13.18 – Fonti Ue, conto Gazprombank in rubli viola sanzioni
«Le linee guida inviate dalla Commissione europea agli Stati membri sono molto chiare: aprire un secondo conto bancario in rubli» presso Gazprombank per assecondare il decreto russo sul pagamento in rubli delle forniture di gas «sarebbe una violazione o un'elusione delle sanzioni» imposte dall'Ue a Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina. Lo ha spiegato un alto funzionario Ue riferendosi alle linee guida pubblicate la settimana scorsa sulle conseguenze del decreto presidenziale russo n.172 del 31 marzo con il quale il Cremlino ha chiesto alle aziende europee di pagare il gas in rubli, tramite un meccanismo che prevede un primo pagamento nella valuta stabilita dal contratto seguito da un secondo trasferimento della somma in un conto indicizzato in rubli. «Se un'azienda europea applica strettamente il decreto adottato dal presidente della Federazione Russa, questo rappresenta una violazione delle sanzioni», ha spiegato la fonte Ue, «perché ci sarà un ammontare a disposizione della Banca centrale russa» coinvolta nel passaggio della somma dal primo conto al secondo «e il pagamento non sarà completo, ma le aziende perderanno totalmente il controllo del denaro contenuto nella transazione». «Ai sensi delle sanzioni è, infatti, totalmente proibita ogni transazione con la Banca centrale russa e questo pagamento in due fasi può rappresentare addirittura un prestito da un'azienda europea alla Banca centrale russa perché questi soldi saranno a disposizione della Banca centrale e non ci saranno limiti temporali. Possono fare ciò che vogliono con la somma prima di convertirla in rubli», ha sottolineato il funzionario. «Quando la presidente» della Commissione, Ursula von der Leyen, «ha detto che pagare in rubli rappresenta una violazione delle sanzioni intendeva dire pagare in rubli ai sensi del decreto russo», ha precisato la fonte Ue, indicando la procedura in due passaggi. «Finora – ha spiegato un'altra funzionaria – non abbiamo avuto notizia formale di aziende europee che hanno aperto conti in rubli» presso gli istituti bancari russi che si occupano delle transazioni per il pagamento di gas.
E quindi che si fa?