13.45 – Twitter blocca l’account del presidente dell’'Agenzia spaziale russa
Twitter ha bloccato l'account del presidente dell’'Agenzia spaziale russa Roscosmos Dmytro Rogozin dopo la pubblicazione di frasi sull'Ucraina che definiscono il Paese «una minaccia esistenziale per la Russia» chiedendo letteralmente di porre fine agli ucraini «una volta e per sempre». Spiega: «Mi hanno chiesto di rimuovere il post, se non obbedisco, non rimuoveranno il blocco dall'account dove ho più di 80 8mila iscritti. Non ritengo sbagliato il mio messaggio. Lo ritengo assolutamente vero. Non premerò il pulsante cancella. Twitter è sfortunatamente diventato una discarica, una piattaforma per estremisti e portavoce della propaganda anti-russa».
11.42 – Ex capitano nazionale russa condanna l'invasione 'Questa guerra è una catastrofe, un orrore completo'
L'ex capitano della nazionale maschile russa di calcio, Igor Denisov, ha criticato pubblicamente l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe in un'intervista al giornalista sportivo Nobel Arustamyan pubblicata su YouTube: lo riportano il Moscow Times, Meduza e altri media russi e internazionali. «Per me, questa guerra è una catastrofe, un orrore completo», ha affermato il 38enne. «Non so, forse per queste parole sarò incarcerato o ucciso, ma dico le cose come sono», ha affermato Denisov. L'ex stella dello Zenit ha anche detto di aver fatto un video, nei primi giorni della guerra, in cui chiedeva a Putin di fermare l'invasione e si diceva pronto a mettersi in ginocchio davanti al presidente russo purché fermasse l'aggressione. Secondo l'ex calciatore, i media a cui si era rivolto si sarebbero però rifiutati di pubblicare il video.
Tutte coincidenze se qualcuno inizia a dissentire pubblicamente e qualcun altro ad "agitarsi" (ricatto del gas, dichiarazioni da fuori di testa)?