Non si misurerà sicuramente cosí il benessere di un Paese, ma la sensazione che ho qui a Napoli, sud Italia, è quasi di euforia consumistica. Ieri sera decidiamo di mangiare una cosa con degli amici, chiamo almeno 8 ristoranti e nessuno ha posto, forse dopo le 22,30, scendo per andare da vicino, file fuori ogni e qualsiasi posto dove si mangia, un traffico di auto incredibile (costo benzina alle stelle). In buona sostanza, rassegnati, scegliamo di aspettare e entriamo alle 22,40 in un ristorante non centrale.
Parlando con gli amici tutti si lamentavano dell’ultima bolletta ricevuta, giustamente, perchè nessuno vorrebbe pagare di più una cosa che prima si pagava meno. Ma a me non sembra che molti stiano rinunciando a fare cose e ci sia questo mega disastro che cambierà il nostro mondo. Forse l’italiano che risparmia, risparmierà meno.
Sarà un inverno più duro, con dati macro in discesa, alcune fasce della popolazione ANDRANNO PROTETTE, ma in sostanza per molti non cambierà granchè se non pagare di più l’energia. Ma sarà una grande occasione per cambiare il nostro futuro energetico, sperando che il governo che sta arrivando porti finalmente avanti un serio progetto di autonomia energetica e una transizione sostenibile e non ideologica. Tutto sommato basterebbe portare in funzione 2/3 rigassificatoti e favorire seriamente il solare con procedure veloci e semplici.