Certificati di investimento - Cap. 5

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Snam e BW LNG hanno firmato un contratto per acquisire una nave di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) con una ha una capacità di circa 5 bcm annui, attualmente vincolata da un contratto con terze parti fino a novembre 2023
La nave sarà ubicata nell`Alto Adriatico, entrerà in esercizio nel 4Q24 e sarà considerata come investimento aggiuntivo di $400 mn da includere in RAB (non previsto nel Piano 2021-25). Il Decreto Aiuti ha stabilito un fondo aggiuntivo di circa 30 mn annui per compensare eventuali minori utilizzi futuri degli LNG in Italia (fattore di utilizzo garantito dalla regulation per gli LNG al 64%). Il rischio volumi dovrebbe quindi essersi ridotto con una copertura dei volumi che sale a circa l`85-90% grazie alla decisione del governo.


Campa cavallo...
 
RETTIFICHE SAIPEM, AGGIORNAMENTO CERTIFICATI DI INTESA SANPAOLO Contrariamente a quanto comunicato finora da gran parte delle emittenti, con Avviso di Borsa n°25264 Borsa Italiana ha reso noto che Intesa Sanpaolo ha optato per una rettifica dei propri certificati con una modalità differente da quella già annunciata dalla stessa Borsa Italiana per l'IDEM. Più in particolare, secondo l'Avviso di Borsa pubblicato solo in data odierna, i certificati Intesa Sanpaolo a partire da oggi sono stati rettificati mediante il coefficiente K 0,052714, escludendo quindi dal calcolo del riferimento il valore dei diritti e agganciandolo alla sola azione Saipem, che oggi ha chiuso con un rialzo del 44% (fonte C&D)

Come evidenziato da Alex, Intesa ha applicato un metodo di rettifica diverso da quello indicato da Borsa.

Grazie...
 
La Svizzera potrebbe trovarsi senza gas nel prossimo inverno: il pericolo è serio, la situazione è grave, ma il paese non si rende conto di quello che sta succedendo. L'allarme viene lanciato oggi da André Dosé, presidente di Swissgas, l'azienda che acquista e trasporta il gas attraverso il paese, che critica anche la strategia energetica 2050, definita "una chimera".
"Siamo confrontati con un problema enorme", spiega lo specialista in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. "Attualmente ci sono sempre più segnali che indicano che, dopo la manutenzione di luglio, non arriverà più gas dalla Russia all'Europa attraverso il Nord Stream 1. Nei prossimi giorni potrebbe essere dichiarata una carenza di gas in Germania. In Germania si stanno accendendo centrali elettriche a carbone per produrre elettricità. Allo stesso tempo, il 40-45% delle centrali nucleari in Francia è fuori servizio. Il più grande fornitore di gas al mondo, la tedesca Uniper, ha chiesto allo stato misure di stabilizzazione a causa di problemi di liquidità".
"In queste condizioni, basta davvero poco perché l'energia scarseggi in inverno", insiste Dosé, aggiungendo che questo vale anche per la Svizzera.
"Dipendiamo dalle importazioni di gas durante tutto l'anno e dalle importazioni di elettricità in inverno".
Il manager noto per essere stato ai vertici di Crossair e Swissair punta anche il dito contro le ultime decisioni politiche. "La crisi della Svizzera è in gran parte dovuta a propria colpa. La strategia energetica 2050 è stata costruita sulla sabbia. Si è ipotizzato che non ci sia crescita demografica e che la popolazione riduca il consumo di elettricità. Allo stesso modo, la mobilità elettrica non era inclusa negli scenari al momento della votazione.
Era una chimera che non avrebbe mai funzionato in nessun caso. La guerra in Ucraina costringe ora in modo drammatico a un ripensamento".
Secondo Dosé non esiste una soluzione a breve termine. "L'espansione del fotovoltaico è giusta e positiva, ma non ci farà superare l'inverno. La Svizzera è in ritardo rispetto ad altri paesi europei. Inoltre, non abbiamo un accordo sull'elettricità con l'Ue, il che non migliora la nostra situazione".
L'esperto 65enne non esita a parlare di "tempesta perfetta". "E non ho l'impressione che all'interno del paese vi sia la consapevolezza di quanto pericolosa sia la situazione. Se si chiede alla popolazione di fare la doccia invece del bagno si fraintende fondamentalmente la portata dei nostri problemi".
Per Dosé il prossimo inverno ci potranno essere penurie sia di gas che di elettricità. "Entrambi gli scenari sono critici: avrebbero effetto sia sull'industria che sulle economie domestiche". È giusto che ora il governo tratti con la Germania in materia di gas. "Ma avremmo dovuto agire prima.
Negoziare un accordo in una situazione di crisi è sempre molto difficile. E la posizione della Svizzera non è delle migliori. Sono quindi piuttosto scettico. Non possiamo contare solo sulla solidarietà dei paesi dell'Ue", conclude il dirigente di Swissgas.
 
(Reuters) - Le dimissioni di Boris Johnson sono imminenti, riferiscono diversi media britannici e, secondo la 'Bbc' e il portavoce di Downing Street, farà una dichiarazione già nelle prossime ore.
Sembra così fallito il tentativo del primo ministro britannico di rimanere al 10 di Downing Street, dopo le dimissioni di quattro importanti ministri e una sempre più vasta fronda interna al partito conservatore che minaccia di paralizzare completamente l'azione governativa.
Oltre 50 tra ministri e sottosegretari hanno rassegnato le proprie dimissioni in meno di 48 ore, affermando che Johnson non possa ricoprire il ruolo di premier dopo una serie di scandali, e allo stesso tempo decine di parlamentari conservatori sono in aperta rivolta nei confronti del capo del governo.


Ossignur, ogni tanto una notizia davvero buona...
 
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