Varena, purtroppo per i Btp l'odissea è all'inizio...dopo una Finanziaria che i nostri politicanti faranno all'acqua di rose approvata "senza colpo ferire" a dicembre, a gennaio 2023 si andrà a votare e lì le tensioni sullo spread si innalzeranno...soprattutto se la candidata Premier Meloni avrà dei numeri importanti dai sondaggi cavalcando il malcontento...ipotizzo un Btp 2032/2033 con resa oltre il 4% (anche 4,5%)...chiaramente spero di sbagliarmi.
Quindi la mia strategia è la seguente:
1) Incremento cifra mensile pac su etf physical gold (iniziato anni fa...);
2) Certificati: buy su autocall altamente probabili (max due mesi), derogando sulla regola base della diversificazione, cioè man mano che aumenta probabilità autocall, incremento decisamente (max 20% ptf per ciascun certificato, su sottostanti solidi chiaramente o indici azionari, visionando date trimestrali e stacco dividendi, con bid e ask sempre o quasi presenti);
3) Liquidità sempre attorno a minimo 30%, per le occasioni dell'ultimo minuto (non mancheranno);
4) No Btp, no Btp Italia, no duration lunghe su qualsivoglia obbligazione bancaria o corporate, no etf vari o pac, no sicav...un pac su etf azionari o sicav non lo faccio certo partire ora...
5) Anch'io come Maurizio (NoWay) ho un deciso blocco mentale alle operazioni short (soprattutto a medio-largo respiro); ma non me ne rammarico...tant'è...considero anche la liquidità (il famoso 30% minimo) come un investimento proficuo, un mezzo per creare dei gain inaspettati...
Ciò che ho descritto è la mia strategia (bella o brutta che sia, questo è quello che ho deciso) da qui a fine anno...spero che il mio scritto magari sia utile a Voi...