ma ora in Italia avremo un nuovo governo eletto da noi, finalmente risolveremo tutto.Ma, visto che non c'è nessuno shock, come mai, per restare alla "tua" Germania, Uniper è stata nazionalizzata, Varta ha lanciato un profit warning motivandolo con gli insostenibili costi energetici e VW ha addirittura predisposto un piano per spostare la produzione verso Paesi con un migliore accesso all'energia?
A che serve continuare a negare l'evidenza? C'è un enorme problema che finora è stato gestito malissimo e che sta causando pesanti conseguenze all'economia e ai cittadini europei...
Il problema esiste per ogni paese che non è energeticamente autonomo. La cosa positiva di tutta questa faccenda è che obbligatoriamente ce ne stiamo rendendo conto che essere di fatto costantemente sotto ricatto di altri stati non è un bel vivere (da pecore si). Come già ripetuto tantissime volte, ogni rivoluzione o cambiamento, si spera in meglio, ha dei costi, anche pesanti, l’importante è che dopo inizi una nuova stagione con prospettive decisamente migliori.Ma pensa...
“Dobbiamo vedere con il governo appena insediato come risolvere il problema perché i problemi oggettivamente ci sono sia in termini di quantità che di prezzo”. Così il presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, interpellato su eventuali problemi di forniture di gas per l’ex Ilva a margine del convegno dei Cavalieri del lavoro.
Come vedete il DE000VV0PQN4 al fine di switch del GB00BKN6S003 ?
Oggi paghiamo il prezzo del ricatto per tutti gli anni scorsi in cui abbiamo dormito anziché studiare una strategia energetica seria.Il problema esiste per ogni paese che non è energeticamente autonomo. La cosa positiva di tutta questa faccenda è che obbligatoriamente ce ne stiamo rendendo conto che essere di fatto costantemente sotto ricatto di altri stati non è un bel vivere (da pecore si). Come già ripetuto tantissime volte, ogni rivoluzione o cambiamento, si spera in meglio, ha dei costi, anche pesanti, l’importante è che dopo inizi una nuova stagione con prospettive decisamente migliori.
Il problema di questa fase esiste ed è importante e NESSUNO LO NASCONDE. La visione è diversa. Vale la pena sostenere questi costi per un futuro migliore e piu libero o no? Questa è la questione, non che esistono o non esistono i problemi, la cui risposta è ovvia.
Uno shock, mi ripeto, e' un rialzo momentaneo del prezzo di un bene.Ma, visto che non c'è nessuno shock, come mai, per restare alla "tua" Germania, Uniper è stata nazionalizzata, Varta ha lanciato un profit warning motivandolo con gli insostenibili costi energetici e VW ha addirittura predisposto un piano per spostare la produzione verso Paesi con un migliore accesso all'energia?
A che serve continuare a negare l'evidenza? C'è un enorme problema che finora è stato gestito malissimo e che sta causando pesanti conseguenze all'economia e ai cittadini europei...
Ovviamente no.ma secondo te, se domani finisse la guerra e i prezzi- dopo una prima discesa ovvia- riprendessero a salire capirebbero che la colpa non era la guerra?
Se la produzione è 100 e c'è chi compra any price il 70% della produzione il prezzo per il restante 30 lo farà sempre il venditore.
Bisogna fare si che non si possa comprare any price (tanto c'è lo stato dietro) per mettere fuori mercato i concorrenti.
Come? Introducendo tasse alle esportazioni di quel paese.
Il problema esiste per ogni paese che non è energeticamente autonomo. La cosa positiva di tutta questa faccenda è che obbligatoriamente ce ne stiamo rendendo conto che essere di fatto costantemente sotto ricatto di altri stati non è un bel vivere (da pecore si). Come già ripetuto tantissime volte, ogni rivoluzione o cambiamento, si spera in meglio, ha dei costi, anche pesanti, l’importante è che dopo inizi una nuova stagione con prospettive decisamente migliori.
Il problema di questa fase esiste ed è importante e NESSUNO LO NASCONDE. La visione è diversa. Vale la pena sostenere questi costi per un futuro migliore e piu libero o no? Questa è la questione, non che esistono o non esistono i problemi, la cui risposta è ovvia.
Uno shock, mi ripeto, e' un rialzo momentaneo del prezzo di un bene.
Sono diversi mesi che vado dicendo che, per il mio modesto ed inutile parere, stiamo vivendo uno shock energetico, simile a quello vissuto negli anni '70.
E' un tantino diverso rispetto alle parole che mi stai mettendo in bocca.
Per quanto riguarda i fallimenti ed i profit warning, anche qui sai molto bene che il mio personale punto di vista e' che verra' fatta piazza pulita dei pesi morti. Economicamente e nel lungo periodo questo e' solo un bene.
Non mi pare ci si stia strappando i capelli per la fu Blackberry o Nokia, tanto per fare due esempi.
Il mondo va avanti, sempre e comunque, a prescindere da quello che credono e vogliono far credere i catastrofisti.