"La lieve ripresa che aveva caratterizzato il 2021 ha subito una battuta d'arresto a causa dello scoppio della guerra nel cuore dell''Europa, con importanti conseguenze a livello globale su molteplici settori, incluso quello dell'Automotive, che risulta essere tra i piu' esposti alle ripercussioni del conflitto. Il rallentamento della domanda puo' sicuramente essere riconducibile, oltre che al clima di incertezza, anche ai trend inflazionistici che riducono il potere di acquisto dei consumatori". Lo ha affermato Mauro Micillo, chief of Imi Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, aprendo il Convegno "Trasformazione e sotenibilita'', le sfide e le opportunita' per la filiera automotive". "Alcuni studi hanno nuovamente rivisto al ribasso le loro previsioni sulla produzione globale per il biennio 2022-2023. Le cause sono attribuibili, ancora una volta, ai problemi logistici e della catena di approvvigionamento che questa guerra ha acuito, oltre alla carenza di alcuni componenti critici, oggi legata alla scarsa disponibilita' di materie prime. Di fronte a tali criticita', le aziende tendono ad accorciare la catena del valore cercando di regionalizzare quanto piu' possibile la produzione".
Un altro che vaneggia sull'impatto di guerra...