pensano di avere un raffreddore a sottoporsi a un test. Omicron ha infatti inizialmente gli stessi sintomi del malanno di stagione più comune: mal di testa, starnuti, naso che cola, mal di gola e affaticamento. La nuova variante non causa più i sintomi delle mutazioni che l’hanno preceduta, vale a dire perdita dell’olfatto, febbre e tosse. «A Londra, dove l’epidemia è più diffusa - ha detto Spector – è molto più probabile che se si starnutisce si abbia il Covid Omicron che non il raffreddore».