Ogni volta che c'è un po' di maretta sui BTP/spread/italia inaffidabile in salsa di populismo, esce lo stesso articolo sugli hedge fund cattivi.
Questa notizia poi va in giro da qualche mese.
Notizia assolutamente povera, che dovrebbe meritare qualche riflessione aggiuntiva, stimolare i neuroni.
Cioè: tutto ciò che si shorta non solo costa (allo shortista fior di interessi = soldi che se ne vanno di giorno in giorno + margini = soldi bloccati), ma va prima o poi ricomprato.
Inoltre se si guarda la composizione dei creditori del debito (per non parlare dell'ammontare purtroppo) - di libera consultazione sul sito del MEF -, 39, 40,100 miliardi sono briciole.
Poi, come viene specificato, "vendita obbligazioni utilizzando derivati", che è poco preciso: o vendi direttamente BTP o futures o altri strumenti che non conosco.
Se vendessero allo scoperto direttamente BTP dovrebbero pagare a chi glieli presta non solo gli interessi, ma anche le cedole (oltre ai soliti depositi a margine o a garanzia che dir si voglia) + gli interessi sulle cedole (rateo).
Oltre che appunto ricomprarli alla scadenza del prestito. Su alcuni articoli è riportato che gli HFs avrebbero proprio preso a prestito titoli di stato italiani.
Ma c'è scritto che usano derivati: e nel caso in cui questi siano davvero solo futures, poiché sono HFs cioè "Hedge", con ogni probabilità non fanno short naked, ma comprano anche BTP o altri strumenti derivati sul BTP che non conosco, per coprirsi (o si assicurano?). Cioè il portafoglio è molto complesso.
I BTP vengono venduti e comprati, questo è certo, siamo in un momento ad alta volatilità: chi siano i venditori "grossi", se HFs, banche, di certo non nonna papera, è una informazione a disposizione di coloro che la pagano (a esempio con un broker che ti mette a disposizione un book con nomi e cognomi accanto alle quantità bid/ask) e sono più che certo che in BCE questa informazione ce l'hanno. E dall'altra parte posso immaginare che gli HFs abbiano una intelligence che guarda molto attentamente e con canali informativi sempre di alto/issimo livello (che costano pure quelli) le mosse della BCE, per evitare di essere cancellati in 5 minuti.
Se crolla l'azionario sulla base della "fantainflazione" e rialzo tassi, aprendo Tremontiani 2008eschi scenari apocalittici - forse evocati solo per propaganda elettorale? -, andarsi a vedere cosa successe all'obbligazionario nel 2008, pregiato o non soprattutto quello pregiato.
Io lunedì ob torto collo mi vado a incrementare le opzioni CALL VIX (credo che per lo strike sceglierò sempre 50/55 confrontandomi con scenari VIX a 80 - 2008, pandemia -) sulla scadenza delle opzioni non lo so: c'è un costo aggiuntivo di circa il 4% (valore temporale) sul premio (da pagare) a gennaio a parità di quantità. Poi ci sarebbero tremila altre considerazioni, ma le lascio a chi fa il trading in opzioni.
Le opzioni VIX sono come l'assicurazione della macchina: soldi persi.
Indeciso se aggiungere l'acquisito di altri strumenti short non opzionistici.